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I post con tag "Nuova Zelanda" archivio

La terra torna a tremare a Christchurch

Res publica   22.02.11  

La devastazione del terremoto che ha colpito Christchurch

A quasi sei mesi dal devastante sisma, ignorato dai media italiani, che ha colpito la seconda città neozelandese un nuovo terremoto di magnitudo 6.3 ha squassato la città.
Questa volta però lascia un tragico bilancio di vite umane spezzate. Sarebbero già almeno 65 le vittime accertate.

Il New Zealand Herald segue in diretta e con alcuni speciali l'evolversi della situazione.

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Nessuna speranza per i minatori sepolti in Nuova Zelanda

Res publica   24.11.10  

Nessun salvataggio spettacolare. Nessun nuovo miracolo cileno.
Il governo neozelandese ha perso ogni speranza di estrarre vivi i ventinove minatori sepolti da venerdì a Pike River.

Le condizioni della miniera erano apparse subito disperate e la nuova deflagrazione unita alla densità dei gas presenti nei condotti non lasciano spazi se non al cordoglio e ai lutti.

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Con la coda tra le gambe - FIFA World Cup South Africa 2010 [day 14]

Res publica   24.06.10  

Slovacchia [3 - 2] Italia

Torniamo a casa giocando malissimo, sbagliando formazione e palloni. Messi sotto dalla Slovacchia al suo primo mondiale. Ridicoli come la Francia.
Umiltà. Una parola che l'Italia non conosce. La Slovacchia ci ha dato ripetizioni.
La partita inizia nel peggiore dei modi. nel primo tempo non un tiro in porta. E intanto Vittek la mette dentro al 26'.
Il secondo tempo non cambia il registro della partita, un'Italia macchinosa non riesce a prendere il sopravvento sulla debole Slovacchia e Vittek la metterà dentro per la seconda volta.
Proprio quando sembra finita l'Italia cresce leggermente e crea occasioni. Accorcerà le distanze Di Natale, ma il neo entrato Kopunek riporterà a più due il passivo per gli "azzurri". Sul finale gol della bandiera anche per Quagliarella.
L'Italia nel secondo tempo andrà vicino al gol, ma la difesa slovacca ribatterà sulla linea. E segnerà su fuorigioco. Davvero troppo poco.
Slovacchia alla sua prima presenza passa agli ottavi di finale.

Paraguay [0 - 0] Nuova Zelanda

Uno zero a zero che concede al Paraguay di passare meritatamente il turno.
Nuova Zelanda migliore delle aspettative.

Gruppo F

5 Paraguay (3-1)
4 Slovacchia (4-5)
3 Nuova Zelanda (2-2)
2 Italia (4-5)

Danimarca [1 - 3] Giappone

La Danimarca non può accontentarsi del pari, deve vincere. Finisce invece matata, da un avversario che, col passare dei minuti, cresce per intensità.
Segna Honda, da lontano e il Giappone cresce.
Il Giappone ha talento e classe, qualità che mancano alla Danimarca. Al 30' su punizione Endo raddoppia.
Danimarca che accorcerà le distanze con Tomasson su rigore, ma i giapponesi prima dello scadere del tempo infileranno ancora Sorensen con Okazaki.
Giappone agli ottavi contro i paraguaiani.

Camerun [1 - 2] Olanda

I tulipani chiudono il girone a punteggio pieno. Camerun da dimenticare.
Apre le marcature Van Persie, pareggia Eto'o su rigore. Chiude Huntelaar. Tutto nel primo tempo.
La quadrata Olanda pungente in attacco e attenta in difesa passa il turno.

Gruppo E

9 Olanda (5-1)
6 Giappone (4-2)
4 Danimarca (3-6)
0 Camerun (2-5)

FIFA World Cup South Africa 2010: day 1, day 2, day 3, day 4, day 5, day 6, day 7, day 8, day 9, day 10, day 11, day 12, day 13.

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Preparare le valigie per tempo - FIFA World Cup South Africa 2010 [day 10]

Res publica   20.06.10  

Slovacchia [0 - 2] Paraguay

Partita soporifera. Si accende solo in occasione dei due gol paraguayani. Uno per tempo. Vera e Riveros.
Un risultato che costringe l'Italia alla goleada e lancia il Paraguay come leader della classifica.

