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I post con tag "Riforma" archivio

Perdersi in un bicchier d'acqua

Res publica   21.11.09  

Carlo Scarpa cerca di fare chiarezza sulla riforma dei servizi pubblici locali e la tanto contestata "privatizzazione dell'acqua".

E' triste che qualcuno chiami tutto questo "la privatizzazione dell'acqua". E' cattiva informazione, ai limiti della mala fede.
Quello che si vuole è la messa a gara dei servizi. Se uno poi vuole mantenere la proprietà pubblica delle imprese lo può fare, ma queste devono dimostrare sul campo di valere almeno quanto quelle private. Si noti bene: le imprese pubbliche "brave" non avranno problemi, e in Italia per fortuna ne abbiamo diverse.
Il timore di qualcuno è che la presenza dei privati aumenti i prezzi, in particolare dell'acqua. No, a questa obiezione la risposta è semplice: se non si vogliono i privati allora si faccia una gara, e se l'impresa interamente pubblica farà veramente prezzi più bassi, allora il privato non passerà. Avremo una gestione privata solo se sarà il privato ad avere prezzi più bassi, ma allora il problema non esiste. Resta poi un’altra questione, che prescinde dalla proprietà pubblica o privata. Ovvero, il fatto che il settore idrico ha bisogno di investimenti immensi (decine di miliardi di euro già oggi previsti) e che i costi dovranno essere coperti da prezzi più alti. Ma questo resterà vero anche se il gestore è pubblico, ed è cosa nota da almeno quindici anni: la legge Galli è del 1994, quando al governo c'era Carlo Azeglio Ciampi; il provvedimento per l'adeguamento dei prezzi data al 1996, firmato da Antonio Di Pietro nel primo governo Prodi.

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Guardi la mazza mentre ti indico la Luna

Res publica   01.11.08  

Si dicute su chi abbia colpito per primo tra centri sociali e fascisti. Una discussione di lana caprina, va detto.
La gravità della vicenda non risiede in chi abbia scagliato la prima mazza, ma nel perché e nel come un camion pieno di giovani fascisti sia potuto entrate in un'area pedonale (armati di spranghe tricolori e caschi, non di striscioni e megafoni sia chiaro) durante una manifestazione autorizzata, senza che alle forze dell'ordine presenti si muovesse un sopracciglio.

E a margine che tutto questo ricordi da vicino, molto da vicino, le parole e le intenzioni di Cossiga su come arginare la protesta.

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