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Harvey Milk e la bandiera arcobaleno

Multimedia   08.06.23  

Brightly Storytime ripercorre la storia della bandiera arcobaleno dai suoi inizi, nel 1978 a San Francisco con l'attivista Harvey Milk e l'artista Gilbert Baker, sino a oggi, divenuta un simbolo di speranza e di orgoglio per milioni di persone in tutto il mondo.

Il libro Pride: The Story of Harvey Milk and the Rainbow Flag, scritto da Rob Sanders e illustrato da Steven Salerno, narra la storia della bandiera arcobaleno e la lotta per i diritti civili. Grazie a questi racconti, possiamo imparare a conoscere meglio la storia e la cultura della comunità LGBTQIA+ e ad apprezzare l'importanza dell'inclusione e della diversità nella nostra società.

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I film che un fotografo dovrebbe guardare

Multimedia   01.06.23  

Se sei un fotografo e sei alla ricerca di ispirazione, i film possono essere una fonte preziosa di spunti creativi.
Tatiana Hopper esamina il cinema di Akira Kurosawa per analizzare l'uso delle lenti, del contrasto, del chiaroscuro e della composizione al fine di migliorare il nostro occhio fotografico e ispirarci durante la realizzazione della nostra forma d'arte.

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L'idea di far indossare i guanti ai personaggi dei cartoni animati

Multimedia   30.05.23  

Da Topolino a Bugs Bunny, molti personaggi dei cartoni animati legati alle origini dell'animazione indossano guanti bianchi. L'intuizione di questo espediente nasce dalla necessità di disegnatori di aumentare il contrasto con lo sfondo.
I guanti bianchi infatti rendevano le mani dei personaggi più visibili e distinte sullo schermo e risultavano meno onerose da animare, dato che si lavorava in bianco e nero; una motivazione analoga alla nascita delle iconiche quattro dita.
Infine, come racconta Vox, hanno contribuito anche aspetti culturali: l'immagine elegante e sofisticata data dai guanti e i riferimenti ai varietà conosciuti come i Minstrel show.

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I film originali e di successo prodotti da A24

Multimedia   16.05.23  

Un video di Vox racconta la storia dell'ascesa di A24, una casa di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva indipendente passata da piccolo studio a potenza cinematografica capace di imporsi nel panorama di Hollywood e di vincere agli Oscar. Con all'attivo film del calibro di Ex Machina, The Witch, Everything Everywhere All at Once, Hereditary e The Whale.

Il successo di A24 è dovuto al suo approccio unico alla produzione cinematografica e alla sua promozione. A differenza di altre case di produzione più grandi, A24 si concentra su film indipendenti e di nicchia, che spesso vengono realizzati con budget limitati e senza (o poche) star di Hollywood. Questo permette ai registi di avere maggiore libertà creativa e di sperimentare nuove idee e stili, il che spesso porta a risultati sorprendenti e innovativi.
A24 ha dimostrato di avere una grande capacità di individuare nuovi talenti e di supportarli nella realizzazione dei loro progetti e nel promuoverli. Il suo successo è la dimostrazione che c'è ancora un mercato per questo genere di cinema.

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Alien un film della Pixar

Multimedia   15.05.23  

Yellow Medusa film Alien ha sfruttato l'intelligenza artificiale di ChatGPT e Midjourney per realizzare la sceneggiatura e l'animazione di un corto che reimmagina il capolavoro della fantascienza diretto da Ridley Scott nel 1979, Alien, come se fosse un lungometraggio prodotto dalla Pixar, con una giovane Ripley e un Xenomorfo in cerca di se stesso.

L'idea di mescolare l'horror fantascientifico a un film di animazione per bambini potrebbe sembrare assurda, ma in realtà è solo un esempio di come l'intelligenza artificiale possa essere utilizzata per aiutarci a creare qualcosa di inaspettato e sorprendente, generando idee innovative e fuori dagli schemi.
Un tentativo che vuole dimostrare le potenzialità dell'intelligenza artificiale usata come strumento prezioso nel processo artistico.

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Cineprese, specchi e riflessi sul grande schermo

Multimedia   14.05.23  

Il regista Paul E.T. spiega come i registi utilizzino e manipolino i riflessi sugli specchi per non rivelare le cineprese durante una scena.
L'uso di specchi e riflessi nei film può creare un'atmosfera surreale e misteriosa, ma può anche essere utilizzato per creare effetti speciali e visivi unici, attraverso l'uso di telecamere nascoste, l'angolazione della luce e la post-produzione.

