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WiMAX

Geek   07.01.07  

In questo periodo si fa un gran parlare di WiMAX e, come sempre in questi casi, la confusione regna sovrana.
Vediamo di fare un po' di chiarezza sull'argomento.

WiMAX è l'acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access.
Si tratta di un marchio di certificazione (come il Wi-Fi ad esempio) per tutti quei prodotti che superano i requisiti richiesti in materia di conformità e interoperabilità per gli standard della famiglia IEEE 802.16.

Sì, ma a cosa serve questo benedetto WiMAX?
E' presto detto.
Se il Wi-Fi permette la condivisione della banda larga su reti LAN il WiMAX fa la stessa cosa per quanto riguarda reti MAN.
Ciò significa passare da una condivisione della banda pensata su metri quadri (Wi-Fi) a distanze pari a chilometri quadrati (WiMAX).

WiMAX, come tutte le reti IEEE 802.16, utilizza il protocollo Logical Link Control (LLC) per cui si può affermare che è il completamento logico del Wi-Fi.
Per cui si può prevedere uno scenario nel quale poche antenne WiMAX, disposte ad esempio in una grande città, facciano da ponte tra innumerevoli hotspot Wi-Fi, in modo tale da permettere all'utenza di navigare senza fili (anche in mobilità) potendo scegliere la tecnologia a loro più congeniale.

Questa tecnologia supporta velocità di trasmissione dati fino a 70 Mbit/s, ciò permette quindi anche la completa copertura di quelle aree attualmente non fornite di accesso a connessioni a banda larga.

Lo standard WiMAX si basa principalmente sullo spettro compreso nell'intervallo delle frequanze fra 2 GHz e 11 GHz.
WiMAX inoltre innalza molti dei limiti dello standard Wi-Fi fornendo una maggiore larghezza di banda ed una cifratura più robusta.

In Italia la situazione è in via di regolamentazione dopo che, nel Dicembre scorso, il Ministero della Difesa ha raggiunto un accordo con il Ministero delle Comunicazioni per lo sfruttamento delle frequenze 3,4 e 3,6 GHz, adatte al WiMAX.
Entro il Giugno di quest'anno dovrebbero essere rese disponibili le prime licenze.
Per cui per la fine dell'anno e inizio 2008 potrebbero già nascere alcune interessanti offerte pilota al pubblico.

Crosspost su Rhadamanth Labs Weblog, VOIT.

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