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I post con tag "Biologia" archivio

Nati per credere, le neuroscienze e la spiritualità

Res publica   25.08.25  

Perché la religione ha sempre occupato un posto centrale nella vita umana? Questa domanda è al centro delle riflessioni del sociologo Reza Aslan, della psicologa Lisa Miller e dell'ex pastore Rob Bell. Insieme, esplorano gli istinti spirituali innati che ci spingono a cercare un significato più profondo nella nostra esistenza.
Attraverso le neuroscienze viene analizzato il concetto di fede e discusso di come il nostro cervello possa essere predisposto a cercare connessioni e risposte a interrogativi esistenziali. La religione supera infatti il solo insieme di credenze generando un fenomeno complesso che può influenzare la resilienza individuale e il benessere mentale.

La ricerca metafisica è un impulso universale che attraversa culture e tempi, dimostrandosi un tratto intrinseco della comunità umana.
Il continuo dialogo tra fede e scienza è fondamentale per comprendere la nostra umanità.

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I canidi una storia di diversità

Geek   27.07.25  

Quanti canidi selvatici riesci a nominare? Ci sono i lupi, le volpi, i coyote e molti altri cani selvatici in Africa. I dinghi, per esempio, sono discendenti di cani domestici che sono tornati a vivere in libertà. È interessante notare, però, che le iene non sono cani, ma sono più vicine ai gatti, nonostante il loro aspetto.
I cani domestici, al contrario, presentano una vasta gamma di dimensioni, forme e temperamenti, ma appartengono tutti a un'unica specie: Canis familiaris. Questi animali sono razze create dall'uomo, derivate dal lupo grigio, e recentemente è stata sviluppata anche una razza a partire da volpi selvatiche.

MinuteEarth ci offre una panoramica sui diversi tipi di canidi, iniziando con esempi di canidi estinti, passando per i cani selvatici e concludendo con le razze di cani domestici e meticci.
La diversità tra canidi ci invita a riflettere sull'importanza di questi animali nel nostro ecosistema e nelle nostre vite. I cani domestici, con le loro varie razze accompagnano l'uomo da millenni e sono testimoni della nostra evoluzione e delle nostre interazioni con la natura.

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Come i bambini imparano a parlare

Geek   30.06.25  

Il linguista Rob Watts ha esplorato il sorprendente processo attraverso il quale i neonati apprendono come si parla, analizzando le interazioni con i loro genitori.
Watts sottolinea la sorprendente somiglianza della parola madre in molte lingue e dimostra quanto questa teoria sia universale. Queste somiglianze suggeriscono che il legame tra madre e bambino è profondamente radicato nella nostra cultura linguistica.

I neonati sono in grado di distinguere i suoni di quasi tutte le lingue umane, rendendoli dei veri e propri poliglotti in erba. Questa abilità innata non solo evidenzia la straordinaria plasticità del cervello umano, ma anche l'importanza dell'interazione sociale nel processo di apprendimento.
Promuovere un ambiente ricco di suoni e parole fin dalla nascita favorisce lo sviluppo linguistico e offre ai bambini l'opportunità di esplorare e apprezzare la diversità linguistica fin dai primi passi della loro vita.

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Gli occhi del regno animale

Geek   11.04.25  

La varietà delle strutture oculari nel regno animale è straordinaria: si va da semplici cellule fotoricettive dei vermi piatti marini agli occhi a foro stenopeico nei nautilus e agli occhi composti da migliaia di piccole lenti degli insetti. Alcune specie, come la medusa cuboide, hanno occhi senza avere un cervello, mentre i gamberi mantide possiedono 12 tipi di fotorecettori prediligendo elaborare i colori per un riconoscimento rapido piuttosto che una risoluzione più alta e un'attenzione ai dettagli.