Italia [1 - 1] Nuova Zelanda

Non arriva la goleada necessaria e anzi a questo punto l'Italia rischia di non passare il turno.
Costretti a vincere contro la Slovacchia e forse con parecchi gol di scarto se le cose si metteranno male tra Nuova Zelanda e Uruguay. Non dimentichiamoci che ora come ora la Slovacchia è in gioco pure lei.
Nuova Zelanda che segna subito, su fuorigioco, con Smeltz.
Italia che pareggia, su rigore, con Iaquinta, poi è una assedio alla porta di Paston. Palo di Montolivo.
Mancano le idee. Manca la fortuna. Mondiali appesi a un filo per l'Italia e qualificazione riaperta per la Nuova Zelanda.

Gruppo F

4 Paraguay (3-1)
2 Italia (2-2)
2 Nuova Zelanda (2-2)
1 Slovacchia (1-3)

Brasile [3 - 1] Costa d'Avorio

Il solito Brasile opportunista e inebriante sconfigge una buona Costa d'Avorio.
Apre le marcature Luis Fabiano. Raddoppierà nel secondo tempo dopo aiutandosi clamorosamente e per ben due volte con le braccia. Gol regolare secondo la terna arbitrale.
Terzo gol di Elano al 62' su un buco difensivo della difesa ivoriana.
Costa d'Avorio che accorcia meritatamente le distanze con un Drogba che si mangia la difesa verde oro.
Risultato troppo pesante per il gioco offerto dagli ivoriani. Il Brasile è già qualificato per gli ottavi. Per la Costa d'Avorio rimangono ancora tenui speranze.
Da segnalare la giusta espulsione di Kaka che raccoglie ben due cartellini gialli per falli di reazione, a gioco fermo e palla lontana.

Gruppo G

6 Brasile (5-2)
1 Portogallo (0-0) una partita in meno
1 Costa d'Avorio (1-3)
0 Corea del Nord (1-2) una partita in meno

FIFA World Cup South Africa 2010: day 1, day 2, day 3, day 4, day 5, day 6, day 7, day 8, day 9.

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Abbiamo perso, forse - FIFA World Cup South Africa 2010 [day 5]

Res publica   15.06.10  

Nuova Zelanda [1 - 1] Slovacchia

Partita fiacca tra le cenerentole del mondiale, ma che sa comunque regalare emozioni.
Si parte con il gol di Vittek. La Slovacchia sogna la prima vittoria in Coppa del Mondo, ma la Nuova Zelanda cresce di minuto in minuto.
A pochi secondi dalla fine del recupere Reid compie il miracolo. Di testa. La Nuova Zelanda esplode. Un gol che vale un mondiale.
Un grosso favore agli Azzurri.

Gruppo F

1 Paraguay (1-1)
1 Italia (1-1)
1 Nuova Zelanda (1-1)
1 Slovacchia (1-1)

Costa d'Avorio [0 - 0] Portogallo

Forsa la migliore squadra africana vista fin qui annichilisce uno lento e spento Portogallo che vive sulla classe e i tuffi di Cristiano Ronaldo. Prenderà un palo, l'unica grande occasione dei verde rossi.
Costa d'Avorio spesso incontenibile, sfiora il gol con Drogba nel finale.
Termina zero a zero. Un risultato probabilmente giusto in un girone di ferro.

Brasile [2 - 1] Corea del Nord

Arriva il giorno della Seleçao, ma non lo spettacolo.
Un Brasile imbalsamato sconfigge di misura l'austera Corea del Nord. Manca la voglia più che la classe.
Segna Maicon e Elano. Nel finale Ji insacca il gol della bandiera.
Momento più emozionane dell'incontro nel pre partita al momento degli inni nazionali, quando Jong Tae-Se non riesce a trattenere le lacrime.
L'agenzia di stampa nord coreana parla a lungo del gol di Ji, ma nicchia sul risultato finale. Al "Caro leader" dispiace diversamente vincere.

Gruppo G

3 Brasile (2-1)
1 Costa d'Avorio (0-0)
1 Portogallo (0-0)
0 Corea del Nord (1-2)

FIFA World Cup South Africa 2010: day 1, day 2, day 3, day 4.

