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I post con tag "Letta" archivio

Nella testa di Renzi

Res publica   14.02.14  

La lucida analisi di Jacopo Iacoboni sulla genesi della staffetta Letta-Renzi e sui possibili scenari che ne deriveranno. Dieci cose da sapere per superare facili isterismi e quella fastidiosa sensazione di perdita dell'innocenza.

Non c'è bisogno di premesse per dire che Matteo Renzi si trova adesso in una condizione difficilissima, peraltro speculare a quella in cui si trova una buona parte del suo elettorato, reale o potenziale. Ma alla fine della tre giorni che lo sta portando a ricevere l'incarico di presidente del Consiglio da Giorgio Napolitano, è forse arrivato il momento di tracciare un bilancio di ciò che è successo, di come vada valutato, nell'ottica sua, e soprattutto dell'Italia. Dieci cose da sapere, sine ira ac studio.

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Gli italiani non hanno mai eletto un governo

Res publica   13.02.14  

Per farlo si dovrebbe cambiare la Costituzione più bella del mondo. Che andrebbe capita, dopo almeno averla letta.
Sareste disposti ad accettare una riforma costituzionale che trasformi il paese in una repubblica (semi) presidenziale? Io sì, anche domani. Prevedo barricate da chi invece grida di complotti e ribaltoni chimici.

La staffetta di Renzi, con tutte le sue incognite, piaccia o meno non è un vulnus per la nostra democrazia. Segnatevelo per la prossima.

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Di ambizione si può anche morire

Res publica   12.02.14  

L'avversario più insidioso per Matteo Renzi è sempre stato la sua irreprimibile ambizione. Quell'ambizione che oggi lo ammalia con la prospettiva di una staffetta che, con il superamento di Letta, gli permetta di sedere a Palazzo Chigi senza passare per un'investitura popolare raggiunta attraverso il consenso elettorale.
Un'avventura che presenta solo incognite e che rischia di minare quanto di buono fatto finora nel percorso verso le riforme a un passo dalla meta e capace di disorientare un elettorato favorevole al Partito Democratico a pochi mesi dall'appuntamento con le elezioni europee.
L'ennesimo governo di larghe intese sostenuto da un'improbabile maggioranza che andrebbe da NCD alla pattuglia in crisi di identità proveniente da SEL, passando per una manciata di grillini epurati. E con la Lega alla finestra.

Un'inconfessabile fiducia vorrebbe vederlo come il macchiavellico colpo di genio che rimetterà in moto il motore riformista. La storia politica del centro sinistra tuttavia ci ha sempre raccontato un finale diverso. Fino a oggi.
Matteo pensaci bene.

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Il decreto del fare

Res publica   15.06.13  

Tutte le misure per rilanciare l'economia approvate dal governo Letta e illustrate da Repubblica.

Giustizia. Per la giustizia civile "abbiamo pensato di dare vita a una terapia d'urto", dice il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri durante la conferenza stampa al termine del cdm. Ci sarà lo smaltimento di 1 milione e 200mila pratiche arretrate. Letta, poco prima, aveva parlato poco prima di una riduzione delle pendenze di un quarto, un milione e 150 mila: una riduzione significativa, che interviene sull'arretrato".

Pubblica amministrazione. [...] i cittadini italiani potranno pretendere un indennizzo se la pubblica amministrazione non rispetta i tempi, previsti per una procedura.

Impignorabilità della prima casa. [...] il Cdm ha dato via libera alla norma che stabilisce l'impignorabilità della casa se risulta che il proprietario possiede solo quell'immobile.

Rate Equitalia. E' stata approvata una norma che stabilisce che il debitore che ha rateizzato il suo debito con Equitalia potrà continuare a beneficiare della rateizzazione fino ad un massimo di 8 rate non pagate, anche se consecutive. Oggi invece la legge prevede che il beneficio della rateizzazione decada dopo due rate consecutive non onorate.

Fisco amico. "Il cittadino deve percepire lo Stato come amico, per questo abbiamo riequilibrato il rapporto tra cittadini e fisco".

Imprese. bonus per l'acquisto dei nuovi macchinari. Si conferma il bonus da 5 miliardi per favorire l'acquisto di nuovi macchinari da parte delle imprese. Si tratta di prestiti agevolati ad un tasso pari alla metà di quello di mercato, grazie a 5 miliardi della cassa depositi e prestiti messi a disposizione di quelle imprese che vogliono comprare nuovi macchinari, fino a 2 milioni di investimenti per ciascuna azienda. I finanziamenti verranno concessi entro il 2016.

Infrastrutture. Il decreto, spiega Letta, prevede lo sblocco di cantieri in tutto il Paese. Lavori per un totale di circa 3 miliardi di euro in piccole, medie e grandi opere, con una ricaduta a livello occupazione di almeno 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti).

Risparmi sulle bollette. "Sono state adottate misure che consentono di ridurre le bollette energetiche degli italiani di 550 milioni. Il risultato sarà ottenuto con l'utilizzo del biodisel e con la modifica del Cip6".

