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I post con tag "Galassia" archivio

La reale dimensione della Via Lattea

Geek   31.07.23  

Epic Spaceman ha prodotto un video per spiegare la reale scala della Via Lattea.
La nostra galassia viene quindi rapportata a luoghi, oggetti ed elementi a noi comuni per comprenderne meglio la sua dimensione.

L'immensità della nostra casa galattica può essere a volte opprimente e farci sentire piccoli e insignificanti. In tutta onestà in un certo senso lo siamo, ma l'umanità è altrettanto speciale.
Gli esseri umani sono una forma di vita incredibilmente complessa. Siamo la prima specie senziente che conosciamo con una curiosità e una capacità di trovare la verità e apprezzare la meraviglia e questo ci rende importanti.
Per citare le parole dell'indimenticato astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan: "siamo il modo che l'universo ha trovato per conoscere se stesso".

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Un panorama della galassia di Andromeda

Geek   22.08.22  
Particolare della galassia di Andromeda
Particolare della galassia di Andromeda

La NASA ha condiviso la più grande immagine composita di una porzione della galassia di Andromeda.
Conosciuta anche come M31 o NGC 224, si trova a circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra. La più grande del Gruppo Locale che comprende oltre 80 galassie tra cui la nostra Via Lattea.

La galassia di Andromeda e il dettaglio del panorama
La galassia di Andromeda e il dettaglio del panorama

L'immagine, ripresa dal telescopio spaziale Hubble, mostra più di 100 milioni di stelle e ha richiesto 7.398 esposizioni acquisite su 411 singoli puntamenti.
Il panorama è il prodotto del programma Panchromatic Hubble Andromeda Treasury (PHAT). Le immagini sono state ottenute osservando la galassia in lunghezze d'onda del vicino ultravioletto, del visibile e del vicino infrarosso utilizzando la Advanced Camera for Surveys e la Wide Field Camera 3 a bordo di Hubble. Questo particolare mostra un sezione della galassia lungo 48.000 anni luce nel suo colore naturale della luce visibile, come fotografato con la Advanced Camera for Surveys di Hubble con filtri rosso e blu.

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Gli sbalorditivi dettagli della Via Lattea catturati in 12 anni di fotografie

Wow   18.03.21  
La Via Lattea fotografata da J-P Metsavainio
La Via Lattea fotografata da J-P Metsavainio

Era il 2009 quando il fotografo J-P Metsavainio iniziò il progetto di fotografare una larga porzione della nostra galassia ad alta risoluzione.
Dodici anni e 1.250 ore di esposizione dopo, il risultato ottenuto è un'immagine di 1,7 gigapixel che copre splendidi dettagli della Via Lattea e comprende quasi 20 milioni di stelle visibili tra le costellazioni del Toro e del Cigno.

La Via Lattea fotografata da J-P Metsavainio
La Via Lattea fotografata da J-P Metsavainio
Un dettaglio della nebulosa Tulipano fotografata da J-P Metsavainio
Un dettaglio della nebulosa Tulipano fotografata da J-P Metsavainio

Come artista visivo, la composizione dell'immagine significa molto. Negli anni ho fotografato centinaia di bersagli individuali dalla Via Lattea. Ogni immagine scattata è un'opera d'arte indipendente. Allo stesso tempo, ho sempre tenuto a mente le esigenze della grande composizione finale.

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Una galassia fossile all'interno della Via Lattea

Geek   24.11.20  
La galassia fossile all'interno della Via Lattea
La galassia fossile all'interno della Via Lattea

I ricercatori della Liverpool John Moores University hanno scoperto una galassia fossile all'interno della Via Lattea.
Questa galassia, che è stata chiamata Heracles, è entrata in collisione ed è stata successivamente assorbita dalla Via Lattea circa 10 miliardi di anni fa.

Heracles è stata scoperta utilizzando i dati della radiazione infrarossa raccolti da APOGEE (Apache Point Observatory Galactic Evolution Experiment, ndr), che ha registrato da oltre 500.000 stelle nella nostra galassia. Secondo il team della LJMU, è stato necessario cercare nella banda infrarossa dello spettro perché il centro della Via Lattea contiene una grande quantità di polvere che oscura la luce visibile. Osservando la composizione chimica e le velocità delle stelle, gli scienziati sono stati in grado di separare le stelle native da quelle che costituivano Heracles quando le due galassie si sono scontrate.

