tizianocavigliablog

Wow archivio

I colori delle cose

Wow   20.07.23  

Ti sei mai chiesto perché le gomme da masticare erano rosa? O perché le matite numero 2 sono gialle come le palline da tennis e i dollari verdi?
Chi ha scelto questi colori e perché proprio quelle tonalità?

Dietro ogni decisione c'è sempre una storia, non soltanto derivata dal marketing, ma spesso dovuta a fattori esterni o a scelte logiche.
Scopriamo alcune di queste storie raccontate da Weird History.

LEGGI ALTRO...

Il messaggio di progresso sociale nell'arte di Keith Haring

Wow   16.07.23  

Keith Haring è stato uno dei più importanti artisti americani del XX secolo. Nato nel 1958, Haring ha studiato alla School of Visual Arts di New York, dove ha sviluppato uno stile unico e immediatamente riconoscibile, caratterizzato da linee fluide, colori vivaci e immagini iconiche.
Come racconta Great Art Explained, Haring è diventato famoso negli anni '80, quando ha iniziato a dipingere sui muri della metropolitana di New York, portando l'arte contemporanea in luoghi pubblici e rendendola accessibile a tutti. Le sue opere, spesso realizzate con vernice spray, rappresentavano figure stilizzate, animali, simboli e messaggi politici, e trasmettevano un senso di gioia e di energia.

L'arte di Haring non era solo estetica: aveva un forte messaggio sociale e politico. Haring si impegnava attivamente nella lotta contro l'AIDS, denunciando l'omofobia e la discriminazione, e promuovendo la prevenzione e la consapevolezza attraverso le sue opere.
Haring credeva che l'arte dovesse essere uno strumento di cambiamento sociale e di emancipazione. Ha saputo unire l'estetica e la politica, portando il suo messaggio nelle strade e nei cuori delle persone.

La sua eredità è un monito per tutti noi, affinché la creatività e la bellezza possano essere sempre strumenti di cambiamento e di progresso sociale.

LEGGI ALTRO...

Il caratteristico design dei diner americani

Wow   16.07.23  

Il particolare design delle tavole calde americane ha radici profonde nella storia del paese.
Come spiega l'architetto Michael Wyetzner, in un video di Architectural Digest, lo stile dei primi diner prese spunto dai treni, in particolare dalle carrozze ristorante. Infatti, il nome stesso "diner" deriva proprio da dining car, ovvero la carrozza ristorante.
Tra gli elementi di design che si ritrovano nei diner, molti sono stati pensati per soddisfare le esigenze di chi mangiava su un treno: i banchi e i tavoli a seduta singola, la cucina a vista e così via.
Ma il design dei diner americani non è rimasto fermo al passato. Con l'avvento dell'automobile e dei viaggi nello spazio, i diner hanno continuato a evolversi. Ad esempio, la forma esterna dei diner è diventata sempre più aerodinamica, simile a quella di un'astronave.

Inoltre, nei diner si è sviluppato un vero e proprio stile, con elementi iconici come il pavimento a scacchi, i tavoli con i divanetti, le lampade globulari e il jukebox.
Il design dei diner americani è diventato sinonimo della cultura popolare del paese, e continua a influenzare l'estetica di locali come i fast food e i ristoranti all you can eat e a ispirare designer e architetti di tutto il mondo.

LEGGI ALTRO...

Il più vecchio McDonald's ancora in attività

Wow   11.07.23  

Il McDonald's di Downey, in California, non è il primo aperto dalla catena di fast food, ma è il più vecchio ancora in attività e tutt'ora mantiene la sua architettura con gli iconici archi al neon e la mascot Speedee sull'insegna.

Come racconta Mashed, il McDonald's di Downey è un simbolo della storia della multinazionale e della cultura americana del fast food. Rimasto inalterato per così tanto tempo, è stato preservato come un tesoro storico dalla sua comunità locale, che ha voluto mantenere intatto il suo aspetto originale. La sua posizione come uno dei pochi ristoranti McDonald's rimasti intatti, rende questo luogo unico e affascinante per i visitatori.

LEGGI ALTRO...