In un viaggio di 37 minuti, il professor Lars Schmitz su Wired analizza la diversità degli occhi attraverso un diagramma, partendo dai cnidari come le meduse e proseguendo con i protostomi, che includono cefalopodi, insetti e ragni, per arrivare ai deuterostomi come gli echinodermi. La presentazione continua con i cordati, passando dai pesci agli anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, fino a giungere ai primati e agli esseri umani.
Schmitz ci invita a riflettere su come sarebbe vedere il mondo attraverso questi occhi altamente specializzati, in grado di percepire lunghezze d'onda della luce che noi non possiamo vedere, come nel caso di molti uccelli e rettili che vedono nella gamma dell'ultravioletto.

Molte creature hanno capacità visive straordinarie: le aquile hanno il doppio della nostra acutezza visiva, le libellule percepiscono i movimenti a velocità molto superiori alla nostra, e gli animali notturni come i gufi possiedono una vista notturna eccezionale.
Un aspetto sorprendente è che l'evoluzione da una semplice cellula fotoricettiva a un occhio complesso potrebbe richiedere solo un milione di anni, un arco di tempo brevissimo se considerato in termini evolutivi.

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Il cervello umano e la difficoltà nell'elaborare i grandi numeri

Geek   06.04.25  

Ellenoor Shameli, di BBC Global ha intervistato Elizabeth Toomarian, direttrice del Stanford-Synapse Brainwave Learning Center a Menlo Park in California, per esplorare il motivo per cui il cervello umano fatica a elaborare numeri molto grandi.
Toomarian ha spiegato che le reti neurali del nostro cervello non sono predisposte per gestire quantità enormi di dati. Questo spiega perché, secondo uno studio del 2013, le persone trovano più difficile comprendere numeri elevati. La nostra mente tende a ragionare in termini di piccole porzioni di informazioni, e quando ci troviamo di fronte a numeri troppo grandi, rischiamo di sentirci sopraffatti.

Per affrontare questa difficoltà, Toomarian suggerisce diverse tecniche che possono aiutare a ridurre le informazioni complesse in pezzi più gestibili. Tra queste, l'uso di rappresentazioni visive, come grafici e diagrammi. Inoltre, suddividere i numeri in categorie o utilizzare analogie può rendere più accessibili concetti altrimenti astratti.

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Il ruolo del cervello nella percezione

Geek   25.03.25  

La percezione è il modo in cui sperimentiamo il mondo che ci circonda ed è costituita sia dai segnali di input che recepiamo con la vista, l'udito e gli altri organi sensoriali sia attraverso il risultato dell'interpretazione che il nostro cervello fa di questi segnali.
L'esempio più classico è quello della vista; sappiamo che la luce che entra nei nostri occhi dovrebbe mostrarci un'immagine capovolta, ma il nostro cervello corregge queste informazioni per farle corrispondere alla realtà che dobbiamo percepire.

Kurzgesagt approfondisce il ruolo del cervello nella percezione, analizzando le incredibili funzioni che il nostro cervello svolge per trasformare segnali complessi in informazioni utili, evitando di farci sentire sopraffatti dalle sensazioni. Il cervello utilizza i segnali attuali per prevedere il futuro, operando così rapidamente che spesso non ci rendiamo nemmeno conto di cosa stiamo facendo. La capacità di elaborare queste informazioni avviene a una scala di microsecondi, e ci fa riflettere su quanto tempo e potenza cerebrale ci rimangano per pensare in modo consapevole e prendere decisioni.

È affascinante scoprire come la nostra mente riesca a semplificare e organizzare un volume così enorme di informazioni. La prossima volta che ti trovi a riflettere su una decisione o a osservare il tuo ambiente, ricorda il lavoro straordinario che il tuo cervello sta svolgendo per rendere possibile tutto questo.

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Allergie e igiene un retaggio del passato

Geek   05.01.25  

Kurzgesagt esplora la storia dell'umanità e le origini delle moderne allergie. Un aspetto sorprendente emerso da questa analisi riguarda il rapporto tra igiene e salute.
In passato gli esseri umani vivevano a stretto contatto con i parassiti, un'esperienza quotidiana che ha forgiato il nostro sistema immunitario. Le allergie, infatti, non sono semplici reazioni eccessive dell'organismo, ma potrebbero rappresentare un retaggio evolutivo emerso da un'epoca in cui i parassiti invadevano i corpi dei nostri antenati.
Quando l'igiene è migliorata i parassiti non sono più stati un problema per il nostro organismo, ma le risposte fisiologiche del nostro sistema immunitario sono rimaste inalterate. Questo significa che qualsiasi sostanza che possa essere percepita come parassitaria verrà attaccata da un sistema immunitario ben armato e pronto alla difesa.

