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La complessa origine del testo di I Am the Walrus di John Lennon

Multimedia   24.06.24  

Il brano I Am the Walrus, la prima incisione fatta in studio dai Beatles dopo la morte del loro manager Brian Epstein, fu il risultato dell'unione di tre idee separate per altrettante canzoni su cui Lennon stava lavorando.
Uscì in Europa come singolo insieme a Hello, Goodbye, mentre negli Stati Uniti venne venduto sia come singolo sia come traccia all'interno dell'album Magical Mystery Tour.

Noah Lefevre su Polyphonic, ripercorre la genesi del testo della canzone, raccontandone i molteplici livelli di lettura e significato, tra cui una critica sociale all'establishment britannico dell'epoca e una condanna del sistema che reprime l'originalità e l'arte.
Lennon si scaglia contro l'ordine sociale e la morale comune, descrivendo burocrati senza senso che criticano ciò che non capiscono o temono.
Tra evidenti nonsense, ricordi d'infanzia, le esperienze con l'LSD, la moda degli Hare Krishna, ispirazioni casuali e citazioni di Lewis Carroll ed Edgar Allan Poe, il testo fu influenzato anche dai testi surreali di Bob Dylan, il cui criptico linguaggio fu fatto oggetto di satira da parte di Lennon.

Indipendentemente dalle innumerevoli interpretazioni date dal pubblico e dalla sottile ironia di John Lennon, o forse proprio per questo, I Am the Walrus continua a essere ritenuto dalla critica il vertice compositivo dell'artista. Prima e dopo Yoko.

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La vita la morte il riscatto e l'onore ne I sette samurai restaurato

Multimedia   19.06.24  

Considerato uno dei capolavori del regista Akira Kurosawa, I sette samurai torna ora al cinema dopo un importante restauro in 4K che permetterà anche alle nuove generazione di apprezzare maestria registica e la bellezza compositiva con una qualità visiva eccellente.

Nell'era Sengoku, un gruppo di contadini si troverà costretto ad assoldare dei samurai decaduti, dei ronin, per difendere il proprio villaggio dai ciclici saccheggi di una banda di briganti.

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Wallace e Gromit in Vengeance Most Fowl

Multimedia   18.06.24  

Quest'anno Feathers McGraw, il pinguino criminale del cortometraggio I pantaloni sbagliati, tornerà a minacciare Wallace e Gromit in questa nuova avventura, dal titolo Vengeance Most Fowl, che ci farà nuovamente immergere nel meraviglioso mondo creato da Nick Park e dalla sua Aardman.

In questa nuova avventura, la preoccupazione di Gromit che Wallace stia diventando troppo dipendente dalle sue invenzioni si rivela giustificata quando Wallace inventa un gnomo intelligente che sembra sviluppare una propria volontà. Quando emerge che una figura vendicativa dal passato potrebbe essere il cervello dietro tutto questo, spetterà a Gromit combattere forze sinistre e salvare il suo padrone... prima che Wallace possa perdere la sua creatività!

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Quando l'intelligenza artificiale rovina un film

Multimedia   13.06.24  

Questo breve essay pone l'accento sull'importanza di un restauro accurato dei film nelle delle versioni rimasterizzate in 4K sottolineando come l'utilizzo inappropriato dell'intelligenza artificiale possa rovinare l'esperienza cinematografica.
Nerrel prende in esame in particolare i film diretti da James Cameron che sono stati rimasterizzati in digitale con l'uso dell'IA. Il punto sollevato è senza dubbio interessante e porta alla riflessione sul ruolo dell'intelligenza artificiale nel restauro cinematografico. La tecnologia offre sicuramente vantaggi e possibilità di miglioramento, ma è fondamentale utilizzarla con cura e rispetto per l'opera originale.

Le migliori versioni in rimasterizzate in 4K seguono un modello piuttosto semplice: pulire e scansionare il negativo, riparare eventuali segni evidenti di danni e ripristinare i colori per renderli corrispondenti alla gradazione originale, il tutto con il minor numero di interventi possibili. Il processo non dovrebbe riguardare la modernizzazione dello stile o l'obbligo di far sembrare il film un video digitale. Il formato 35mm era in grado di offrire una qualità di immagine incredibile e il 4K è il primo formato domestico in grado di restituire gran parte di quei dettagli: questo dovrebbe essere sufficiente.
Un 4K ben realizzato è come avere una copia impeccabile del negativo originale da guardare comodamente a casa propria, con tutti i dati di quel supporto celluloide - granulosità e dettagli inclusi - preservati digitalmente per sempre. Ed è qui che sta il problema degli algoritmi di deep learning: non sono in grado di preservare i dettagli. Essi fanno la loro migliore supposizione su ciò che un oggetto dovrebbe essere, poi tirano fuori nuovi dettagli dai loro algoritmi e li spalmano sullo schermo.