Ne Il cigno nero, ad esempio, il riflesso di Natalie Portman nello specchio diventa un personaggio a sé stante che sembra quasi prendere vita propria.
In Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, per girare la scena della lezione con il Molliccio sono state utilizzate due riprese e un green screen.
In Inception gli specchi creano un effetto labirintico e confuso che riflette la natura stessa del film.
Infine, in Triangle, gli specchi vengono utilizzati per creare un'atmosfera claustrofobica e angosciante, poiché la protagonista sembra rimanere intrappolata in una sorta di loop temporale.

L'uso e la manipolazione dei riflessi sugli specchi è un'arte che richiede grande maestria e creatività da parte dei registi per creare effetti sbalorditivi e trasmettere emozioni e sensazioni al pubblico, rendendo i loro film ancora più coinvolgenti ed emozionanti.

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Una storia del mondo secondo Getty Images e il copyright

Multimedia   12.05.23  

A History of the World According to Getty Images è un corto documentario, diretto da Richard Misek, che racconta avvenimento del XX secolo attraverso le immagini presenti nell'archivio online di Getty Images. Il video esplora il tema del copyright, del potere che ne deriva legato alle immagini d'archivio e alla visione che abbiamo del passato.

Getty Images è uno dei più grandi archivi commerciali di immagini al mondo, tra cui molte tra le più significative del secolo scorso, come gli allunaggi dell'Apollo e la caduta del muro di Berlino. Queste immagini fanno parte della memoria collettiva e sono presenti nella mente di molti di noi, ma spesso non possiamo accedervi perché sono bloccate dietro a un paywall, come quello di Getty e di molti altri archivi.

Il documentario analizza come questi archivi acquisiscano il controllo sulle immagini e limitino l'accesso a esse, anche quando diventano legalmente di pubblico dominio. Un invito a riflettere sul valore culturale e storico delle immagini e sulla necessità di preservarle e renderle accessibili al pubblico, per trovare un equilibrio tra la protezione dei diritti della proprietà intellettuale e la promozione dell'accessibilità culturale e dell'uso creativo delle immagini.

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Il Signore degli Anelli nello stile tipico di Wes Anderson

Multimedia   10.05.23  

Quelli di Curious Refuge, già citati per The Galactic Menagerie il trailer di Star Wars diretto con la peculiare cifra stilistica di Wes Anderson, hanno fatto lo stesso con la trilogia de Il Signore degli Anelli.

In The Whimsical Fellowship ripercorreremo le avventure di Frodo Baggins, Gandalf e il resto della Compagnia dell'Anello mentre attraversano un mondo modellato da paesaggi dai colori pastello, composizioni simmetriche e abitanti stravaganti. Assisteremo agli improbabili eroi che si confrontano con le forze oscure di Sauron in una missione per distruggere l'Unico Anello, esibendo tutto il fascino e l'eccentricità che possono essere trovati solo in una creazione andersoniana.

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Torte al cinema

Multimedia   09.05.23  

Il cinema ha la capacità di raccontare storie coinvolgendo i nostri sensi in maniera unica. Tra i vari elementi che possono rendere un film indimenticabile, anche i dolci possono diventare parte integrante della narrazione.
Madzia Zalewa, di Little White Lies ha creato un supercut che raccoglie le torte più celebri mostrate nei film.
Questi dolci non sono solo un piacere per gli occhi, ma anche per il palato. La forza delle immagini è infatti capace di stimolare anche il nostro subconscio a tal punto da farci venire l'acquolina in bocca.

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Il regista itinerante che ha diretto lo stesso film centinaia di volte

Multimedia   03.05.23  

Ironic Sans racconta la storia dei "registi itineranti", che si spostavano di città in città per girare sempre lo stesso film utilizzando attori locali.
Uno di questi registi si chiamava Melton Barker. Per 40 anni ha viaggiato attraverso gli Stati Uniti, scritturando i residenti per apparire nel suo film a pagamento, The Kidnappers Foil.

Quando Barker arrivava in città, teneva un'audizione gratuita. Se si veniva scelti c'era una piccola tariffa da pagare per partecipare. Anche se all'apparenza può sembrare che Barker stesse cercando di truffare ignari cittadini, la realtà è ben diversa. Girava davvero il film. Ancora e ancora.
Sviluppava e montava ogni volta lo stesso film con attori diversi, il quale poche settimane dopo veniva proiettato nel cinema della città. I giornali locali scrivevano recensioni sempre positive e tutti conservavano un dolce ricordo del tempo in cui la loro comunità si era unita per fare un film.

Questi film itineranti, anche se di scarso valore cinematografico, hanno finito per svolgere un ruolo importante, seppur involontario, nel documentare la vita dell'America rurale nella metà del XX secolo, raccogliendo e preservato decine di dialetti regionali.

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