tizianocavigliablog

Multimedia archivio

L'influenza di Quarto potere sulla fotografia

Multimedia   30.11.23  

Quarto potere è un capolavoro cinematografico che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del cinema. Questo film del 1941, diretto da Orson Welles e con la straordinaria fotografia di Gregg Toland, è universalmente riconosciuto come uno dei migliori film mai realizzati.
Orson Welles ha portato avanti una visione innovativa e audace nel suo modo di fare cinema. Con Quarto potere Welles si è distinto per la sua abilità narrativa e per l'uso rivoluzionario della tecnica cinematografica. Ha introdotto nuovi modi di raccontare storie attraverso l'uso di flashback, il montaggio non lineare e la profondità di campo. Inoltre ha interpretato il protagonista Charles Foster Kane, un magnate dei media ispirato a personaggi famosi dell'epoca come William Randolph Hearst. La sua performance è stata acclamata dalla critica e ha consolidato la sua reputazione come uno dei più grandi talenti del cinema.

Gregg Toland, celebre direttore della fotografia, ha contribuito in modo significativo al successo di Quarto potere con la sua tecnica innovativa e il suo utilizzo magistrale dell'illuminazione. Toland ha sperimentato nuove tecniche di ripresa, come l'uso di profonde profondità di campo, che consentivano di ottenere immagini nitide sia in primo piano che in secondo piano. Questo ha creato una sensazione di profondità e ha ampliato le possibilità espressive della cinematografia. La sua collaborazione con Welles ha portato alla creazione di sequenze visivamente straordinarie, in cui l'uso della luce e delle ombre ha avuto il risultato di trasmettere sensazioni e atmosfere suggestive agli spettatori.

Come racconta Tatiana Hopper, Quarto potere, come anche i film di Akira Kurosawa non ha solo influenzato innumerevoli registi e stabilito nuovi standard nel campo della cinematografia, ma la sua rilevanza e il suo impatto sono stati evidenti anche nel campo della fotografia. Un esempio di come il cinema possa essere un'arte che va oltre il suo medium di riferimento, ispirando e lasciando un'impronta duratura nella cultura di ogni fotografo.

LEGGI ALTRO...

Affascinante signor Spock

Multimedia   27.11.23  

Nella serie originale di Star Trek, affascinante è una parola che il signor Spock usa quando si trova di fronte a qualcosa di inaspettato.
In questo video John DiMarco ha raccolto tutte le scene in cui Spock ha scoperto qualcosa di affascinante, dalle serie tv ai film e oltre.

Come vulcaniano, Spock crede fermamente nel concetto di infinite diversità in infinite combinazioni, e l'infinito spesso cela l'inaspettato e ciò è affascinante.
L'uso della parola affascinante, per descrivere gli eventi e le scoperte che si presentano di fronte a lui e all'equipaggio dell'Enterprise, è un modo per esprimere il suo stupore e la sua ammirazione per la vastità dello spazio e per l'infinita varietà di esperienze che esso offre.
Nonostante la sua razionalità, Spock non può fare a meno di essere affascinato da ciò che gli si presenta di fronte, anche se cerca di nascondere le sue emozioni dietro una maschera di rigida disciplina mentale.

Gli autori hanno giocato spesso con il termine affascinante rendendolo un tratto distintivo di Spock e in seguito di altri personaggi del franchise come il comandante Tuvok e la capitana Janeway. Un modo per esprimere il loro carattere nell'affrontare l'universo che li circonda.

LEGGI ALTRO...

Obi-Wan Kenobi anni '80

Multimedia   26.11.23  

Gli anni '80 sono stati un periodo di grande fascino per la televisione e la musica, un decennio caratterizzato da serie iconiche e brani memorabili.
Gli Auralnauts hanno deciso di promuovere la loro canzone Be the One realizzando un videoclip sullo stile delle sigle delle serie tv dell'epoca ispirandosi a Obi-Wan Kenobi.
Be the One cattura perfettamente l'atmosfera degli anni '80. La combinazione di chitarra e voce di Scott Beetley rende la canzone orecchiabile e coinvolgente, proprio come molte hit dell'epoca.

