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I post con tag "Mitologia" archivio

Breve storia dei licantropi

Wow   31.10.23  

Abbiamo racconti di esseri umani che si trasformano in lupi mannari che risalgono a 4.000 anni fa.
Originariamente, tutto era colpa di una donna, perché la semplice presenza di una donna può trasformare un uomo in una bestia. Nel corso del tempo, queste storie si sono arricchite di dettagli fantasiosi e la leggenda del licantropo si è associata al cannibalismo e alle scorrerie omicide come un modo per dare un senso ai crimini orribili, che siano stati commessi da un uomo o da un lupo vero e proprio.

Come viene raccontato da Craig Thomson a TED-Ed, nel corso del XX secolo il concetto di licantropo nella cultura popolare ha gradualmente aggiunto nuovi dettagli, ognuno dei quali può essere associato a qualche preoccupazione della vita reale nel suo periodo storico. Sappiamo tutto sui lupi mannari perché abbiamo visto i film, ma quando si scava più a fondo nella mitologia, i passi lungo il cammino ci rivelano cose sorprendenti sull'evoluzione della società in generale.

La presenza di storie di licantropi che risalgono a 4.000 anni fa ci ricorda che l'umanità da tempo si è interrogata sulle forze oscure e selvagge che risiedono dentro di noi. Col passare del tempo, la leggenda del lupo mannaro si è evoluta e questo può essere interpretato come un tentativo di comprendere e dare un senso a crimini terribili che sfidavano la comprensione razionale.
La figura del licantropo ha fornito un modo per conciliare l'irrazionale con il razionale, attribuendo tali atti a una forza soprannaturale e mostruosa.

Le storie dei licantropi ci offrono una finestra sulla psicologia umana, sulla nostra paura dell'oscurità interiore e sulle nostre lotte per comprendere e controllare le nostre pulsioni primitive.

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Le leggende sull'Uomo Nero in giro per il mondo

Wow   31.10.23  
L'Uomo Nero in giro per il mondo
L'Uomo Nero in giro per il mondo

TheToyZone ha raccolta in un'infografica le creature mostruose che vengono invocate per spaventare i bambini in tutto il mondo.
Dal Babau ai Krampus, dal Dybbuk al Diavolo del Jersey, dal Namahage al Kelpie. Queste figure spaventose si trovano in tutto il mondo, pronte a far rispettare la disciplina in un attimo. Fortunatamente, la semplice menzione del nome dell'Uomo Nero locale è sicuramente in grado di far obbedire un bambino disobbediente prima che venga portato via in un sacco o che venga divorato fisicamente o spiritualmente.

L'Uomo Nero in giro per l'Europa
L'Uomo Nero in giro per l'Europa

Sebbene spaventare a morte i bambini non sia certamente un modo educativo valido, la creazione di miti può essere un modo divertente e coinvolgente per smorzare una possibile esplosione emotiva. Secondo gli psicologi tali figure allegoriche, una volta spiegate, aiutano un bambino a elaborare le proprie emozioni e a capire concetti come la drammatizzazione.

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Da dove vengono le creature leggendarie

Wow   29.05.23  

Anche le leggende più stravaganti sui criptidi possono essere ricondotte a esperienze reali che hanno fatto da base per una buona storia, in qualche luogo e in qualche momento. E come ogni buona storia tenderà a diventare sempre più grande e dettagliata a ogni nuova narrazione.
Abbiamo una certa familiarità con gli artisti medievali che cercavano di rappresentare animali esotici senza averli mai visti, basandosi solo su testimonianze di seconda mano. Questo stesso processo potrebbe essere alla base di molte creature leggendarie.
In fondo una serie di narratori poco affidabili può facilmente trasformare un fenomeno naturale in una fantastica fiaba.

Weird History analizza una serie di creature mitologiche, dai ciclopi ai vampiri e agli unicorni, collegandoli a spiegazioni plausibili, mostrando quanto si facile lascirsi trasportare dal mondo reale e quello immaginario e viceversa.
Ad esempio, la leggenda del cyclope potrebbe essere stata tratta da osservazioni di scheletri di elefanti o di altri animali giganteschi, che in epoca antica erano molto più rari e misteriosi di oggi. Invece, la figura del vampiro potrebbe essere stata ispirata da malattie come la tubercolosi, che causavano sintomi come pallore, magrezza e sensibilità alla luce. In entrambi i casi, la leggenda ha amplificato e trasformato l'esperienza reale in qualcosa di straordinario e fantastico.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che le leggende non sono solo il prodotto di malintesi o fraintendimenti. Spesso, nascono dalla necessità di dare un senso al mondo che ci circonda, di spiegare ciò che non riusciamo a comprendere razionalmente. In questo senso, le leggende possono essere considerate come una sorta di metafora della realtà, che ci permette di affrontare le sfide e le incertezze della vita in modo più profondo e significativo.
Per esempio, la figura dell'unicorno potrebbe essere stata creata per rappresentare la purezza e la bellezza dell'anima umana, o per simboleggiare la speranza e la ricerca della felicità. In questo caso, la leggenda non si limita a riferirsi a un evento reale, ma diventa un modo per esprimere un valore o un'idea più profonda.

