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I post con tag "Moebius" archivio

I mondi fantastici di Moebius

Wow   27.03.24  

La carriera artistica di Moebius è stata caratterizzata da un'evoluzione straordinaria e da una rivoluzione nel modo di concepire e realizzare fumetti e graphic novel.
Jean Giraud, conosciuto anche con lo pseudonimo Gir, divenne noto inizialmente per il suo lavoro nel genere western con la serie Blueberry. Con uno stile distintivo e dettagliato, ha saputo catturare l'essenza del selvaggio West, portando i lettori in avventure emozionanti attraverso le sue tavole. La serie Blueberry ha consolidato la reputazione di Giraud come uno dei talenti più promettenti nel panorama dei fumetti.

Tuttavia, è con lo pseudonimo Moebius che Giraud ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dei fumetti europei, come racconta Art Shutter in questa monografia.
Negli anni '70 e nei primi anni '80, Mœbius ha rivoluzionato il medium dei fumetti con opere straordinarie come Il Garage Ermetico e L'Incal.

Con un tratto sperimentale, astratto e surreale, Moebius ha trasformato la narrativa visiva, aprendo nuove porte e sfidando le convenzioni del fumetto tradizionale.
Il Garage Ermetico è un'opera visionaria, una fusione di fantascienza, filosofia e immaginazione che ha trasportato i lettori in mondi sconosciuti e affascinanti. Le sue illustrazioni dettagliate e i paesaggi fantastici hanno catturato l'immaginazione di molti, aprendo la strada a nuove possibilità espressive nel campo dei fumetti.
Ma è con L'Incal che Moebius ha raggiunto l'apice della sua carriera artistica. In collaborazione con lo scrittore Alejandro Jodorowsky, ha dipinto un'epopea di proporzioni cosmiche che ha affrontato temi profondi e complessi. I disegni di Moebius hanno dato vita a personaggi iconici e scenari straordinari, creando un'esperienza visiva coinvolgente e indimenticabile.

L'influenza di Giraud ha lasciato un'eredità indelebile. Una fonte di ispirazione inesauribile come la sua fervida immaginazione.

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Dragon's Heaven e l'influenza di Moebius sulla fantascienza

Multimedia   11.01.23  

Nel 1988 usciva un OVA di 30 minuti diretto dal mecha designer Makoto Kobayashi, Dragon's Heaven.
Kenny Lauderdale recensisce questo piccolo gioiello dell'animazione, la cui particolarità è il suo stile artistico, così tanto influenzato dal genio di Moebius da far pensare che se Jean Giraud avesse mai realizzato un anime sarebbe stato proprio questo.

Una curiosità: esiste anche un versione manga di Dragon's Heaven, grauitamente consultabile su Internet Archive.

"In un futuro remoto, nel corso di una guerra, un robot da combattimento senziente perde il suo operatore umano durante la battaglia decisiva e si spegne finché i suoi sistemi interni non verranno risvegliati mille anni dopo da una ragazza che lo aiuterà a completare la sua missione".

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