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Venticinque aprile. Doppio grazie

Res publica   25.04.10   di Giuseppe Brescia
Brisbane

Mio nonno era uno dei tanti contadini-operai dell'Italia del dopoguerra. Quando non era in fabbrica, era nei campi. Il venticinque aprile, però, non lavorava. Era l'unico giorno dell'anno in cui non lavorava. Partigiano sulle Alpi Liguri alla tenera età di diciassette anni, quel giorno per lui aveva un significato particolare.
Sarà il suo esempio, saranno questi anni di strisciante revisionismo, ma di tutte le giornate di festa nazionale, questa è forse quella che sento di più.

Poi, com'è come non è, finisco in Australia, e addio giorno di festa, direte voi. E invece, bizzarra coincidenza, oggi quaggiù è ANZAC Day, la giornata in cui Australiani e Neozelandesi commemorano lo sbarco delle proprie truppe – sotto il comando britannico – a Gallipoli, nel 1915, nell’ambito della Campagna dei Dardanelli. Per farla breve, il solito Churchill aveva grandi progetti, assumere il controllo della penisola di Gallipoli, aprendo la via del Mar Nero agli alleati allo scopo di conquistare Istanbul e mettere fuori gioco l’Impero Ottomano. Non andò proprio così, visto che un certo Mustafa Kemal, un tenente colonnello trentaquattrenne che pochi anni dopo sarebbe diventato noto con il nome di Atatürk, riuscì a prevedere il luogo dello sbarco (peraltro tardivo) e ad approntare le difese necessarie. Dopo otto mesi, le forze alleate si ritirarono, incapaci di portare a termine la missione. Furono oltre 10.000 i caduti fra i soldati dell’ANZAC, più di 8.000 australiani e di 2.700 neozelandesi. Fu una sconfitta, ma l’importanza di quel sacrificio nell'evoluzione del sentimento nazionale australiano va ben al di là del peso di quegli eventi dal punto di vista strettamente bellico. Australia e Nuova Zelanda non erano più remote colonie britanniche, erano nazioni alleate bisognose di quella mitologia che ogni paese sembra doversi costruire per trovare un'identità.

Trent'anni dopo, in Italia, si cominciava a scrivere una mitologia nuova, e mai come oggi – con gente (sedicente) di sinistra che quasi quasi si aggrappa a un ex-missino – sento la necessità di ricordare cosa successe.

Quindi, mentre intorno a me, avviluppati nei bandieroni blu con la croce del sud, i miei futuri concittadini ricordano il sacrificio dei caduti dell'ANZAC, io, pur unendomi volentieri a loro, approfitto di questa giornata per ricordare il sacrificio dei nostri caduti, specialmente partigiani, per ricordare mio nonno, e per ricordare a me stesso che, sessantacinque anni dopo, abbiamo ancora tanto lavoro da fare.

Buona Festa della Liberazione a tutti.

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Kapa o Pango

Res publica   30.05.09   di Mark
Wellington

Ciao a tutti mi chiamo Mark, studio italiano e grazie allo spazio che mi ha concesso Tiziano su questo blog vi parlerò di Aotearoa, meglio conosciuta come Nuova Zelanda.

Alcune coordinate geografiche per conoscerci. La Nuova Zelanda è agli antipodi dell'Italia e vagamente assomiglia ad uno stivale rovesciato. Vi ricorda qualcosa?
Vi scrivo da Wellington, la capitale più a sud del mondo. North Island (Te Ika-a-Māui in maori).

Questa città possiede anche altri tre nomi maori.
Te Whanganui-a-Tara che suona come "il grande porto di Tara". Si riferisce al porto di Wellington.
Pōneke, "Port Nicholson" o "Port Nick". Si riferisce al principale luogo sacro maori della città. Questi luoghi, chiamati marae che significa "sgombro, vuoto", erano delle ampie spianate di forma rettangolare circondate da au (muretti di pietra o legno) e con al centro una grossa stele chiamata a'u; servivano per rituali sacri e assemblee pubbliche nelle società polinesiane pre-cristiane e in molti casi vengono ancora usati.
Te Upoko-o-te-Ika-a-Māui, tradotto "la testa del pesce di Māui". Più in generale descrive la zona meridionale della North Island, dove è situata Wellington.
Noi discendenti degli europei la chiamiamo anche Windy City, Wellywood o The Harbour Capital.

Come avrete capito la cultura maori, nonostante questo popolo sia oggi una minoranza, è molto presente e si fonda con la cultura europea in un meltin'pot.
Forse è anche grazie a questo che abbiamo la nazionale di rugby più forte al mondo. ;)

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