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Osservare i capolavori del cinema fotogramma per fotogramma

Multimedia   28.02.24  
Screenshot di Every Single Frame
Screenshot di Every Single Frame

Matt Brooks offre un'opportunità imperdibile per tutti i cinefili che desiderano esplorare il mondo del cinema in modo diverso e analitico.
Every Single Frame colleziona fotogrammi selezionati con cura per permetterci di immergerci nelle opere cinematografiche più celebrate e caratterizzate da una magnifica fotografia e un'estetica visiva unica.
Un'esperienza che ci invita a esplorare l'arte del cinema attraverso i suoi dettagli nascosti e a scoprire sempre nuovi aspetti delle opere che amiamo per apprezzare la loro bellezza e complessità.

L'ordine casuale dei fotogrammi ci regala un'esperienza sorprendente e imprevedibile. Possiamo trovarci di fronte a un'immagine iconica che è impressa nella nostra mente o scoprire una scena che ci era sfuggita. Questo approccio ci invita a esplorare film diversi e apprezzare ogni singolo fotogramma come una piccola opera d'arte.
Ogni fotogramma cattura l'attenzione con la sua composizione, i colori, la luce e l'atmosfera che trasmette e attraverso esso possiamo lasciarci ispirare dalla bellezza e dalla creatività espressa dai migliori registi e direttori della fotografia.

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L'evoluzione degli sfondi nel cinema

Multimedia   28.02.24  

Da Mary Poppins a Ben-Hur, da Gli uccelli a Star Wars, gli sfondi hanno trasformato il mondo del cinema per oltre cento anni e fatto sognare intere generazioni.
Con una tecnica chiamata matte painting, gli artisti dipingevano una scena su lastre in vetro, per poi porle al di sopra della pellicola. Combinando sfondi e riprese i registi erano in grado di far immergere il pubblico in paesaggi e luoghi altrimenti troppo costosi se non impossibili da ricostruire o raggiungere direttamente.

Tutto questo, ovviamente, è cambiato una volta che i computer sono entrati in gioco. Alla fine degli anni '90, gli sfondi cinematografici erano quasi interamente realizzati in digitale. Solo poche decadi dopo, la maggior parte di essi viene realizzata in 3D.
Con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, potrebbe essere all'orizzonte una nuova evoluzione. Vox analizza come l'IA potrebbe presto cambiare nuovamente l'arte degli sfondi e l'industria del cinema.

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Quando il cattivo sorride

Multimedia   28.02.24  

Quando l'antagonista del film inizia a sorridere di solito non è mai una buona notizia per tutti gli altri.
Semih Okmn ha montato un supercut da brividi con alcune tra le più iconiche e malvagie risate della storia del cinema.

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Il cinema dopo George Lucas

Multimedia   21.02.24  

George Lucas è una figura iconica nel mondo del cinema, il cui contributo ha lasciato un'impronta indelebile sulla settima arte. La sua capacità di creare mondi immaginari, personaggi indimenticabili e storie epiche ha reso i suoi film dei veri e propri fenomeni culturali. Da Star Wars a Indiana Jones, Lucas ha dimostrato una maestria nel coinvolgere il pubblico e trasportarlo in avventure emozionanti attraverso la sua narrativa coinvolgente.
Con l'avvento delle tecnologie digitali, Lucas ha sfruttato al massimo le possibilità offerte dagli effetti visivi, aprendo nuovi orizzonti nel campo della cinematografia. Ha dimostrato che il cinema può essere un medium in cui l'immaginazione prende vita, rompendo i confini della realtà e trasportando gli spettatori in mondi completamente nuovi.

In una lunga intervista, DW History and Culture affronta l'influenza e l'impatto che George Lucas ha avuto e ha tutt'ora dopo aver aperto la strada a nuove forme di espressione in generazioni di cineasti.
La sua visione imprenditoriale ha contribuito a creare un ecosistema cinematografico in cui l'immaginazione e la tecnologia si fondono per creare esperienze indimenticabili per il pubblico.

