Un'eclissi solare in Antartide
L'eclissi solare in Antartide ripresa a 360° da Andreas Möller dall'Union Glacier Camp, l'unico sito di proprietà privata occupato stagionalmente del continente.
L'eclissi solare in Antartide ripresa a 360° da Andreas Möller dall'Union Glacier Camp, l'unico sito di proprietà privata occupato stagionalmente del continente.
Ci sono prove che suggeriscono una formazione relativamente recente (almeno dal punto di vista astronomico) degli effimeri anelli di Saturno, circa 100 milioni di anni fa. A quel tempo i dinosauri abitavano ancora la Terra.
Questo corto documentario, prodotto da BBC Earth Lab, ci svela la nascita di uno dei più affascinanti angoli del sistema Solare nato da uno spaventoso cataclisma cosmico.
La Stygiomedusa gigantea vive a profondità marine che vanno dai 900 ai 1.800 metri. Il suo diametro varia tra i 50 cm e il metro e i suoi tentacoli possono raggiungere anche 6 metri di lunghezza.
Avvistarne una è estremamente raro, da qui il suo appellativo; per questo motivo il Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI) ha inviato a novembre un ROV per filmarla nel suo habitat naturale.
Sciami di minuscoli xenobot (o robot viventi se preferite) sono in grado di autoreplicarsi all'interno di una piastra di Petri assemblando altre cellule.
Questi xenobot, costituiti da cellule staminali prelevate dall'embrione della specie di rana Xenopo liscio, sono i primi organismi multicellulari realizzati in laboratorio che hanno imparato a riprodursi in questo modo.
Nelle giuste condizioni, le cellule hanno formato piccole strutture capaci di autoassemblarsi, muoversi in gruppi e percepire il loro ambiente.
[...] gli xenobot non inquinano né durante il loro lavoro né durante la loro degradazione, essi infatti ricavano energia dal grasso e della proteine naturalmente localizzati nei loro tessuti, che durano circa una settimana e finiti i quali gli xenobot si trasformano semplicemente in piccoli ammassi di cellule morte. In future applicazioni mediche, come la consegna mirata di medicinali, gli xenobot realizzati con cellule del paziente stesso potrebbero evitare tutti i problemi di risposta immunologica scatenati invece da sistemi simili basati sull'uso di micro-robot. Simili xenobot troverebbero inoltre molte altre applicazioni, tra cui ad esempio la rimozione di placche dalle arterie e con l'aggiunta di altri tipi di cellule e di ulteriore bioingegnerizzazione, essi potrebbero essere utilizzati per localizzare e curare tumori.
Dopo un lungo silenzio radio la NASA è riuscita a ristabilire il contatto con la Voyager 2, un occasione colta da Starlight per ripercorrere il viaggio della sonda attraverso il sistema Solare e fuori dai suoi confini negli ultimi 44 anni.
A causa dell'inclinazione dell'asse di rotazione della Terra, al Polo Sud per sei mesi all'anno (da settembre a marzo) il sole non tramonta mai.
Questo video, ripreso in time lapse tra l'8 e il 13 marzo 2017, mostra il sole che compie un perfetto girotondo antiorario appena sopra l'orizzonte antartico.
L'ozonosfera, situata tra i 15 e i 35 km di altitudine, è lo strato dell'atmosfera in cui si concentra la maggior parte dell'ozono, un gas serra capace di assorbire e trattenere le radiazioni UV solari nocive per la vita.
Nei primi anni '80 gli scienziati scoprirono un consistente assottigliamento dello strato di ozono sopra all'Antartide. Senza interventi, le proiezioni stimavano un collasso globale entro il 2050. Una situazione insostenibile che avrebbe minacciato la vita sul pianeta aumentando l'incidenza dei tumori della pelle, alterando in modo significativo la catena alimentare marina e creando irreparabili danni ai raccolti.
Uno scenario apocalittico che tuttavia abbiamo scongiurato grazie alla ricerca scientifica.
La dottoressa Susan Solomon, una tra gli altri scienziati che hanno contribuito alla scoperta di cosa stava impoverendo lo strato di ozono e consigliato soluzioni su come salvarlo, ci riporta alla sua spedizione in Antartide per spiegare come siamo riusciti ad affrontare e risolvere questa enorme sfida ambientale e come questo successo possa essere replicato per scongiurare le nuove minacce poste dal cambiamento climatico.
Seán Doran ha montato 78.846 fotogrammi, scattati attraverso l'Atmospheric Imaging Assembly a bordo della sonda Solar Dynamics Observatory, della NASA, nel corso di un intero mese in orbita attorno al Sole. Uno sguardo ravvicinato, al tempo stesso impressionante e affascinante, alla nostra stella.
L'astronauta dell'ESA Thomas Pesquet ci guida in un tour all'interno della Stazione Spaziale Internazionale, tra esperimenti scientifici, cavi, attrezzature, laboratori, alloggi, oblò e la Cupola.
Trovare risorse accessibili è il primo passo per garantire il successo di una colonizzazione spaziale efficiente e duratura. Avere accesso ad aria pulita e respirabile sulla Luna potrebbe richiedere meno sforzi del previsto grazie all'ossigeno contenuto nella regolite.
Se ignoriamo l'ossigeno legato agli strati rocciosi più profondi della Luna - e consideriamo solo la regolite che è facilmente accessibile in superficie - possiamo fare alcune stime.
Ogni metro cubo di regolite lunare contiene in media 1,4 tonnellate di minerali, inclusi circa 630 chilogrammi di ossigeno. La NASA afferma che gli esseri umani hanno bisogno di respirare circa 800 grammi di ossigeno al giorno per sopravvivere. Quindi 630 kg di ossigeno manterrebbero in vita una persona per circa due anni (o poco più).
Ora supponiamo che la profondità media della regolite sulla Luna sia di circa dieci metri e che possiamo estrarre tutto l'ossigeno da questa. Ciò significa che i primi dieci metri della superficie lunare fornirebbero abbastanza ossigeno per supportare tutti gli otto miliardi di persone sulla Terra per circa 100.000 anni.