LEGGI ALTRO...

Aardman una storia di plastilina

Multimedia   24.11.23  

Il documentario, narrato da Julie Walters, esplora il pluripremiato lavoro della Aardman nel campo del cinema, della televisione e della pubblicità, includendo tutti i personaggi più amati come Wallace e Gromit, Shaun vita da pecora, Morph, Galline in fuga e Creature Comforts.

La Aardman Animation è uno studio di animazione che ha raggiunto un enorme successo grazie alla sua creatività unica e all'uso innovativo della tecnica dello stop motion.
Uno dei franchise più celebri è senza dubbio Wallace e Gromit. Questi due personaggi, il bizzarro inventore Wallace e il suo fedele cane intelligente Gromit, hanno conquistato i cuori di milioni di spettatori con le loro avventure esilaranti e imprevedibili. Le loro storie sono caratterizzate da un umorismo intelligente, personaggi ben sviluppati e una tecnica di animazione impeccabile.
Un altro personaggio amato è la pecora Shaun che vive nella fattoria di Mossy Bottom. Le sue avventure divertenti e piene di guai hanno catturato l'immaginazione di grandi e piccini, dimostrando ancora una volta l'abilità di Aardman nel creare storie coinvolgenti e universali tanto da raggiungere anche il grande schermo.
Galline in fuga è un altro grande successo della Aardman, un film d'animazione che mescola avventura e commedia.

Aardman, dopo oltre cinquant'anni, resta un vero e proprio tesoro dell'animazione, grazie al saper raccontare storie universali mescolate con un pizzico di humor britannico e una straordinaria abilità nel modellare la plastilina.

LEGGI ALTRO...

L'evoluzione del design di Bugs Bunny

Multimedia   23.11.23  

Bugs Bunny è un personaggio che esiste da oltre 80 anni e il design del personaggio ha subito molte modifiche nel corso di questo periodo. La versione preliminare di Bugs Bunny era apparsa per la prima volta nel cortometraggio animato intitolato Porky's Hare Hunt, pubblicato il 30 aprile 1938. Un paio di anni dopo, il 27 luglio 1940, la versione ufficiale di Bugs Bunny di Tex Avery è apparsa nel cortometraggio comico animato A Wild Hare. La prima versione presentava un coniglio semplice, quasi irriconoscibile rispetto al Bugs Bunny che conosciamo.

Dave Lee ripercorre l'evoluzione del design del personaggio di Bugs Bunny.
Nel processo di creazione del personaggio, alcuni potrebbero notare delle somiglianze tra Bugs e la lepre del film Disney La lepre e la tartaruga, ma Bob Givens, che era a sua volta un ex animatore Disney e colui che ha realizzato il primo design ufficiale di Bugs Bunny, ha insistito sul fatto che non si trattava di un plagio.
È interessante osservare come il personaggio di Bugs Bunny abbia subito un'evoluzione nel corso degli anni, passando da una semplice idea a un'icona dell'animazione. Il design iniziale potrebbe sembrare lontano da quello che conosciamo oggi, ma è attraverso le modifiche e le aggiunte che il personaggio ha assunto la sua forma distintiva. È un esempio di come un personaggio possa diventare un simbolo duraturo grazie a un design ben curato e a una personalità carismatica.

LEGGI ALTRO...

Le implicazioni etiche di Frankenstein

Multimedia   20.11.23  

Storied approfondisce le dinamiche del romanzo di Mary Shelley, Frankenstein o il moderno Prometeo che solleva questioni fondamentali sull'ambizione umana e le sue conseguenze. Victor Frankenstein, con la sua sete di conoscenza e il desiderio di superare i limiti imposti dalla morte, si lancia in un esperimento scioccante.
Il suo intento di creare vita rivela una presunzione e una mancanza di considerazione per le implicazioni morali ed etiche delle sue azioni. La sua ossessione per la scienza e il suo desiderio di dominarla lo spingono oltre i confini del razionale e lo portano a sfidare la stessa natura.

