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I post con tag "Matrimonio" archivio

Lo Stato laico for dummies

Res publica   12.05.16  

Ogni volta sui diritti delle coppie dello stesso sesso si è fatta una legge che diventava un bellissimo oggetto di discussione elettorale ma non materia parlamentare. E invece adesso finalmente le cose si fanno. La legge è equilibrata, di compromesso, non tutti possono esultare.

L'atteggiamento negativo di parte della chiesa era largamente atteso. Io sono cattolico ma ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo.
Se sei convinto che una cosa sia giusta, la fai. E se dovrai pagare le conseguenze in termini elettorali, le pagherai. Le cose che dobbiamo fare le stiamo facendo, indipendentemente dal rischio di perdere consensi.

Io sono cattolico ma ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo.
Il premier Matteo Renzi, dopo aver portato a compimento la più grande conquista per i diritti civili degli ultimi decenni, si trova obbligato a riaffermare il principio dello Stato laico. Per qualcuno un concetto ancora ostico dopo soltanto 155 anni dal Libera Chiesa in libero Stato e ad appena 229 anni da quel We the People.

Quei libri che reggete tra le mani mentre restate immobili, in piedi come sentinelle, non servono solo per mantenere l'equilibrio. Andrebbero letti.

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Guida alle unioni civili e ai diritti che prima non c'erano

Res publica   11.05.16  

Cosa prevede la nuova legge sulle unioni civili e le convivenze in 13 punti.

[...] vengono riconosciuti per la prima volta in Italia diritti - e conseguenti doveri - ai partner delle coppie omosessuali. Diritti e doveri, anche se in misura ridotta, anche per le convivenze di fatto eterosessuali.

La legge si divide in due 'capi': uno per le unioni omosessuali, e l'altro per le coppie eterosessuali. Vengono introdotti una serie di diritti e doveri in capo alle unioni civili omosessuali, tra cui la reversibilità della pensione e i diritti successori, ma senza l'obbligo della fedeltà, mentre resta quello alla convivenza.

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Le unioni civili in Italia

Res publica   25.02.16  

Le unioni civili superano lo scoglio del voto al Senato.
Il primo importante passo avanti dopo decenni di battaglie, occasioni sprecate e rinvii sul tema dei diritti civili.
Oggi le coppie LGBT italiane, guardando al futuro, possono pensare solo ad amarsi.

L'impianto del ddl sulle unioni civili spiegato da Ivan Scalfarotto.

Il testo dice che due uomini o due donne che si amano possono andare davanti a un ufficiale dello stato civile e, davanti a due testimoni, formare un’unione civile. L'ufficiale dello stato civile iscrive la coppia nel registro dello stato civile (quello dove si iscrivono tutte le vicende della vita delle persone: nascite, morti, matrimoni, ora anche le unioni civili) e da quel momento a quelle due persone succedono molte cose nuove.

Le nostre due amiche o i nostri due amici da quel giorno avranno l’obbligo reciproco di prestarsi assistenza morale e materiale; potranno stabilire di avere un unico cognome; saranno tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni. Si obbligheranno vicendevolmente ad abitare insieme e concorderanno tra loro l'indirizzo della vita familiare (perché in quella casa, evidentemente, c'è una famiglia) e fisseranno la residenza comune.

I nostri due amici e le nostre due amiche, se non disporranno diversamente, stabiliranno una comunione dei beni e saranno reciprocamente eredi come fossero stati sposati. Avranno diritto, in caso di morte, al trattamento di fine rapporto dell’altra persona e alla pensione di reversibilità.

La dichiarazione del presidente del Consiglio Matteo Renzi.

La giornata di oggi resterà nella cronaca di questa legislatura. E nella storia del nostro paese. Abbiamo legato la permanenza in vita del governo a una battaglia per i diritti, mettendo la fiducia. Non era accaduto prima, non è stato facile adesso. Ma era giusto farlo. Leggo critiche, accuse, insulti. Rispetto tutti e ciascuno, dal profondo del cuore. Ma quel che conta è che stasera tanti cittadini italiani si sentiranno meno soli, più comunità. Ha vinto la speranza contro la paura. Ha vinto il coraggio contro la discriminazione. Ha vinto l'amore.

