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Il Premio Nobel per la fisica ad Albert Einstein

Geek   07.11.21  

Sebbene l'immaginario collettivo colleghi il nome di Albert Einstein alla teoria della relatività, forse non tutti sono a conoscenza del fatto che il premio Nobel per la fisica, ricevuto un secolo fa nel 1921, gli fu assegnato per la sua scoperta della legge dell'effetto fotoelettrico, avvenuta durante le sue ricerche pubblicate nel 1905, in quello che verrà poi ricordato come l'annus mirabilis e qui citato dall'Università di Zurigo.

L'effetto fotoelettrico, scoperto da Hertz, consiste nell'emissione di particelle cariche da una superficie di un materiale, solitamente metallico, quando viene colpita da una radiazione elettromagnetica, costituita da pacchetti di energia (i quanti, in seguito denominati fotoni). Gli elettroni emessi in questo modo vengono chiamati fotoelettroni. Il fenomeno viene studiato nella fisica della materia condensata, nella chimica dello stato solido e nella fisica quantistica per trarre inferenze sulle proprietà di atomi, molecole e solidi.
La teoria di Einstein sull'effetto fotoelettrico afferma che non si ha emissione fotoelettrica sotto la frequenza di soglia perché il fotone non cede sufficiente energia per lasciare il metallo. L'emissione è immediata in quanto un singolo fotone trasferisce l'energia concentrata in un punto. La corrente di elettroni è proporzionale all'intensità luminosa poiché ogni fotone emette un elettrone. L'energia cinetica massima aumenta linearmente con la frequenza oltre il valore di soglia, mentre l'energia residua può essere ceduta sotto forma di energia cinetica dell'elettrone.

Se avete mai avuto a che fare con una cellula fotelettrica, come quelle presenti nei cancelli automatici, sapete di cosa stiamo parlando.

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La Terra e il Sole visti dal Polo Sud della Luna

Geek   03.11.21  

Questa animazione della NASA comprime in 2 minuti poco più di 3 giorni lunari, equivalenti a circa tre mesi terrestri, il transito della Terra e del Sole sull'orizzonte del nostro satellite naturale, ripresi dal bordo del cratere Shackleton situato al Polo Sud.
La Terra da quest'angolo è vista sottosopra rispetto alla sua normale rappresentazione e ruota al contrario, la montagna sull'orizzonte della superficie lunare è conosciuta come Malapert.
A queste latitudini il Sole, perennemente basso sull'orizzonte, produce ombre estremamente lunghe. Durante il secondo mese dell'animazione, la Terra passa davanti al Sole, creando un'eclissi di Sole.

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Quello che la missione Juno ha scoperto su Giove

Geek   02.11.21  

A partire dal 2016 la sonda Juno della NASA ha effettuato 37 sorvoli ravvicinati di Giove e ogni volta i suoi strumenti di bordo ne hanno analizzato sia la superficie sia gli strati più profondi della sua atmosfera.

Grazie al radiometro a microonde (MWR), gli scienziati sono stati in grado di guardare al disotto delle nuvole del gigante gassoso, ottenendo nuove informazioni sulle tempeste cicloniche del pianeta, inclusa l'anticiclone che forma la Grande Macchia Rossa.
I risultati indicano che le tempeste sono molto più alte di quanto previsto in precedenza. Alcune di esse che si estendono per ben 100 km sotto gli strati più alti, mentre la Grande Macchia Rossa raggiunge profondità di oltre 350 km.

Factnomenal ripercorre le affascianti scoperte della missione Juno su Giove e i motivi che hanno spinto la NASA a prolungarne la durata fino al 2025.

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Una versione web di Photoshop

Geek   26.10.21  
Screenshot della versione web di Photoshop
Screenshot della versione web di Photoshop

Negli ultimi tre anni, Chrome ha lavorato per potenziare le applicazioni web che vogliono spingere i confini di ciò che è possibile fare attraverso un browser. Una di queste applicazioni web è stata Photoshop.
L'idea di eseguire un software complesso come Adobe Photoshop o Visual Studio Code direttamente nel browser sarebbe stato difficile da immaginare solo pochi anni fa.
Tuttavia, come nel caso dell'editor più diffuso tra gli sviluppatori, anche Adobe ha ora reso disponibile una versione beta pubblica del suo software di editing di immagini digitali (e di Illustrator, seppure al momento in beta privata).

Un'ulteriore dimostrazione di quanto Chrome sia sempre più una piattaforma per web app, capace di estendere in modo impressionante la sua funzione primaria di semplice browser.

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Il suono dell'ambiente marziano

Geek   20.10.21  

Il rover Perseverance della NASA trasporta due microfoni, di cui uno sul drone elicottero Ingenuity, che registrano i suoni ambientali di Marte.
Justin Maki, del Jet Propulsion Laboratory della NASA e Nina Lanza, del Los Alamos National Laboratory, spiegano come sono state effettuate le registrazioni e come la differenza tra le atmosfere di Marte e della Terra influenzano il modo in cui si sente il suono.

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Giocare a Doom su Twitter

Geek   20.10.21  

Nel corso degli anni Doom è comparso un po' ovunque, da Apple Watch a Minecraft, ora lo sparatutto in prima persona arriva anche su Twitter, per merito del bot Tweet2Doom.
I giocatori potranno controllare il Doom Marine scrivendo i comandi sotto forma di tweet (qui le regole) e osservarne le azioni in brevi clip pubblicati sull'account.

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Come si produce e funziona un vaccino a mRNA

Geek   12.10.21  

Nel corso del 20° secolo la ricerca per sviluppare la maggior parte dei vaccini ha spesso impiegato molti anni per per passare da ipotesi alla produzione di massa. Tuttavia i vaccini per il COVID-19 sono stati approvati in via emergenziale in meno di 11 mesi.
Il segreto di questa velocità, come spiegato da Kaitlyn Sadtler ed Elizabeth Wayne, è una tecnologia medica che viene studiata e sviluppata da un decennio: il vaccino mRNA. Questo tipo di vaccino è in grado di fornire all'organismo informazioni sul virus permettendogli di produrre proteine virali, che in seguito verranno riconosciute come estranee e saranno in grado di indurre una rapida reazione immunitaria, impedendo l'insorgere della malattia.

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