La creatura che Frankenstein crea, inizialmente priva di nome, diventa un esempio eloquente delle conseguenze nefaste di tali azioni. La sua esistenza è tormentata dalla solitudine, dalla mancanza di affetto e dall'alienazione dalla società umana.
Non è un mostro innato, ma diventa tale a causa dei pregiudizi e delle paure degli altri. La sua bruttezza esteriore diventa il simbolo della sua emarginazione e del suo stato di reietto.

Il romanzo di Shelley affronta anche l'etica della scienza e il pericolo di scatenare forze che non si è in grado di controllare. Frankenstein, con la sua ricerca della conoscenza proibita, si arroga il potere di creare e distruggere la vita.
Questo tema richiama il mito di Prometeo, che rubò il fuoco divino agli dei per donarlo all'umanità, ma fu punito per la sua arroganza. Frankenstein, allo stesso modo, viene punito per la sua pretesa di essere un dio, creando una creatura che sfugge al suo controllo.

Shelley ci mette di fronte alle conseguenze delle nostre azioni e ci invita a riflettere sulle implicazioni etiche della scienza e della tecnologia. Ci ricorda che la conoscenza senza saggezza può portare al disastro e che l'ambizione umana illimitata può avere conseguenze devastanti.

LEGGI ALTRO...

L'evoluzione di Godzilla negli ultimi 70 anni

Multimedia   18.11.23  
L'evoluzione di Godzilla
L'evoluzione di Godzilla via Polygon

Il gargantuesco Godzilla è probabilmente il rettile mostruoso può conosciuto della storia del cinema, ma se confrontassimo Godzilla Minus One, l'ultima incarnazione cinematografica del lucertolone, e il Godzilla originale del 1954, i due mostri ci apparirebbero curiosamente diversi.

Godzilla rimane così familiare a noi perché, sebbene ogni film ne trasformi il design, questo avviene per gradi.
Ogni produzione mira a migliorare l'aspetto di Godzilla rispetto a quelle precedenti, ma senza stravolgerlo per non incorrere nella ribellione dei fan. Di film in film il mostro è cresciuto e tende ad assomigliare sempre più a un vero rettile, come racconta Polygon.

LEGGI ALTRO...

Il tratto distintivo di David Fincher

Multimedia   10.11.23  

David Fincher è noto per la sua meticolosità e perfezionismo nel processo cinematografico. Non si accontenta mai del primo tentativo, ma cerca la perfezione attraverso una ripetizione incalzante. Le sue riprese possono richiedere un numero incredibile di volte, ma è proprio questa dedizione che gli permette di catturare ogni dettaglio e di ottenere il risultato desiderato. La sua perseveranza si traduce in un'opera finita di straordinaria precisione.

La maestria di Fincher si esprime anche attraverso la sua abilità nel dirigere la macchina da presa. La cinepresa sembra quasi onnisciente, spostandosi fluidamente attraverso gli spazi e catturando ogni angolazione possibile. Questo stile di ripresa crea un senso di immersione per lo spettatore, permettendo di vivere l'esperienza in modo più intenso. La sua capacità di controllare completamente il movimento e l'inquadratura contribuisce a creare un'atmosfera unica nei suoi film.

Come racconta TIFF Originals, uno degli elementi distintivi dei film di Fincher è la sua commedia nera. Attraverso dialoghi pungenti e situazioni ironiche, riesce a far emergere il lato oscuro dell'umanità. Le sue storie spesso affrontano tematiche complesse e disturbanti, ma le presenta in modo talmente satirico da farci sorridere nonostante l'inquietudine che suscitano. Questo equilibrio tra umorismo nero e dramma crea un'esperienza cinematografica unica.
Fincher comprende che, nel profondo, le persone sono perverse. Questa consapevolezza si riflette nelle sue opere, che esplorano gli angoli più oscuri della psiche umana. I suoi personaggi sono spesso complessi, con segreti e desideri repressi che emergono alla luce. Fincher ci invita a guardare oltre le apparenze e ad affrontare la nostra natura più profonda, anche se ciò può apparire scomodo o angosciante.