L'intervento al Senato della senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria del ddl sulle unioni civili, con una nota di amarezza dopo il voltafaccia del Movimento 5 Stelle.

Lo stralcio della stepchild è un buco nel mio cuore, ma con i numeri del Senato questo è il risultato migliore possibile.

Le cose da sapere sulla stepchild adoption.

La stepchild adoption non è né una novità, né una prerogativa gay. Esiste in Italia dal 1983 (L. 184/1983) e permette l’adozione del figlio del coniuge, con il consenso del genitore biologico, solo se l'adozione corrisponde all’interesse del figlio, che deve dare il consenso (se maggiore di 14 anni) o comunque esprimere la sua opinione (se di età tra i 12 e i 14). L'adozione non è automatica ma viene disposta dal Tribunale per i minorenni dopo un accurato screening sull'idoneità affettiva, la capacità educativa, la situazione personale ed economica, la salute e l’ambiente familiare di colui che chiede l'adozione.

Perché nonostante lo stralcio dell'articolo 5 la stepchild adoption non è comunque compromessa.

Ci sono già stati casi che hanno riguardato coppie dello stesso sesso?
«A ottobre la Corte di appello di Milano ha trascritto la sentenza spagnola con cui una donna aveva adottato la figlia biologica della moglie. Il Tribunale dei minori di Roma invece ha concesso a una donna italiana di adottare la bambina partorita dalla compagna in base all'adozione in casi particolari».

Quindi questa decisione può essere un via libera alla stepchild adoption?
«La Corte Costituzionale, grazie all'iniziativa del Tribunale dei minorenni di Bologna, ha suggerito che il diritto c'è. E la sentenza di Roma è già stata confermata in Appello».

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Nessuno si aspetta l'inquisizione spagnola

Res publica   04.02.16  

Non esistendo alcun valido appiglio morale, legale o scientifico per negare diritti civili alle famiglie omosessuali, la discussione si sposta sul piano del sessismo, scadendo nella minacciosa invocazione di punizioni divine. È il caso del direttore di Radio Maria don Livio Fanzaga.

Questa qui, Monica Cirinnà, mi sembra un po' la donna del capitolo diciassettesimo dell'Apocalisse, la Babilonia, che adesso brinda prosecco alla vittoria. Signora, arriverà anche il funerale, stia tranquilla. Glielo auguro il più lontano possibile, ma arriverà anche quello.

A riportare il confronto sul terreno della civiltà ci pensa la stessa senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà, citando Troisi e relegando al regno del ridicolo posizioni irrazionali e ultraconservatrici.

Mo' me lo segno.

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È tempo di far avanzare i diritti civili

Res publica   21.01.16  

La campagna SvegliatItalia per la legge sulle unioni civili

È l'ora di essere civili. La campagna #svegliatitalia per l'approvazione della legge sulle unioni civili in discussione in Parlamento.

È ora che Dominic e Caterina possano svegliarsi in un paese più giusto. È ora che l’amore dei loro amici omosessuali sia tutelato. È ora che lo Stato la smetta di imprimere una distanza imperdonabile tra loro e i loro colleghi gay o le vicine di casa lesbiche. Perché se un diritto non è di tutti si chiama privilegio, e loro non vogliono essere dei privilegiati. Su questo non hanno dubbi, ed è ora che non ce li abbia più nessuno. Perché non è il momento, se mai lo è stato, di essere più o meno d’accordo, contro o a favore, convinti o indecisi su come qualcun altro dovrebbe vivere la propria vita. In Italia è ora di essere prima di tutto qualcos’altro, davvero e fino in fondo. È ora di essere civili.

E se sei una persona con la mente aperta, anche per te è ora di svegliarti. Perché sognare un paese più giusto non basta. Il 23 gennaio, scendi in piazza per fare insieme il primo passo verso l'uguaglianza.

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