100 milioni per edilizia scolastica. [...] grazie anche all'intervento dell'Inail, abbiamo la possibilità d'accordo di cominciare con 100 milioni di euro per la manuetenzione degli edifici scolastici, un segnale importante anche per rassicurare le famiglie in vista dell'apertura dell'anno scolastico. [...] Si ampliano, inoltre, le facoltà di assumere delle università e degli enti di ricerca per l'anno 2014, elevando dal 20 a 50% il turn-over, ovvero il limite di spesa consentito a rispetto alle cessazioni dell'anno precedente. "Con questo provvedimento si libereranno posti per 1500 ordinari e 1500 nuovi ricercatori" di tipo B, aggiunge Carrozza.

Università. Scatta il finanziamento di borse di mobilità per studenti meritevoli e capaci che intendano iscriversi a corsi di laurea in regioni diverse da quelle di residenza.

Suolo. Via libera anche al disegno di legge in materia di contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato. Si definiscono, in particolare, i concetti di "superficie agricola", ossia tutti i terreni che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola, indipendentemente dal loro utilizzo, e di "consumo del suolo". Si individua il procedimento per determinare il limite di superficie consumabile; e si prevede l'istituzione di un Comitato interministeriale con compiti di controllo e monitoraggio del consumo di superficie agricola nazionale.

Agenda digitale. [...] il decreto riorganizza e rende più snella e operativa la governance. Si ridefiniscono i compiti della cabina di regia che, presieduta dal Presidente del Consiglio o da un suo delegato, presenterà al Parlamento un quadro complessivo delle norme vigenti, dei programmi avviati e del loro stato di avanzamento, nonché delle risorse disponibili che costituiscono nel loro insieme l'agenda digitale medesima. Saranno poi introdotti il domicilio digitale ed il fascicolo sanitario elettronico.

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Cosa c'è dopo Berlusconi

Res publica   08.07.11  

In una lunga intervista concessa a Repubblica il premier delinea la strada alla sua successione in vista delle elezioni del 2013.
Angelino Alfano premier e Gianni Letta al Colle, mentre per il Cavaliere si prospetterebbe la figura del padre nobile pronto a spendersi in campagna elettorale.

A bocce ferme potrebbe essere un terremoto. Destabilizzante soprattutto a sinistra.

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Geronzi e il tramonto del cesarismo

Res publica   07.04.11  

Il futuro del capitalismo italiano spiegato da Massimo Giannini analizzando il cambio di vertice alle Generali e i rapporti con la politica da Tremonti a Letta a Berlusconi.

Sul piano politico, la fine del "geronzismo" coincide con il declino del berlusconismo. E non poteva essere altrimenti, vista la perfetta omogeneità e complementarità dei due fenomeni. Se è esistito e resiste un "cesarismo" politico, questo è rappresentato da Berlusconi. Se è esistito e ora si estingue un "cesarismo" finanziario, questo è sempre stato rappresentato da Geronzi. L'uno aveva bisogno dell'altro, per radicarsi e perpetuarsi. E dunque, fatalmente, la caduta dell'uno indebolisce anche l'altro.

[...] Le dimissioni forzate di Geronzi sono un colpo mortale per quel sistema di potere, cattolico-apostolico-romano, che attraverso l'asse Geronzi-Letta ha blindato il Cavaliere. Facendolo finalmente entrare e poi rafforzandolo nel Salotto Buono del capitalismo italiano. Portandogli in dote un potere d'influenza, diretta o indiretta, sulle banche e le aziende strategiche rimaste nel Paese (da Mediobanca a Generali, da Ligresti a Pirelli, da Telecom a Rcs). Alimentandolo sotto il profilo lobbistico-mediatico (spesso con l'ausilio della "macchina del fango"), attraverso la rete collaudata della P4 di Luigi Bisignani e dei siti Internet più o meno "amici" (come Dagospia).

Tutto questo, oggi, viene spazzato via. Con il contributo decisivo di Giulio Tremonti, e questa è l'altra enorme novità politica: attraverso Geronzi, il ministro dell'Economia affonda la lama nel cuore del suo "carissimo nemico" Letta. Si crea così una rottura, proprio nell'ingranaggio vitale dell'apparato. Si produce una sconnessione, proprio dentro il circuito di potere che in questi anni ha garantito continuità al sistema. Dalla Cassa di risparmio alla Banca di Roma, dalla Banca di Roma a Capitalia, da Mediobanca alle Generali: nelle sue tante vite, Geronzi ha incarnato il "motore immobile", il punto di equilibrio. Quando c'era la Dc garantiva Andreotti. Quando è nata Forza Italia ha garantito Berlusconi. Sempre all'insegna della contiguità, e della continuità. Ora tutto questo non c'è più. E questo è già un enorme passo avanti, per il piccolo mondo antico del capitalismo italiano.

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