Un'altra marcia indietro della maggioranza sulla decisione di cancellare le province più piccole.
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Si torna a parlare di abrogazione delle province. Forse
Passa alla Camera un emendamento per tagliare le province con meno di 200mila abitanti e il cui territorio sia per oltre il 50% montano.
Questo permetterebbe di cancellare le province di Vercelli, Isernia, Fermo e Vibo Valentia.
L'emendamento potrebbe mettere a rischio anche Biella, Verbano-Cusio-Ossola e Crotone che rientrerebbero per il criterio sul numero di popolazione, ma non per quello orografico.
Aboliamo le province, anzi no
Tremonti e il Governo fanno marcia indietro sull'abolizione delle 10 province sotto i 220.000 abitanti.
E il pensiero corre a Guzzanti e al suo "Tremonti" ancora così attuale.
Come essere in un videogioco
Ammesso e non concesso che le province in bilico a fine mandato vengano davvero abolite - si plaude alla lungimiranza sarda con i suoi dodici capoluoghi, fortunatamente tutti salvi - mi sarei spinto oltre rivedendo anche l'intero assetto regionale.
Per dire potremmo dismettere il Molise, chi se ne accorgerebbe?
Bamboccioni a casa loro
Epiteto brutale? Forse, ma calzante.
E di certo non infelice.
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Un'altra norma incostituzionale
La norma prevista dalla Finanziaria 2003 e 2004 che impone alle Regioni e agli Enti Locali un blocco al 50% del turnover nelle assunzioni del personale, anche nel settore sanitario (ad esclusione degli infermieri) è stata ritenuta incostituzionale dalla Consulta accogliendo solo in parte alcuni ricorsi presentati dalle Regioni Marche, Toscana, Campania, Umbria, Emilia Romagna e Veneto.
La Corte Costituzionale ha infatti respinto, motivandoli con il principio di coordinamento dello Stato in tema di finanza pubblica, altri rilevi su norme che intervenivano in modo più generico. In pratica viene cancellato il blocco parziale del turn over "imposto" alle Regioni negli ultimi due anni. E questo perchè il testo proposto dal Governo e approvato dal Parlamento fissa in modo troppo preciso norme che invece vanno concordate con le Regioni e gli Enti Locali nell'ambito della loro autonomia.
Su questo punto, ma anche su altri articoli, si erano concentrati i 12 ricorsi presentati da nove diverse Regioni, basandosi sulle nuove norme introdotte con la riforma costituzionale del titolo V.
Si vuol fare il federalismo, ma poi non lo si sa applicare.
Maroni: manca la copertura per la previdenza complementare del 2005
Il ministro del Welfare Roberto Maroni:
"Il ministero dell'economia ci ha fatto sapere che nel maxiemendamento non c'è copertura per la previdenza complementare del 2005.
Nonostante le reiterate assicurazioni fatte fino all'altro ieri.
Penso che sia incomprensibile e ne prendo atto.
Ma tutto ciò mi convince che questa finanziaria è sempre peggio".
Maroni ha poi sottolineato:
"Anche le oltre due ore di incontro che ho avuto ieri con l'Abi su questo tema, sono diventate inutili.
Sulla mancata copertura le ragioni sono incomprensibili".