LEGGI ALTRO...

Now And Then l'ultima canzone dei Beatles

Multimedia   05.11.23  

Negli anni '70 John Lennon registrò una demo di una canzone, ma l'unica copia esistente era solo su una cassetta. Nel 1995, i tre Beatles rimanenti sperimentarono la registrazione per il loro album The Beatles Anthology, ma il nastro produceva troppo rumore e la cassetta fu archiviata.
Tuttavia nel 2022 la tecnologia ha permesso di separare le voci e ripulire le tracce; la canzone era finalmente disponibile.
Nel frattempo George Harrison era morto nel 2001. Paul McCartney e Ringo Starr recuperarono il lavoro di chitarra di Harrison dalle session del 1995, lo mixarono e aggiunsero le loro registrazioni attuali.
Dopo 50 anni abbiamo una vera nuova canzone con tutti e quattro i Beatles.

La storia di Now and Then è un intrigante viaggio attraverso il tempo e la tecnologia.
Nel corso degli anni, le tecniche di restauro audio si sono evolute notevolmente, aprendo nuove possibilità per il recupero di registrazioni storiche. Un vero e proprio miracolo tecnologico, consentendo di portare alla luce la voce di John come se fosse stata registrata oggi.
Now and Then è un tesoro che racchiude le voci e le abilità musicali di tutti e quattro i Beatles. Un dono per i fan di lunga data, che non avrebbero mai immaginato di poter ascoltare una nuova canzone dei Beatles dopo tutti questi anni.
Now and Then è una testimonianza del potere della tecnologia e della forza dell'arte. Un tributo all'eredità musicale e culturale dei Beatles, al talento immenso di John Lennon, al virtuosismo di George Harrison e alla creatività senza fine di Paul McCartney e Ringo Starr.

LEGGI ALTRO...

Storia degli assoli di chitarra elettrica

Multimedia   24.10.23  

Noah Lefevre di Polyphonic ha dedicato la sua attenzione alla storia della chitarra elettrica, alle varie marche e modelli che sono emersi e ai leggendari assoli che ne sono seguiti.
Questo è il primo video di una serie di sette episodi intitolata Axe to Grind, che lo stesso Lefevre definisce come "un documentario sulla nascita e sulla morte dell'assolo di chitarra elettrica".

La chitarra elettrica, con la sua capacità di produrre suoni amplificati e distorsioni controllate, ha segnato una svolta epocale nella storia della musica. Grazie a questa innovazione, i chitarristi hanno trovato una nuova forma di espressione e hanno aperto le porte a nuove possibilità artistiche.
Il delta del Mississippi è stato un terreno fertile per la nascita di grandi talenti. Chitarristi come Charlie Christian hanno introdotto lo strumento nelle formazioni jazz, portando un nuovo suono e una nuova dimensione all'orchestra. Fay "Smitty" Smith ha dimostrato la potenza espressiva della chitarra elettrica con il suo stile blues virtuoso. George Barnes ha contribuito alla diffusione della chitarra elettrica nel mondo del jazz e ha contribuito al suo sviluppo tecnico. Junior Bernard, con il suo stile country, ha dimostrato come la chitarra elettrica potesse adattarsi anche a generi musicali diversi. Muddy Waters, uno dei padri fondatori del blues elettrico, ha portato la chitarra elettrica al centro della musica popolare, diventando un'icona e influenzando intere generazioni di chitarristi.
Infine Jimi Hendrix ha rappresentato l'apice della creatività e dell'innovazione nel mondo della chitarra elettrica. Hendrix ha utilizzato l'elettricità come una forza vitale per creare suoni mai sentiti prima, spingendo gli estremi dello strumento e aprendo nuove frontiere artistiche.

LEGGI ALTRO...
‹ Post più recenti     Post più vecchi ›     e molto di più nell'archivio...