Il 32° appuntamento annuale con gli improbabili premi per le ricerche e i risultati scientifici che prima fanno sorridere e poi fanno riflettere.
Tra i vincitori di quest'anno le ricerche sulle correlazioni tra successo e fortuna, i crash test con manichini a forma di alce, onde e anatroccoli, clisteri rituali sulle ceramiche Maya, i benefici del gelato usato come crioterapia, studi sul controllo delle manopole e molti altri.
Steve Jobs Archive, come annunciato da Laurene Powell Jobs, è un archivio di materiali storici relativi a Steve, alcuni dei quali inediti.
Nel rispetto del passato e dell'entusiasmo per il futuro, lo Steve Jobs Archive offre alle persone gli strumenti e le opportunità per dare il proprio contributo.
Stiamo costruendo programmi, borse di studio, raccolte e partnership che riflettono i valori di Steve e portano avanti il suo senso di possibilità.
Il planetologo James O'Donoghue ha montato un video che una rotazione completa di Giove, utilizzando le immagini scattate dal telescopio spaziale Hubble.
Il gigante gassoso compie una rotazione in 9 ore 55 minuti e 30 secondi. Questo fa di Giove il pianeta con la rotazione più veloce del sistema Solare.
Il telescopio spaziale James Webb ha catturato in questa immagine composita di 122,5 megapixel la regione dello spazio conosciuta come Nebulosa Tarantola.
La nebulosa si estende per 340 anni luce e include decine di migliaia di stelle in formazione mai viste prima d'ora. Situata nella galassia Grande Nube di Magellano è la più grande regione di formazione stellare conosciuta nel Gruppo Locale, l'insieme di galassie di cui fa parte anche la nostra Via Lattea.
Uno dei motivi per cui gli astronomi sono interessati alla Nebulosa Tarantola è che ha un tipo di composizione chimica simile alle gigantesche regioni di formazione stellare che esistevano quando l'universo aveva solo pochi miliardi di anni e la formazione di protostelle era più alta. Grazie al JWST, gli astronomi possono confrontare i dati ottenuti dalla Nebulosa Tarantola con altre osservazioni di galassie lontane attive durante quel periodo di formazione stellare.
Robert Curbeam, intervistato da Big Think, esamina come la colonizzazione della Luna e di Marte, e nel futuro dello spazio, passi attraverso la capacità di rendere questi avamposti autosufficienti.
Avere l'intenzione di fondare colonie permanenti nel sistema Solare significa imparare a utilizzare al meglio le risorse che troveremo liberandoci il più possibile dal cordone ombelicale che ci lega alla Terra. Una transizione non soltanto tecnologica.
Negli ultimi anni i ricercatori di OpenAI, Google, Facebook e altri hanno sviluppato strumenti di conversione da testo a immagini. Questi software sfruttano le capacità di deep learning delle IA per generare immagini originali da semplici suggerimenti testuali, simulando efficacemente l'immaginazione umana.
Ciò rappresenta un enorme cambiamento culturale capace di eliminare il requisito del lavoro tecnico dal processo di creazione dell'immagine. Sebbene le implicazioni finali siano ancora difficili da prevedere nel loro complesso, questi algoritmi annunciano una nuova forma di espressione che darà inizio a nuovi impulsi nella creazione di immagini creative prodotte da artisti, designer e illustratori umani.
Vox ripercorre la genesi di questa tecnologia e analizza alcune delle sue conseguenze.
Con i suoi 77 chilogrammi e gli 88 centimetri di diametro, Telstar 1 fu lanciato il 10 luglio 1962 dalla Air Force Station di Cape Canaveral, a bordo di un razzo Thor-Delta.
Tredici giorni dopo ebbe luogo la prima trasmissione in diretta di un programma televisivo tra gli Stati Uniti e l'Europa e sebbene il suo trasmettitore inviasse segnali così deboli da dover essere ingranditi 10 miliardi di volte dalle stazioni di terra attraverso antenne paraboliche di 30 metri di diametro prima di essere trasmessi, segnò l'inizio di una nuova era della comunicazione. Questa è la sua storia raccontata da Curious Droid.
La NASA ha condiviso la più grande immagine composita di una porzione della galassia di Andromeda.
Conosciuta anche come M31 o NGC 224, si trova a circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra. La più grande del Gruppo Locale che comprende oltre 80 galassie tra cui la nostra Via Lattea.
La galassia di Andromeda e il dettaglio del panorama
L'immagine, ripresa dal telescopio spaziale Hubble, mostra più di 100 milioni di stelle e ha richiesto 7.398 esposizioni acquisite su 411 singoli puntamenti.
Il panorama è il prodotto del programma Panchromatic Hubble Andromeda Treasury (PHAT). Le immagini sono state ottenute osservando la galassia in lunghezze d'onda del vicino ultravioletto, del visibile e del vicino infrarosso utilizzando la Advanced Camera for Surveys e la Wide Field Camera 3 a bordo di Hubble. Questo particolare mostra un sezione della galassia lungo 48.000 anni luce nel suo colore naturale della luce visibile, come fotografato con la Advanced Camera for Surveys di Hubble con filtri rosso e blu.
La NASA ha identificato le regioni candidate per lo sbarco dei prossimi astronauti sulla Luna.
Ogni regione candidata per l'atterraggio della missione di Artemis III ha un'area di circa 15 per 15 chilometri e tutte si trovano entro sei gradi di latitudine dal Polo Sud della Luna.
La scelta di così tanti diti garantisce una completa flessibilità per ogni finestra di lancio durante l'anno I siti di atterraggio specifici sono strettamente legati alla tempistica della finestra di lancio, oltre a garantire aree per un atterraggio sicuro, condizioni di illuminazione, potenzialità scientifiche e capacità di gettare le basi per soggiorni a lungo termine.
Nel 1967 l'Apollo 4, il primo volo dell'omonimo programma spaziale della NASA, fotografò la Terra durante la sua orbita. Nickrulercreator ha montato le immagini catturate (e disponibili su March to the Moon) per creare un breve video ad alta risoluzione di quell'esperienza, in attesa di ciò che ci offrirà il nuovo programma lunare Artemis.