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I post con tag "Spazio" archivio

Restaurare il computer di bordo delle missioni Apollo

Geek   11.11.23  

Nel 1976, in un magazzino in Texas, Jimmie Locke acquistò due tonnellate di attrezzature dismesse della NASA. Anni dopo si rese conto che tra queste vi era un computer proveniente da un modulo lunare Apollo, simile a quello utilizzato per guidare il lander sulla superficie della Luna durante la missione Apollo 11.
Il Wall Street Journal ripercorre gli sfordi di un gruppo di ingegneri, esperti di restauro informatico guidati da Mike Stewart, per rimetterlo in funzione.

Il processo di restauro ha richiesto un'attenta analisi delle componenti hardware e software del computer. Gli esperti hanno dovuto studiare i vecchi schemi e documenti per comprendere appieno il funzionamento del sistema e identificare eventuali parti mancanti o danneggiate.

Oltre alla sfida tecnica affrontato, il restauro dell'Apollo Guidance Computer ha un valore simbolico significativo. Rappresenta la volontà di preservare e celebrare il patrimonio storico dell'esplorazione spaziale e fa rivivere l'entusiasmo e la meraviglia dell'umanità nell'esplorare l'ignoto e realizzare imprese straordinarie.

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Gli effetti della distruzione di un buco nero

Geek   27.08.23  

Kurzgesagt ipotizza la possibilità di distruggere un buco nero e gli effetti che un evento di questa portata potrebbe avere sulla gravità, sui corpi celesti e sul tessuto spaziotemporale.
Questo punto di vista insolito ci invita a riconsiderare la nostra percezione sui buchi neri e sull'orizzonte degli eventi che impedisce alla singolarità di stravolgere la nostra realtà.
L'idea che i buchi neri possano essere visti come potenziali guardiani delle leggi fisiche piuttosto che come gargantuesche minacce è affascinante. Ci spinge a riflettere sulla complessità dell'universo e sulla nostra continua ricerca di conoscenza.
Forse, nel tentativo di comprendere queste meraviglie cosmiche, potremmo anche scoprire nuove prospettive che ci permettano di abbracciare l'ignoto con più curiosità e meno timori.

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Guida minima agli asteroidi e ad altre rocce spaziali

Geek   16.08.23  

L'Agenzia Spaziale Europea ha creato un'animazione in claymation che spiega la differenza tra varie rocce spaziali come gli asteroidi, i meteoriti, i meteoroidi e le comete. Da dove provengono, come si formano. Come si muovono. Cosa sono la fascia principale, la fascia di Kuiper e la nube di Oort e che età hanno questi frammenti rocciosi provenienti dallo spazio.

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La reale dimensione della Via Lattea

Geek   31.07.23  

Epic Spaceman ha prodotto un video per spiegare la reale scala della Via Lattea.
La nostra galassia viene quindi rapportata a luoghi, oggetti ed elementi a noi comuni per comprenderne meglio la sua dimensione.

L'immensità della nostra casa galattica può essere a volte opprimente e farci sentire piccoli e insignificanti. In tutta onestà in un certo senso lo siamo, ma l'umanità è altrettanto speciale.
Gli esseri umani sono una forma di vita incredibilmente complessa. Siamo la prima specie senziente che conosciamo con una curiosità e una capacità di trovare la verità e apprezzare la meraviglia e questo ci rende importanti.
Per citare le parole dell'indimenticato astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan: "siamo il modo che l'universo ha trovato per conoscere se stesso".

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La sconvolgente potenza dei quasar

Geek   16.06.23  

Kurzgesagt esplora i quasar, contrazione di QUASi-stellAR radio source (radiosorgente quasi stellare), ovvero potenti sorgenti radio emesse da nuclei galattici attivi che osserviamo come estremamente luminosi, probabilmente a causa dall'attrito causato da gas e polveri che vengono attratti da un buco nero supermassiccio.
Gli astronomi suppongono che l'origine dei quasar sia riconducibile a collisioni tra galassie.

Sono stati rilevati oltre un milione di quasar, il più vicino a noi conosciuto si trova a circa 600 milioni di anni luce dalla Terra.

[...] Le ricerche sui quasar hanno dimostrato che la loro attività era più comune nel lontano passato; l'epoca di picco risale a circa 10 miliardi di anni fa. Le concentrazioni di quasar multipli attratti gravitazionalmente sono conosciute col nome di ammassi di quasar e costituiscono alcune tra le più grandi strutture conosciute nell'universo, note come filamenti galattici.

