Alla luce di una sconfitta devastante alle europee (ma anche alle amministrative e alle regionali) il Movimento 5 Stelle preferisce rispondere con un altro giro di vaffa all'indirizzo del corpo elettorale invece di affrontare una seppur minima forma di autocritica.
A questo giro il nemico da abbattere, l'ennesimo, è quel popolo di italiani pensionati che non avrebbe a cuore l'interesse di figli e nipoti, in un remake di quegli elettori coglioni di berlusconiana memoria. Uno psicodramma che si consuma dopo aver cavalcato una campagna elettorale dai toni allucinati e apocalittici. È l'illusione di una superiorità morale che non supera la prova dei fatti.
Affrontare con sufficienza la sconfitta è il primo passo per tornare a perdere. L'infallibilità è vincente se di mestiere fai il caudillo, altrimenti l'impressione che dai è quella di un comico suonato, arrogante e prepotente, a cui tutti i vaffa prima o poi tornano indietro.
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