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Johann Sebastian Bach il genio musicale

Multimedia   12.06.24  

David Bennett analizza alcuni brani composti da Johann Sebastian Bach che dimostrano quanto fosse un genio musicale. Le composizioni prese in esame rappresentano dei canoni enigmatici.
I canoni enigmatici sono un tipo di composizione in cui il compositore crea un'opera che richiede all'esecutore di risolvere un enigma o un puzzle musicale per suonarla correttamente. Questo presuppone un'attenta analisi e comprensione del brano da parte dell'esecutore, che deve decifrare le indicazioni nascoste nel testo musicale per ottenere una corretta esecuzione.

Bach è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi compositori della storia della musica. La sua abilità nel creare composizioni complesse e innovative è evidente in molti dei suoi lavori, ma le tre elencate in particolare mettono in luce la genialità musicale del Thomaskantor di Lipsia in modo straordinario.

Ad esempio la Variazione 3: canone all'unisono è un brano in cui due parti musicali sono identiche, suonando all'unisono per tutta la durata del pezzo. Tuttavia, il vero enigma di questo canone risiede nella sua struttura ritmica. Bach lo ha scritto in modo che le due parti musicali siano inizialmente sfasate di un battito, ma si sincronizzano solo alla fine del canone. Questo richiede all'esecutore di calcolare attentamente il ritmo e l'andamento delle due parti per suonare il brano correttamente.
Il Canone a 2 dell'Offerta musicale è un altro esempio di canone enigmatico. In questo caso, Bach ha scritto due parti musicali che si ripetono ciclicamente, creando una struttura musicale complessa e affascinante. L'esecutore deve capire come far coincidere le due parti musicali in modo coerente, rispettando le indicazioni di tempo e le dinamiche scritte da Bach.

Queste composizioni dimostrano chiaramente la profondità della mente musicale di Bach e la sua capacità di creare opere che vanno oltre la semplice bellezza melodica. I suoi canoni enigmatici, dal simbolismo pitagorico, sfidano gli esecutori a pensare in modo creativo e analitico, combinando la teoria musicale con l'esecuzione pratica.

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La pellicola del cinema anni '70 e '80

Multimedia   11.06.24  

La pellicola Kodak Eastman 5247 100T II ha giocato un ruolo significativo nell'industria cinematografica degli anni '70 e '80, offrendo caratteristiche distintive che hanno influenzato il look di molti film di quel periodo e che la rendevano, per questo, popolare tra i registi e i direttori della fotografia dell'epoca. Da Guerre Stellari ad Apocalypse now, da Poltergeist a Shining, da Blade Runner a Indiana Jones, da Ritorno al Futuro a Io e Anni, da E.T. ad Alien, da Incontri ravvicinati del terzo tipo a La mia Africa.
In Depth Cine ripercorre la storia di questa iconica pellicola, i suoi pregi e i suoi difetti, dalla sensibilità al contrasto alla gamma dinamica, per poi analizzare quanto ha inciso sull'esperienza in sala e nell'immaginario collettivo.
Il confronto si concentra infine sulle differenze con i film moderni, caratterizzati da una gamma cromatica più ampia. Un aspetto dovuto a diversi fattori, a partire dai progressi nella tecnologia hanno portato all'introduzione di nuove pellicole e sensori digitali che offrono una maggiore gamma dinamica e una migliore resa dei colori che consente ai registi e ai direttori della fotografia di sperimentare e creare look unici con più facilità rispetto al passato.

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Lo Hobbit letto come le previsioni del tempo

Multimedia   04.06.24  

Il presentatore del canale AbeBooks rilegge Lo Hobbit nello stile cadenzato tipico della trasmissione radiofonica sul bollettino meteorologico BBC Radio 4 Shipping Forecast.
La lettura del primo libro del Legendarium pubblicato da J.R.R. Tolkien che richiama le previsioni del tempo è un'idea divertente e inusuale. La cadenza spezzata e il tono neutro del presentatore si sposano in modo sorprendente con il racconto della compagnia guidata da Thorin Scudodiquercia.

