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I post con tag "Donne" archivio

Sillogismo materno

Res publica   09.05.11  

Gli auguri del PD per la Festa della Mamma sono uno di quei classici esempi di come la mancanza di una buona comunicazione produce effetti deleteri nel rapporto tra elettori e partito.

Auguri a tutte le mamme e le donne.
Ogni donna è anche mamma: accudire, aiutare, ascoltare, coccolare, comprendere, incoraggiare, difendere, nutrire, sono tutti verbi che in genere si coniugano di più al femminile.

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Se non ora quando?

Res publica   13.02.11  

Piazza del Popolo a Roma gremita per la manifestazione in difesa della dignità delle donne

Serve una manifestazione, imponente e colorata, in mille piazze in Italia e all'estero per ricordare a questo nostro grande paese che le donne hanno pari dignità.
Una dignità svilita da atti amorali di chi poi impunemente si erge a paladino della famiglia e dei temi etici.

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Fufunista

Res publica   04.07.10  

Dicono che sarà la parola dell'estate. Anche se in Francia, grazie a Elle, spopola già dagli inizi dell'anno.

Quella che un tempo era la tanto vituperata depilazione alla brasiliana, oggi è diventato un movimento. Libertario e femminista.
Viva le fufuniste.

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Il partito del oh no!

Res publica   04.05.10  

La difesa del senatore della Florida Mike Bennett, beccato giovedì ad aprire immagini sconvenienti durante il dibattito sulla proposta di legge sul controverso tema degli aborti, si riduce a puntare il dito contro la mail di spam.

Il senatore Bennett ha poi votato contro.
La sacralità della donna innanzi a tutti.

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Fessi mascherati da intellettuali

Res publica   04.04.10  

Le donne sono una razza nemica. [...] Mascherate da "sesso debole" sono quello forte. Attrezzate per partorire sono molto più robuste dell’uomo e vivono sette anni di più, anche se vanno in pensione prima. Hanno la lingua biforcuta. L'uomo è diretto, la donna trasversale. L'uomo è lineare, la donna serpentina. Per l’uomo la linea più breve per congiungere due punti è la retta, per la donna l'arabesco. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. Al suo confronto il maschio è un bambino elementare che, a parità di condizioni, lei si fa su come vuole. E se, nonostante tutto, si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d'inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni. Sul sesso hanno fondato il loro potere mettendoci dalla parte della domanda, anche se la cosa, a ben vedere, interessa e piace molto più a lei che a lui.

[...] La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente "liberate" sono diventate davvero insopportabili. Sono micragnose, burocratiche, causidiche su ogni loro preteso diritto. Han perso, per qualche carrieruccia da segretaria, ogni femminilità, ogni dolcezza, ogni istinto materno nei confronti del marito o compagno che sia, e spesso anche dei figli quando si degnano ancora di farli. Stan lì a "chiagne" ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono piene zeppe di privilegi [...].

Non fan che provocare, sculando in bikini, in tanga, in mini, ma se in ufficio le fai un'innocente carezza sui capelli è già molestia sessuale, se dopo che ti ha dato il suo cellulare la chiami due volte è già stalking, se in strada, vedendola passare con aria imperiale, le fai un fischio, cosa di cui dovrebbero essere solo contente e che rimpiangeranno quando non accadrà più siamo già ai limiti dello stupro. Basta. Meglio soddisfarsi da soli dietro una siepe.

Massimo Fini su L'Antefatto.

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