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La storia del tempo rappresentata in un modello in scala

Geek   03.06.23  

Alex Gorosh e Wylie Overstreet, di To Scale, hanno affrontato la sfida di creare un modello in scala che illustra la storia del tempo del nostro universo nel corso degli ultimi 13,8 miliardi di anni.

Ogni persona di cui hai mai sentito parlare è raccolta nell'ultimo centimetro di spazio del modello. E, in questa scala, l'intera esistenza di una persona è inferiore alla larghezza di un capello. Questa è la tua vita rispetto alla storia dell'universo... Questo è tutto ciò che abbiamo. Siamo vivi per un breve momento. Ma quel tempo è un dono dell'universo.

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Le dimensioni dei buchi neri supermassicci

Geek   21.05.23  

In questa animazione la NASA mostra le dimensioni di alcuni dei buchi neri supermassicci che si trovano al centro delle galassie.
I 10 buchi neri, compreso Sagittarius A* al centro della Via Lattea, vengono presentati in scala e confrontati tra loro a partire dal diametro del nostro sistema Solare.

Il video si conclude con il quasar TON 618, distante 10,8 miliardi di anni luce dalla Terra, il cui buco nero supermassiccio ha una massa pari a 66 miliardi di masse solari, fattore che lo rende uno dei più grandi buchi neri conosciuti e uno tra gli oggetti più luminosi dell'universo esplorato.

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70 mocktail per celebrare il lancio della sonda spaziale Juice dell'ESA

Wow   29.04.23  
Space Juice ESA
Space Juice ESA

L'Agenzia Spaziale Europea ha dato vita a un concorso culinario in occasione del lancio della sonda spaziale Juice, destinata a esplorare le lune del sistema gioviano Ganimede, Europa e Callisto, candidate ideali per la ricerca di vita extraterrestre. alla ricerca di forme di vita.
Il concorso Space Juice ha raccolto 70 ricette di cocktail analcolici, gli ormai famosi mocktail, ognuna delle quali può essere visualizzata con contenuti aggiuntivi, come video tutorial, schede di ricette supplementari e dietro le quinte della creazione di queste fantasiose bevande.

Come vincitore è stato scelto il mocktail chiamato Europa Geology, creato da Margherita Gagnoni. La bevanda ha una somiglianza con una sezione trasversale della luna Europa, con il nucleo roccioso e la crosta di ghiaccio. Inoltre, contiene un po' di vita sotto forma di spirulina blu. Tuttavia, per chi non ha a disposizione l'alga, si può utilizzare del colorante alimentare blu.

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Come vengono colorate le immagini dello spazio profondo scattate dal telescopio spaziale Hubble

Geek   18.04.23  

Da quando la NASA ha lanciato Hubble nel 1990, in orbita bassa terrestre, il telescopio spaziale ha catturato alcune delle immagini più famose e impressionanti del cosmo mai scattate; tuttavia potrebbe sorprendere sapere che Hubble cattura immagini solo in tonalità di grigio. Quindi da dove vengono quei colori straordinari che tutti abbia ammirato in questi decenni?
Come spiega questo video di Aeon, l'aggiunta di colori durante i procedimenti di elaborazione delle immagini al NASA Goddard Space Flight Center possono durare settimane. Analizzando questo lavoro si riesce a comprendere come i filtri usati e i processi impiegati offrano più di un semplice spettacolo visivo intergalattico.

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I confini dell'universo conosciuto osservati dal telescopio spaziale James Webb

Geek   15.04.23  

La NASA ha condiviso le prime cinque immagini dal telescopio spaziale James Webb lo scorso luglio e da allora gli astronomi sono stati impegnati nell'utilizzo del telescopio per studiare l'universo e scoprire nuove informazioni sull'origine del cosmo. Scott Pelley ha esplorato in dettaglio il JWST e le sue immagini in questo episodio di 60 Minutes.
Insieme all'astrofisico Brant Robertson hanno discusso dell'immagine scattata dal telescopio spaziale che evidenzia la regione di studio denominata JWST Advanced Deep Extragalactic Survey (JADES) e che raccoglie circa 130.000 galassie, la metà delle quali non era mai stata vista prima.
Tra questa miriade di galassie è visibile anche la galassia più lontana dell'universo conosciuto; un piccolo punto rosso chiamato HD1 distante dalla Terra oltre 13,7 miliardi di anni e quindi posteriore al Big Bang di soli 324 milioni di anni.

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