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I post con tag "Omofobia" archivio

Golubye

Res publica   08.02.14  

Il lungo e drammatico reportage di Jeff Sharlett che ha visitato la Russia per raccontare il clima medievale di repressione, disprezzo, violenza e odio vissuto quotidianamente dalla comunità LGBT.

I went to Moscow and St. Petersburg for two weeks in November because the Olympics were coming to Russia, and for a brief moment it seemed possible that the outside world was interested in the unraveling of civil society in one of the most powerful countries on the globe. Books are being banned--Burroughs and Baudelaire and Huxley's Brave New World--immigrants hunted, journalists killed, a riot-grrrl band, Pussy Riot, imprisoned for almost two years for playing a "Punk Prayer" in a Moscow cathedral; blasphemy is now illegal. Civil society isn't just coming undone; it's imploding. I wanted to visit the bottom of the heap. The golubye. The blues, which in Russia is another word for queer--any way of being other than "Russian," which, under President Vladimir Putin, has become a kind of sexual orientation. I wanted to see what ordinary LGBT life was like in a nation whose leaders have decided that "homosexualism" is a threat to its "sexual sovereignty," that "genderless tolerance," in Putin's words, is a disease of the West that Russia will cure. The medicine is that of "traditional values," a phrase, ironically, imported from the West, grafted onto a deeply conformist strain of nationalism. In Russia, that means silence and violence, censorship, and in its shadow, much worse.

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No carb

Res publica   26.09.13  

Guido Barilla, patron dell'omonima azienda, nell'intenzione di dare lezioni di marketing alla presidente Boldrini ha annichilito in cinque minuti di intervista a La Zanzara la storia suo brand con svarioni omofobici e sessisti.
Un boomerang che passa sotto l'hashtag #boicottabarilla. Roba da case study.

Guido Barilla sui gay,

Noi abbiamo una cultura vagamente differente. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane uno dei valori fondamentali dell'azienda. La nostra è una famiglia tradizionale. Se ai gay piace la nostra pasta e la comunicazione che facciamo mangeranno la nostra pasta, se non piace faranno a meno di mangiarla e ne mangeranno un'altra. Ma uno non può piacere sempre a tutti per non dispiacere a nessuno. Non farei uno spot con una famiglia omosessuale, ma non per mancanza di rispetto verso gli omosessuali che hanno il diritto di fare quello che vogliono senza disturbare gli altri, ma perché non la penso come loro e penso che la famiglia a cui ci rivolgiamo noi è comunque una famiglia classica.
[...] Ognuno ha diritto a casa sua di fare quello che vuole senza disturbare quelli che stanno attorno rivendicando più o meno diritti che sono più o meno leciti.

E sulle donne,

La pubblicità è una cosa molto seria e va discussa in genere da persone che ne capiscono di pubblicità. Laura Boldrini non capisce bene che ruolo svolge la donna nella pubblicità. È madre, nonna, amante, cura la casa, cura le persone care, oppure fa altri gesti e altre attività che comunque ne nobilitano il ruolo. È una fondamentale persona per la pubblicità, non solo italiana. In tutti i Paesi del mondo la donna è estremamente usata.

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L'opposizione dell'omofobo Di Pietro

Res publica   10.11.11  

Credo che se Pd e Pdl appoggeranno l'esecutico tecnico, dopo uno-due mesi si accorgeranno che non possono stare insieme. Due maschi in una camera da letto non fanno figli... E allora noi rilanceremo l'esigenza di due coalizioni che si contrappongono e rimetteremo in campo il patto di Vasto.

L'omofoba e miope dichiarazione di un Di Pietro, sempre più smaccatamente uomo di destra travestito alla bisogna da salvatore di una sinistra conservatrice, mi porta a due conclusioni.

La prima di natura squisitamente personale. Non voterò né domani né in futuro una coalizione che al suo interno comprenda una formazione politica che si ispiri a Di Pietro come leader.

La seconda prettamente politica. La decisione dell'IdV di tirarsi fuori, assieme alla Lega e agli elementi più impresentabili del PdL, da un probabile governo tecnico a guida Mario Monti non può che essere un'ottima notizia per il futuro premier, per il nostro paese e per l'Europa.

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La polemica del buson

Res publica   09.05.11  

Da uno che spacciava palle di plastica verde come rivoluzionario metodo ecologico di lavaggio cosa vi aspettavate?

Hint: la scusa del "At salut, buson" come saluto goliardico è facilmente smontabile. Chi non ha fatto le corna in una foto di gruppo? Eppure il premier Berlusconi è stato crocifisso (giustamente, n.d.r.) quando si è ripetuto nel gesto scaramantico in pubblico. Perché per Grillo impegnato in un comizio dovrebbe essere diverso?

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