Come avrebbe potuto potuto apprezzare il Professore di Oxford, il potere evocativo della parola può essere applicato in contesti diversi avendo la capacità di connettere idee e stili narrativi all'apparenza incompatibili per consegnarci un'esperienza unica e sorprendente.

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L'attivismo queer contro il regime di Mosca

Multimedia   31.05.24  

Quando la Russia ha invaso l'Ucraina lo scorso febbraio, alcune anime coraggiose sono scese nelle strade di Mosca per esprimere il loro orrore per la guerra e sono state accolte con manganelli e brutalità dal regime del Cremlino. Jenna Marvin, artista di performance queer, ha scelto un approccio diverso. Indossando stivali con zeppe, ricoperta di vernice e avvolta in filo spinato, ha camminato per le strade di Mosca in un'imponente dichiarazione silenziosa contro la guerra.

Queendom è un documentario, diretto da Agniia Galdanova, che racconta la storia di Jenna Marvin e della sua forma insolita di protesta contro la guerra in Ucraina e il trattamento della comunità LGBTQ+ che oggi in Russia è vista come una minaccia al cuore dello regime.
Definire Gena una drag queen non rende l'intera portata di quanto siano sovversive e coraggiose le sue performance pubbliche. I suoi costumi stravaganti, creati con rottami e nastro adesivo, mostrano l'influenza di Leigh Bowery; la sua audacia evoca le provocazioni punk delle Pussy Riot. Una voce coraggiosa e potente nell'assordante silenzio di un'opinione pubblica pavida e assuefatta alle menzogne dalla dittatura moscovita.

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Il sound design di Dune

Multimedia   29.05.24  

SoundWorks Collection ha realizzato un documentario di 30 minuti sulla progettazione del suono del remake di Dune diretto da Denis Villeneuve, attraverso le interviste ai sound designer in cui raccontano come hanno creato i suoni del deserto di Arrakis, dei vermi delle sabbie, degli ornitotteri, della spezia e della voce delle streghe del Bene Gesserit.

Un aspetto particolarmente interessante riguarda la creazione del suono del deserto. Viene citata una tecnica appresa da Lee Scratch Perry, pioniere del dub reggae, un genere noto per l'uso massiccio dei bassi. Il trucco consiste nel registrare una linea di basso e poi riprodurla attraverso un enorme altoparlante in una stanza con una forte risonanza. Questo processo amplifica la risonanza del basso e permette di percepire anche le vibrazioni della stanza stessa.
Questa tecnica è stata utilizzata per conferire una dimensione tattile all'avventura spirituale di Paul Atreides, il protagonista del film. Il suono del deserto non è solo audio, ma diventa un elemento fisico che avvolge e travolge lo spettatore, trasmettendogli la sensazione opprimente e allo stesso tempo maestosa dell'ambiente inospitale di Arrakis.

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La storia editoriale de Il Signore degli Anelli

Multimedia   17.05.24  

Nel 1954 J.R.R. Tolkien aveva 62 anni e alle sue spalle ben sedici trascorsi a lavorare con instancabile dedizione su un unico libro. Era finalmente giunto il momento di consegnarlo al mondo, e lo scrittore era colto da una forte apprensione. Con qualche cognizione di causa.
Nessuno, prima de Il Signore degli Anelli aveva mai incontrato nulla di paragonabile.

Tolkien non poteva sapere che il suo romanzo monumentale avrebbe rivoluzionato il panorama letterario, dando vita al genere fantasy moderno e conquistando milioni di lettori in tutto il globo.
Il Signore degli Anelli, con la sua complessa mitologia, l'attenta filologia delle lingue e questo mondo secondario così riccamente dettagliato, era un'opera ambiziosa e in gran parte senza precedenti.
La preoccupazione di Tolkien (e del suo editore) era comprensibile. Si lanciava nell'ignoto, proponendo un'esperienza narrativa totalmente nuova. Non c'erano punti di riferimento per valutare l'accoglienza che avrebbe ricevuto il suo lavoro.

Great Books Explained ripercorre sia la storia letteraria de Il Signore degli Anelli sia il motivo per cui questo romanzo è diventato un'opera miliare del XX secolo, che continua a essere amato, letto e studiato in tutto il mondo.

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