In un futuro molto distante, e non prima di 3,75 miliardi di anni, anche la Via Lattea e la galassia di Andromeda potrebbero trasformarsi in fossili galattici in seguito alla loro ipotetica collisione e riconfigurazione all'interno di una nuova super galassia ribattezzata Lattomeda o Latdromeda.

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La ricerca del primo pianeta extragalattico

Geek   01.10.20  
La galassia Vortice e NGC 5195
La galassia Vortice e NGC 5195

Rianalizzando vecchi dati raccolti dal telescopio spaziale Chandra, un team dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, guidato da Rosanne Di Stefano, afferma di aver rilevato la presenza del primo pianeta scoperto in un'altra galassia, aprendo la strada alla ricerca di corpi celesti extragalattici.
Il candidato, battezzato M51-ULS-1b, è stato identificato nella galassia Vortice a circa 23 milioni di anni luce dalla Terra. Risulta essere leggermente più piccolo di Saturno, fa parte di un sistema stellare binario e la sua orbita si trova a una distanza di forse dieci volte quella tra la Terra e il Sole.

Dalla prima scoperta del primo esopianeta nel 1992, gli astronomi ne hanno trovati migliaia di altri. Infatti, stimano che la Via Lattea sia la patria di 40 miliardi di mondi.

Quindi è facile immaginare che i pianeti debbano essere comuni in altre galassie, in particolare in quelle che sembrano simili alla nostra. Ma quando si tratta di individuare questi pianeti, c'è un problema.

Altre galassie sono così lontane e le stelle così ammassate in regioni di spazio così piccole, almeno dal punto di vista di osservatori sulla Terra, che è difficile identificare le singole galassie per non parlare della presenza di eventuali pianeti al loro interno.

Il team di astronomi è riuscito a scoprire M51-ULS-1b grazie alla particolarità del sistema stellare in cui si trova. Questo sistema binario è infatti costituito da una stella di neutroni (o forse da un buco nero) che attrae materia dalla stella compagna. Tale processo rilascia enormi quantità di energia, rendendo questo sistema una delle maggiori fonti di raggi X dell'intera galassia Vortice.
Dato che la fonte di questi raggi X è estremamente piccola, un pianeta gigante durante la sua rivoluzione può eclissarla completamente ed essere rilevato da strumenti come il telescopio orbitale Chandra.

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Il ruolo della Galassia del Sagittario nel processo di evoluzione della Via Lattea

Geek   10.06.20  

I ricercatori dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie hanno presentato uno studio, pubblicato su Nature Astronomy che svela il ruolo cruciale avuto dalla Galassia Nana Ellittica del Sagittario nel processo di accrescimento ed evoluzione della Via Lattea nel corso degli ultimi 7 miliardi di anni.
La ricerca, basata sui dati raccolti dalla sonda Gaia dell'ESA, che sta compilando un catalogo astrometrico di circa un miliardo di stelle fino alla magnitudine 20, indica come gli eventi di formazione stellare associati alle numeose interazioni tra la galassia del Sagittario e la nostra galassia potrebbero aver dato origine anche al Sole e al nostro sistema planetario.

La Galassia Nana Ellittica del Sagittario è una galassia satellite della nostra Via Lattea all'interno del Gruppo Locale, il gruppo di circa 70 galassie legate insieme gravitazionalmente i cui componenti maggiori sono la Via Lattea, la Galassia di Andromeda e la Galassia del Triangolo. La Galassia del Sagittario ha un diametro di circa 10.000 anni luce e si trova a 70.000 anni luce di distanza dalla Terra, in un'orbita polare rispetto alla Via Lattea.

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L'Oggetto di Hoag

Geek   28.01.20  
L'Oggetto di Hong fotografato dal telescopio spaziale Hubble
L'Oggetto di Hong fotografato dal telescopio spaziale Hubble

Scoperto da Arthur Allen Hoag nel 1950, l'Oggetto di Hoag è una curiosa galassia a forma di anello con un nucleo sferico al centro.