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La tecnologia che ha modellato una nuova era del fotogiornalismo

Multimedia   16.02.24  

La tecnologia della telefoto ha rivoluzionato il modo in cui le notizie venivano condivise e illustrate dai giornali negli anni '30. In precedenza, le immagini dovevano essere trasportate fisicamente da un luogo all'altro, rallentando notevolmente la pubblicazione delle notizie. Con l'avvento della telefoto, le immagini potevano essere inviate quasi istantaneamente ai giornali attraverso una linea telefonica via cavo dedicata.

Come viene mostrato dal documentario presentato dai Charlie Dean Archives, questa nuova forma di comunicazione ha permesso ai giornali di pubblicare immediatamente le immagini dei principali eventi e delle notizie di attualità. La telefoto ha notevolmente accelerato il flusso di informazioni e ha permesso al pubblico di avere un accesso più rapido alle immagini dei fatti di cronaca. Questo ha avuto un impatto significativo sulla copertura giornalistica, consentendo ai lettori di essere più informati e di avere una visione più completa degli eventi che accadevano in tutto il mondo.
Inoltre, l'introduzione della fotografia via cavo ha aperto nuove opportunità creative per i fotografi. La possibilità di inviare immagini in remoto ha consentito loro di catturare momenti unici e di trasmettere visivamente le storie in modo più immediato ed efficace.

La telefoto ha indubbiamente rappresentato un punto di svolta nella storia del giornalismo, aprendo la strada alla rapida diffusione delle immagini e alla democratizzazione dell'accesso alle notizie. Questo ha contribuito a modellare l'evoluzione dei giornali e ha gettato le basi per le moderne modalità di condivisione delle immagini e dell'informazione.

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L'estetica di Alien secondo la visione di HR Giger

Multimedia   14.02.24  

Quando Dallas, Kane e Lambert escono dal Nostromo, non si stanno solo dirigendo verso un inquietante mondo alieno, ma stanno entrando nella mente di incubo di uno dei più grandi artisti surrealisti oscuri che siano mai vissuti, HR Giger.
L'intera sequenza, diretta da Ridley Scott, è come entrare in una serie di dipinti di Giger in un ambienta velato di mistero che aumenta il terrore che circonda la mostruosità che presto verrà evocata.
CinemaTyler esamina la sequenza del Relitto dall'inizio alla fine e analizzia come tutto sia stato realizzato, dal concetto alla ripresa.

La sequenza del Relitto inizia con l'atterraggio della Nostromo su un pianeta sconosciuto. Sin da subito, viene creato un senso di tensione e mistero attraverso il design del paesaggio alieno. Le pareti curvilinee e biomeccaniche dell'interno della nave aliena, progettate da Giger, trasmettono un'atmosfera inquietante e surreale. I dettagli intricati e le forme organiche evocano una sensazione di stranezza e alienità, anticipando l'orrore che verrà rivelato successivamente.
Man mano che l'equipaggio esplora il Relitto, vengono presentate immagini suggestive e suggestive. I corpi fossilizzati degli Space Jockey e dei Facehugger creano un senso di inquietudine e sconcerto. Questi elementi iconici del design di Giger sono straordinariamente dettagliati e mostrano una fusione unica tra il biologico e il meccanico, creando una visione disturbante dell'alieno.

L'uso della luce e dell'ombra è fondamentale per creare suspense e terrore. I chiaroscuri, le luci intermittenti e le ombre spettrali nel Relitto contribuiscono a creare un senso di oppressione e di angoscia. Questo contrasto visivo amplifica la sensazione di pericolo imminente e di minaccia invisibile.

La colonna sonora di Jerry Goldsmith completa l'atmosfera sinistra della sequenza del Relitto. Le note stridenti e inquietanti dei sintetizzatori si fondono con suoni metallici e sinistri, amplificando il senso di tensione e di minaccia. La musica di Goldsmith contribuisce a immergere lo spettatore in un'esperienza emotiva intensa, aumentando l'effetto dell'orrore visivo sullo schermo.

L'intero processo di creazione della sequenza del Relitto, dal concetto all'esecuzione, è stato guidato dalla visione di HR Giger. Il suo stile distintivo e oscuro ha influenzato profondamente l'estetica di Alien e ha reso il Relitto un luogo di incubi e di meraviglia. Giger ha saputo trasferire la sua visione artistica sullo schermo, creando un'esperienza visiva indimenticabile e unica nel suo genere.