Ora ci troviamo ad affrontare un problema interessante: un sistema immunitario, che opera senza un nemico principale, ha perso il suo punto di equilibrio. Il nostro sistema immunitario continua a funzionare come se i parassiti stessero ancora minacciando il nostro organismo e questo provoca una reazione eccessiva nei confronti degli allergeni comuni.
Una riflessione sull'impatto diretto sulla nostra salute causato dall'evoluzione biologica e dalle nostre pratiche di igiene.

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La straordinaria complessità del mimetismo in natura

Geek   05.11.24  

Quando pensiamo al mimetismo degli animali, ci viene in mente l'idea che l'aspetto dell'animale si confonda con lo sfondo circostante. Ma c'è molto di più dietro questo concetto. Gli effetti del mimetismo funzionano come una combinazione tra l'aspetto di un animale e il modo in cui viene percepito dalla preda che sta cacciando o dal predatore da cui si sta nascondendo.
Possiamo chiederci come una tigre possa essere mimetica. Ai nostri occhi il suo manto risalta nella boscaglia come un faro, ma se la preda del felino non percepisce i colori come noi allora cambia tutto.

Be Smart indaga su come la scienza della percezione stia scoprendo molti metodi diversi che usiamo per ordinare e interpretare i segnali che arrivano ai nostri occhi e al nostro cervello, studiando i modi in cui possiamo essere ingannati da quei segnali.
La percezione è un processo sorprendentemente complesso che utilizziamo straordinariamente bene senza comprenderlo appieno. Gli animali ci pensano ancora meno, ma la utilizzano per sopravvivere. Questa è la via della selezione naturale: tutto ciò che funziona, sia nella percezione che nell'aspetto, diventerà più comune per quelle creature che sopravvivono abbastanza a lungo da trasmettere i loro geni.

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Le strutture vestigiali presenti nel corpo umano

Geek   30.10.24  

Il dottor Jeffrey Laitman, anatomista e antropologo fisico, ha parlato con Wired di ogni struttura vestigiale presente nel corpo umano, del perché sia diventata inutile, da dove provenga e del motivo per cui la conserviamo ancora.

Dai denti del giudizio e il nostro coccige simile a quello delle scimmie fino ai muscoli plantari resi meno importanti dai nostri piedi ad arco.
Queste parti inutili del corpo includono tra gli altri i capezzoli maschili, i peli folletto del corpo, l'appendice, i muscoli erettori del pelo, i tubercoli di Darwin, l'organo vomeronasale, il muscolo palmare lungo e la plica semilunare della congiuntiva dell'angolo interno dell'occhio.

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Il colore dei nostri occhi non è immutabile

Geek   23.10.24  

Mentre il colore dei capelli e il colore della pelle con l'abbronzatura possono essere modificati con facilità, la tonalità degli occhi sembra essere fissata nella pietra. Tuttavia esistono eccezioni intriganti che mettono in discussione questa convinzione radicata.

SciShow racconta come diverse condizioni mediche rare possono influenzare il colore degli occhi in modi imprevedibili. Alcune malattie possono portare a cambiamenti drastici nel pigiamento dell'iride.
Oltre alle condizioni mediche, persino momenti di intenso stress o euforia possono far sì che la pupilla si dilati o si contragga, alterando momentaneamente l'aspetto cromatico dell'iride. Questi fenomeni, seppur transitori, dimostrano quanto sia versatile e reattivo il nostro sistema visivo.
In un'ottica più estrema, alcune persone hanno scelto di sottoporsi a interventi chirurgici per modificare permanentemente il colore dei loro occhi. Attraverso l'impianto di iridi artificiali, è possibile trasformare radicalmente l'aspetto visivo degli occhi, sfidando le convenzioni e le limitazioni imposte dalla natura.

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