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Gli obiettivi di Putin alla base dell'invasione dell'Ucraina

Res publica   25.02.22  

Politico ha chiesto a una serie di esperti, politici, studiosi e diplomatici che conoscono o hanno avuto a che fare con Putin, quali potrebbero essere gli obiettivi e gli scenari, a medio e lungo termine, alla luce dell'invasione russa dell'Ucraina.

Kathryn Stoner è direttrice e ricercatrice presso il Center on Democracy, Development, and the Rule of Law della Stanford University [...]
[...] Secondo Putin, l'esempio di un'Ucraina libera e indipendente al confine con la Russia è un modello troppo allettante per il suo stesso popolo che alla fine potrebbe chiedere qualcosa di simile anche in patrie, e ciò significherebbe la sua cacciata. Quindi, per lui, l'indipendenza e la democrazia ucraine sono una minaccia esistenziale alla sua autocrazia personalistica. L'obiettivo del Cremlino, oltre a garantire la sopravvivenza del regime di Putin, è quello di creare un mondo multipolare in cui la Russia autocratica e la nascente Cina sfidano l'egemonia liberale occidentale; l'obiettivo non è altro che l'instaurazione di un nuovo ordine globale in cui il potere e la sovranità statale siano vincenti, e le libertà individuali e i diritti umani siano perdenti.

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L'Unione Europea ai Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022

Res publica   20.02.22  
Bandiera olimpica dell'Unione Europea
Bandiera olimpica dell'Unione Europea

Ecco come sarebbe andata se l'Unione Europea avesse partecipato con una squadra unificata ai Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022.
Le medaglie d'oro vinte raggiungono un nuovo massimo storico, 10 in più rispetto all'edizione di PyeongChang 2018 e il totale medaglie supera il record ottenuto a Sochi 2014.

Pechino 2022 Medaglia d'oro Medaglia d'argento Medaglia di bronzo Tot.
Bandiera dell'Unione Europea Unione Europea 50 47 42 139
Bandiera della Norvegia Norvegia 16 8 13 37
Bandiera della Cina Cina* 9 4 2 15
Bandiera degli Stati Uniti d'America Stati Uniti d'America 8 10 7 25
Bandiera della Svizzera Svizzera 7 2 5 14

Com'è andata l'Europa da Albertville 1992 a Vancouver 2010, a Sochi 2014 e a PyeongChang 2018.

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Un presidente spaziale

Res publica   30.01.22  

Quella volta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in compagnia del capitano Samantha Cristoforetti, a colloquio con l'astronauta dell'ESA Luca Parmitano, al tempo comandante della Stazione Spaziale Internazionale, durante l'Expedition 61.

Qui il presidente Mattarella assieme all'ex presidente dell'ASI, Roberto Battiston, in videoconferenza con l'astronauta dell'ESA Paolo Nespoli nel corso della sua permanenza a bordo della ISS per la #VITAmission.

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La Regata delle Antiche Repubbliche Marinare

Res publica   19.12.21  

O per meglio dire il Palio delle Antiche Repubbliche Marinare è una tra le regate remiere storiche più famose e coinvolgenti al mondo, nata dalla lungimiranza del cavaliere pisano Mirro Chiaverini sul finire degli anni '40 per riportare in auge il ricordo delle quattro più potenti Repubbliche Marinare, eternamente in sfida tra di esse.

La regata di quest'anno, particolarmente combattuta, vede il ritorno in acqua dei quattro equipaggi, i bianchi genovesi col Drago alato, gli azzurri amalfitani col Cavallo alato, i verdi veneziani col Leone alato e i rossi pisani con l'Aquila, nella perfetta cornice del canale di calma di Prà a Genova dopo lo stop dello scorso anno in seguito alla pandemia di COVID-19.

Lo scafo originale detto "Galeone" fu disegnato e costruito nel 1956 dai maestri d'ascia dei canteri della Cooperativa Gondolieri di Venezia e fu scelto tra i molti proposti dai Comitati Cittadini proprio perché più attinente alle rievocazioni storiche e sulla linea della antiche "Galere" o "Feluche di Rappresentanza"; dello scafo furono fissati i pesi e le misure con le loro tolleranze. Le barche costarono 3.566.000 lire ed i remi 8.000 lire l'uno.