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Nella tana del Bianconiglio, il nonsense e la filosofia in Alice nel Paese delle Meraviglie

Multimedia   09.02.24  

Alice si trova ad affrontare un mondo in cui le regole sono capovolte e l'identità è fluida. Il confine tra sogno e realtà è sfumato e l'immaginazione ci viene presentata come una forza potente che ci permette di superare le avversità e di creare nuove possibilità.
Come racconta Great Books Explained, il nonsense è un elemento chiave de Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Il nonsense sovverte le regole del linguaggio e della logica, creando un mondo paradossale in cui le parole assumono nuovi significati. Il Cappellaio Matto e il Gatto del Cheshire sono esempi di personaggi che usano il linguaggio in un modo creativo e inaspettato che sfida la razionalità, portandoci a riflettere sulla natura stessa del suo uso.
Nel Paese delle Meraviglie il tempo e lo spazio sono flessibili e malleabili. Alice si ritrova a crescere e rimpicciolirsi a suo piacimento e il Bianconiglio è ossessionato dal tempo che scorre troppo velocemente.
Come il tempo e lo spazio anche la logica viene sovvertita e il nonsense diventa per assurdo la regola.

Il viaggio onirico di Lewis Carrol è un interrogativo sui concetti filosofici che affrontano l'identità personale, l'autenticità e l'apparenza del mondo materiale, che mette in discussione le nostre certezze e invita i lettori a esplorare nuove prospettive.

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Un'artista della conservazione dei libri

Multimedia   31.01.24  

Wired entra nel laboratorio di Sophia Bogle, scrittrice, educatrice e restauratrice di libri, per illustrare il processo rigoroso di decostruzione, rivitalizzazione e ricomposizione che sta alla base della sua specialità di conservazione di libri antichi e preziosi.

Negli ultimi 30 anni, Bogle ha restaurato migliaia di libri. Riferendosi ad alcune fasi della ricostruzione come a una vera e propria chirurgia del libro, sottolinea la precisione e la pazienza che servono per padroneggiare l'arte della conservazione.
Dall'attenta rimozione e pulizia delle pagine individuali al ritaglio di strappi e alla riparazione anche delle più piccole lacerazioni. Come sottolinea Bogle, c'è una storia nel libro, c'è la storia di chi ha posseduto il libro e infine c'è la storia del restauro del libro.

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Le colonne sonore perfette di John Williams

Multimedia   24.01.24  

Star Wars: Episodio I è un film che divide, ma tutti sono concordi nell'affermare che la colonna sonora di John Williams rappresenta uno dei migliori lavori del celebre compositore.
CinemaStix si sofferma su Duel of the Fates, l'epico pezzo corale che fa da sfondo al duello tra Darth Maul, Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi, per parlare far comprendere la maestria di Williams. Questo brano cattura immediatamente l'attenzione dell'ascoltatore: è potente, drammatico e coinvolgente. Ciò che lo rende davvero straordinario è l'uso magistrale del coro, che aggiunge una dimensione epica e maestosa alla musica. Le voci si intrecciano con gli strumenti orchestrali in un crescendo di emozioni che accompagna perfettamente lo scontro rappresentato sullo schermo.

Nella sua composizione, Williams ha preso ispirazione da diverse fonti, tra cui la poesia gallese, i canti liturgici e persino il testo di una traduzione latina della Bibbia. Questo mix di influenze culturali conferisce al brano un'atmosfera mistica e solenne, perfettamente in linea con l'ambientazione fantastica di Star Wars.
Inoltre, la scelta di utilizzare il coro come elemento centrale del brano è stata audace e innovativa. Il coro, con il suo potere evocativo e la sua capacità di trasmettere forza ed emozione, contribuisce a rendere Duel of the Fates unico nel suo genere. La combinazione di voci e strumenti crea un'armonia straordinaria, che si intensifica man mano che la musica si sviluppa.

L'uso sapiente degli archi, degli ottoni e delle percussioni crea tensione e drammaticità. La partitura di John Williams dà vita all'azione e alle emozioni del film, trasportando lo spettatore in un viaggio epico e avvincente e la ripetizione rende l'esperienza musicale indimenticabile per lo spettatore. Un punto fermo che Williams non dimentica mai di ripetere in ogni sua opera.

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