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I post con tag "Turchia" archivio

Il Piano Pelanda

Res publica   26.10.10  

Carlo Pelanda, sul Foglio, detta la strategia euro-mediterranea per un'Italia che voglia tornare a contare nella regione e un concreto avvicinamento tra l'emergente Turchia e l'Unione Europea.

Prima di tutto l'Italia deve riprendere libertà d'azione cestinando l'iniziativa mediterranea della Ue a guida francese, volutamente inconsistente. Deve proporre a Turchia, Siria, Egitto, Russia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia, Romania e Bulgaria la creazione di un mercato del Mediterraneo orientale, dove Roma ha influenza, poi da estendersi a quello occidentale. Libano, Palestina e Israele invitati come osservatori, ma fuori fino alla pacificazione. Roma, Mosca e Ankara dovrebbero, con trattato militare, garantire la sicurezza del teatro orientale. Le seconde due entrerebbero di fatto nel mercato europeo grazie a questa area densa di associati alla Ue. La Russia convergerebbe sostanzialmente, pur selettivamente, con la Nato via Italia e Turchia. Ankara avrebbe lo status di potenza senza bisogno di cercarlo con mosse divergenti. La Nato riavrebbe un senso. L'Italia si troverebbe al centro del mercato mediterraneo ed europeo, la seconda posizione rafforzata dalla prima.

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Le riforme che muteranno la Turchia

Res publica   12.09.10  

Un risultato positivo nel referendum sulle riforme costituzionali era scontato, l'unica incognita era la percentuale di favorevoli.
Una maggioranza ampia era quello che voleva Erdogan e il 58% dei votanti (il 77% degli aventi diritto) lo ha accontentato.

La Turchia ha scelto da tempo di dare un taglio al passato e i ventisei quesiti di oggi permetteranno di modificare radicalmente il paese, chiudendo diversi capitoli ereditati dalla visione kemalista dello stato.

Si attenua il potere dell'esercito, mentre la magistratura passerà sotto il controllo dell'esecutivo.
La Corte costituzionale acquisterà sei giudici in più che andranno ad aggiungersi agli undici già presenti. Ben 14 di loro verranno nominati dal capo dello Stato, i restanti tre dal Parlamento.
Saranno i tribunali civili a giudicare i membri delle forze armate accusati di reati contro la sicurezza dello Stato o la Costituzione e la Corte costituzionale potrà mettere in stato d'accusa i massimi gradi militari.
Inoltre nessun civile potrà più essere processato da un tribunale militare.
Il Consiglio Supremo dei Giudici e dei Procuratori aumenterà di numero per raggiungere i 22 membri.
Anche il mondo del lavoro muterà dopo il referendum, concedendo all'azione sindacale una maggiore libertà di azione.

Erdogan non si fermerà qui.
Tra un anno lo aspettano le elezioni e la speranza di ottenere un terzo mandato, dopo i risultati di oggi, è più che concreta.
A quel punto la Turchia dovrà aspettarsi nuove, profonde riforme; e c'è chi teme che la mano posta dall'Akp oggi sulla magistratura sia solo l'inizio di un processo che potrebbe portare a rimettere in discussione la laicità dello Stato, sancita nella costituzione.

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Affittare un figlio

Res publica   10.12.04  

In Turchia orientale si sta' diffondendo la pratica di affittare i figli a bande della criminalita' organizzata per commettere scippi e rapine.

Secondo la polizia i bambini, che solitamente hanno un'eta' compresa tra i 13 e i 16 anni, possono fruttare ai genitori anche 200 dollari.

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