Sul galeone trovano posto 8 vogatori più un timoniere, per una impostazione di voga detta "a sedile fisso". Lo scafo è infatti diviso in otto settori dove trovano posto gli atleti che hanno a loro disposizione una panca su cui sedere, una pedaliera dove bloccare ben stretti i piedi e un asse su cui ruotano gli scalmi, fulcro della leva del remo; niente a che vedere insomma con le linee filanti delle veloci e leggere imbarcazioni del moderno canottaggio olimpico.

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Cosa mangiare in Antartide

Res publica   23.11.21  

Il tour gastronomico della PBS alla Stazione McMurdo, in Antartide.

In genere, un essere umano adulto consuma circa tra le 1.600 e le 3.000 calorie al giorno. Ma nei climi più freddi, le persone hanno bisogno di mangiare di più: mantenere i nostri corpi a sangue caldo al caldo richiede molta energia. Fa così freddo in Antartide che una persona media ha bisogno di consumare dalle 3.200 alle 5.000 calorie al giorno.

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Perché gli alfabeti presentano lettere maiuscole e minuscole

Res publica   19.11.21  

In origine gli alfabeti erano scritti interamente in lettere maiuscole, spaziate tra limiti superiori e inferiori ben definiti. Se scritte velocemente, queste lettere tendevano a trasformarsi in forme più rotonde e molto più semplici. Attraverso questa scrittura nacquero le prime lettere minuscole, che non restavano più legate ai limiti delle righe.
Ancora sino al 1300 circa le lingue europee, ad eccezione del greco antico e del latino, non facevano una distinzione di ortografia tra le due varianti, ma si trattava principalmente di scelte stilistiche: un manoscritto poteva usare uno stile o l'altro, ma questi non venivano mischiati.

I termini maiuscolo e minuscolo hanno avuto origine dai cassetti per letterre delle macchine da stampa. Le minuscole venivano conservate in un cassetto più vicino alla stampante poiché venivano usate più frequentemente. Le lettere maiuscole erano conservate invece in una custodia sopra la postazione di lavoro principale.

Harrison Holt di The Generalist Papers, in questo breve essay ripercorre la storia dell'uso e dell'evoluzione delle lettere maiuscole e minuscole.

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La scrittura perduta di Rapa Nui

Res publica   05.11.21  
Tavoletta G con glifi rongorongo
Tavoletta G con glifi rongorongo

Quando il missionario Eugène Eyraud scoprì dei curiosi glifi incisi su tavolette di legno nel 1864 sull'Isola di Pasqua, quando ormai non era rimasto più nessuno a Rapa Nui in grado di leggere quella scrittura, che si era sviluppata nel più completo isolamento culturale dal resto del mondo.

In ogni rifugio si trovano tavole di legno o bastoni coperti da diversi tipi di caratteri geroglifici: sono raffigurazioni di animali sconosciuti nell'isola, che i nativi disegnano con pietre taglienti. Ogni figura ha il proprio nome; ma la scarsa attenzione che rivolgono per queste tavole mi porta a pensare che questi caratteri, i resti di qualche scrittura primitiva, ora sono per loro una pratica abituale, che mantengono senza conoscerne il significato.

Il rongorongo rimane una tra le più indecifrabili e affascinanti proto-scritture estinte. Utilizzato principalmente dall'élite del popolo di Rapa Nui, discendente dei polinesiani, il rongorongo è composto da circa 600 glifi diversi.
Tutto quello che rimane del rongorongo sono appena 23 frammenti incisi con pietre appuntite sul legno, spesso a malapena decifrabili.

The Journal of Island and Coastal Archaeology pesenta un recente studio su quella che è conosciuta come la tavoletta di Berlino, il documento rongorongo più lungo mai scoperto con i suoi 387 glifi leggibili, ma che potrebbe aver contenuto fino a 5.000 simboli prima che il legno si deteriorasse.

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