La galassia è lontana 600 milioni di anni luce dalla Terra, visibile nella costellazione del Serpente a 6 gradi a sud-ovest della stella Alpha Coronae Borealis.
L'Oggetto di Hoag ha un diametro di circa 39,9 kiloparsec ed è composto da un anello esterno formato principalmente di stelle calde e blu con un diametro di 24,8 kiloparsec che circonda un nucleo sferico di 5,3 kiloparsec di stelle di colore giallo. Lo spazio vuoto tra il nucleo e l'anello potrebbe contenere ulteriori ammassi aperti.

Questa galassia straordinaria presenta un'altra affascinante curiosità: all'interno dello spazio che separa il centro galattico dall'anello si può osservare un secondo Oggetto di Hoag ancora più distante. Questo effetto prospettico aggiunge un tocco di rarità a questo già rarissima galassia ad anello.

La formazione dell'Oggetto di Hoag non è ancora certa, le teorie più accreditate suggeriscono che la galassia abbia assunto questo aspetto in seguito a un evento di accrescimento dovuto a una collisione o all'assorbimento di una seconda galassia; un processo paragonabile a quello formativo delle galassie ad anello polare. Questo evento avrebbe avuto luogo tra i 2 e i 3 miliardi di anni di fa.

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La fusione tra la Via Lattea e la galassia Gaia-Encelado

Geek   29.07.19  

Un gruppo di astronomi dell'Università di Groningen e di quella dell'Université Grenoble Alpes hanno pubblicato uno studio su Nature sulla collisione, avvenuta circa dieci miliardi di anni fa, fra la nostra galassia e la più piccola Gaia-Enceladus, ora completamente inglobata dalla Via Lattea.
Questa fusione ha prodotto come risultato un ispessimento del disco galattico presente ancora oggi.

La scoperta si basa sull'analisi dei dati raccolti dalla missione Gaia dell'ESA volta a realizzare una precisa mappa tridimensionale delle stelle della regione galattica più vicina al nostro Sole. Gaia ha già rilevato la posizione di oltre 1,7 miliardi di stelle e stabilito velocità e orbita attorno al centro galattico di oltre 1,3 miliardi di astri.
Il nome della galassia inglobata dalla Via Lattea si ispira appunto al nome della sonda e alla mitologia greca; Encelado, figlio di Gaia e Urano, fu sepolto sotto l'Etna e secondo il mito è responsabile dei terremoti siciliani, in modo analogo le stelle della galassia Gaia-Encelado hanno scosso violentemente la Via Lattea trasformandone il suo spesso disco centrale.

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Come stimare la massa della Via Lattea

Geek   17.03.19  
La Via Lattea
La Via Lattea

Combinando i dati di del telescopio spaziale Hubble e del satellite Gaia dell'ESA, i ricercatori hanno migliorato la stima della massa della Via Lattea ora fissata a 1,5 trilioni di masse solari con un'estensione di circa 129.000 anni luce dal centro galattico.
Circa l'84% dell'intera massa è costituita da materia oscura. I 200 miliardi di stelle della galassia rappresentano il 4% del totale. Il restante 12% consiste in materiale non stellare come nebulose, pianeti, comete, asteroidi, ecc.
Secondo la stima il buco nero supermassiccio nel centro della Via Lattea rappresenta circa 4 milioni di masse solari.

Per misurare la massa della materia oscura, il team di astronomi e fisici guidato da Laura Watkins dell'European Southern Observatory ha rilevato le velocità e i movimenti degli ammassi globulari che orbitano attorno alla Via Lattea.

Quanto più massiccia è una galassia, tanto più velocemente i suoi ammassi globulari si muovono sotto la spinta della sua gravità. La maggior parte delle misurazioni precedenti ha rilevato la velocità con cui un gruppo si avvicina o si allontana dalla Terra, cioè la velocità lungo la nostra linea di vista. Tuttavia, siamo stati in grado di misurare anche il moto laterale degli ammassi da cui è stato possibile calcolare la velocità totale e di conseguenza la massa galattica.

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