La ricorrenza giapponese dell'Hinamatsuri, conosciuta come la festa delle bambole o festa delle bambine, cade ogni anno il 3 marzo.
Per l'occasione si prepara una piattaforma a gradini, coperta da un tappeto rosso e arricchita con oggetti tradizionali, sulla quale vengono distribuite secondo un preciso ordine le bambole ornamentali che raffigurano l'imperatore, l'imperatrice, gli attendenti e i musicisti della corte imperiale del periodo Heian.
Durante questa festività è credenza che le bambine possano allontanare la sfortuna passandola alle bambole e che in cambio ricevano i doni della bellezza e della salute.
L'Hinamatsuri è lo sfondo sul quale ruota l'omicidio risolto in uno dei più celebri casi di Detective Conan; il manga di Gosho Aoyama capace di vendere in più di 20 anni oltre 140 milioni di tankōbon e di aver creato un universo di opere derivate e trasposizioni che vanno dalla serie animata ai videogiochi, per raggiungere il cinema.
Per capire la portata di questo fenomeno basti pensare che le sole pellicole tratte dal manga hanno raccolto incassi per oltre 330 milioni di euro e l'opera è ancora molto lontana dalla sua conclusione.
Le tavole finali di questo caso riprendono ancora il tema delle bambole hina, in questa occasione rappresentate da Conan, dalla banda dei Detective Boys e da Ai Haibara, la scienziata tornata bambina dal drammatico passato e dai segreti inconfessabili che ricalca così bene il personaggio di Irene Adler e il suo analogamente complicato rapporto sentimentale e di fiducia con uno Sherlock del terzo millennio, Conan Edogawa e il suo alter ego Shinichi Kudo.
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