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La madre dei mostri

Wow   23.03.23  

In molte mitologie, il termine "madre dei mostri" viene usato frequentemente per descrivere donne come Echidna, Lamia e Angrboda. Tuttavia, nella mitologia mesopotamica, la madre dei mostri è Tiamat, più che una donna è un oceano, nello specifico la fonte di tutte le acque salate.
È una divinità primordiale che rappresenta il caos e le acque primordiali. Viene spesso descritta come un mostro marino, un drago o un serpente. Secondo la leggenda, Tiamat diede alla luce molti dei, ma alla fine si ribellò contro di loro, determinata a distruggere la loro creazione. La battaglia che seguì fu epica. Tiamat radunò un esercito di mostri per combattere contro i suoi figli, mentre i loro alleati erano guidati dal dio Marduk. Alla fine, Marduk riuscì a sconfiggere Tiamat, tagliandola a pezzi e usando il suo corpo per creare il cielo e la terra.
Nonostante la sua sconfitta, Tiamat rimane una figura importante nella mitologia mesopotamica. Rappresenta il potere distruttivo del caos, ma anche la forza creativa che si trova nella natura primordiale dell'universo. Il suo ruolo come madre dei mostri suggerisce inoltre che la fertilità e la creazione non sono sempre gentili o ordinate, ma possono essere selvagge e pericolose come ci racconta Storied.

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Cloacina la dea protettrice della Cloaca Maxima

Res publica   13.11.22  

Introdotto dal re Tito Tazio, il culto di Cloacina si diffuse durante l'edificazione della Cloaca Maxima, la più antica e fondamentale parte del sistema fognario della città di Roma, fonte di salute pubblica come racconta Kings and Things.
In seguito la dea venne identificata con Venere; a Cloacina era infatti dedicato il sacello di Venere Cloacina, un piccolo santuario situato nel Foro Romano davanti alla basilica Emilia, proprio in corrispondenza al punto d'ingresso della Cloaca Maxima nel Foro.

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Breve storia delle Valchirie

Wow   23.10.22  

I vichinghi sono stati senza dubbio tra i guerrieri più feroci della storia umana, usando la loro impressionante abilità in battaglia per diffondere l'influenza nordica tra l'VIII e l'XI secolo. Un desiderio guidava il loro coraggio in battaglia, onorare Odino per ritrovarsi un giorno nella sua sacra aula nel Valhalla. Solo i Vichinghi più degni avrebbero potuto trascorrere la loro vita nell'aldilà in quella sacra sala, e la scelta su chi fosse davvero degno di un tale onore sarebbe ricaduta sulle potentissime e misteriose Valchirie.

Le dottoresse Moiya McTier ed Emily Zarka, su PBS Storied riassumono il ruolo delle Valchirie della mitologia norrena, la loro genesi e il loro impatto sull'immaginario collettivo.

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L'origine dei draghi

Wow   18.10.22  
Illustrazione di un drago di Ulisse Aldrovandi
Illustrazione di un drago da Serpentum, et draconum di Ulisse Aldrovandi, 1640

Jstor Daily indaga sulle origini dei draghi, un mito diffuso in gran parte del mondo.
I naturalisti medievali hanno scritto e descritto i draghi per centinaia di anni prima di rendersi conto che questi animali era solo frutto della fantasia e probabilmente derivati da traduzioni errate di antichi testi, come l'Iliade di Omero.

Sei passaggi menzionano il drakon, una creatura che, dal contesto, è chiaramente un serpente. Omero non sembrava riferirsi a nessun tipo specifico di serpente e nemmeno Aristotele, la cui Storia degli animali del IV secolo a.C. notava che l'aquila si ciba di draghi.

Sebbene questo possa spiegare il nome, il fatto che comuni serpenti siano diventati mostruosi rettili alati che sputano fuoco ha richiesto un lungo processo di trasformazione, avvenuto principalmente a causa di superstizioni, di errori di trascrizione dei manoscritti e dell'incapacità di autori e amanuensi di distinguere la realtà dalla finzione.

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Il mito del tempo

Res publica   16.07.22  

Il tempo è una caratteristica fondamentale della mitologia. Dal calendario Maya che traccia l'era mitica della creazione, al titano Crono che incarna il concetto stesso di tempo.
In questo video Hochelaga esplora come le prime culture umane comprendevano il tempo e come le prime civiltà crearono metodi per spiegarlo e descriverlo.

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Rappresentazioni medievali di creature mitologiche e grottesche

Wow   02.02.22  

Una pratica guida visiva, realizzata da Hochelaga, ci offre uno sguardo su alcune delle più strane creature zoologiche dell'arte medievale, molte delle quali completamente inventate: tra grifoni e basilischi, oche cirripedi e unicorni, mostri marini e cinocefali.
Ritratti di animali bizzarri e grotteschi nati da un mondo della fantasia in cui biologia e mitologia si fondono insieme.

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