La pagina che ha cambiato la storia dei fumetti

Wow   04.07.23  

Bernard Krigstein è stato uno dei più importanti e influenti creatori di fumetti del XX secolo. La sua storia più famosa, Impact apparve nel 1955 su EC Comics, cambiando per sempre il mondo dei fumetti. Tuttavia, pochi anni dopo, Krigstein abbandonò il disegno per sempre dedicandosi alla carriera di insegnante presso la High School of Art and Design di New York, dove ha influenzato e ispirato molte generazioni di studenti.

Matttt racconta cosa ha reso celebri quelle pagine e perché un artista così talentuoso, che aveva lavorato per grandi editori come Marvel, DC ed EC Comics, abbandonò la sua carriera nel mondo dei fumetti.

La risposta è complessa e articolata.
In parte, Krigstein abbandonò i fumetti a causa della censura sempre più rigorosa che si stava diffondendo negli anni '50. Fu rilevante anche la sua passione per l'insegnamento e infine c'era il tema della qualità. Krigstein era infatti insoddisfatto del modo in cui la maggior parte dei fumetti venivano prodotti, sentendosi limitato dalla mancanza di spazio e di tempo per sviluppare le sue storie.
La sua opera, che si distingueva per l'uso innovativo della composizione delle pagine e delle sequenze narrative, richiedeva spazi e tempistiche più ampie rispetto a quello che l'industria dei fumetti dell'epoca poteva concedergli.

LEGGI ALTRO...

Computer d'epoca in miniatura

Wow   11.06.23  

Il designer Nicolas Temese, crea dettagliati modelli in scala e repliche di computer e mainframe d'epoca, sia reali sia immaginari.

Alcuni suoi diorami, del progetto Miniatua, includono il computer War Operations Plan Response (WOPR) del film del 1983 WarGames, il rivoluzionario IBM Personal Computer 5150 del 1981, l'IBM 704 il primo computer prodotto in serie in grado di eseguire calcoli in virgola mobile e l'IBM 1401 del 1959.

LEGGI ALTRO...

Il processo di realizzazione delle maschere del teatro No

Wow   08.06.23  

Il No è una forma d'arte teatrale giapponese che comprende la danza drammatica e che viene rappresentata sin dal XIV secolo. Ma non sono solo le esibizioni a essere degne di nota: anche la realizzazione delle maschere utilizzate dai personaggi è a sua volta una forma d'arte.
Process X mostra un esperto artigiano creare una maschera No partendo da un singolo blocco di cipresso, per poi dipingerla con pigmenti ottenuti dalla lavorazione delle conchiglie.

LEGGI ALTRO...

L'orologio LEGO che segna il tempo per un miliardo di anni

Wow   04.06.23  

Brick Technology ha costruito un orologio di mattoncini LEGO, alimentato a energia solare, capace di segnare il tempo per un miliardo di anni.
L'orologio ha quadranti per visualizzare secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi, anni, decenni, secoli, millenni, mega anni (l'equivalente di un milione di anni) e anni galattici (il tempo necessario al Sole per orbitare intorno al centro galattico della Via Lattea, ovvero 230 milioni di anni terrestri).

Per gli appassionati, è doveroso ricordare anche il completo orologio analogico da parete in LEGO e l'orologio da (appena) 10.000 anni di Danny Hillis.

LEGGI ALTRO...

Il processo creativo alla base delle lingue artificiali

Wow   03.06.23  

PBS Storied esamina il complesso processo etimologico alla base delle lingue costruite, ovvero quei lessici deliberatamente creati e non frutto della naturale evoluzione linguistica.
Queste lingue artificiali sono presenti principalmente nella letteratura, nei film e nella televisione in opere di genere fantasy e fantascientifico, come l'Elfico, il Quenya e il Sindarin ne Il Signore degli Anelli, il Klingon, il Vulcaniano e il Ferengi nell'universo di Star Trek o le lingue valyriane del Trono di Spade, ma ci sono anche alcuni esempi nel mondo reale, tra cui forse il più noto è l'Esperanto.

LEGGI ALTRO...

David Bowie il collezionista d'arte

Wow   30.05.23  

La musica di David Bowie ha ispirato persone in tutto il mondo, ma cosa ha ispirato David Bowie?
Bowie era un appassionato collezionista d'arte e possedeva una vasta collezione di opere che spaziavano dal Rinascimento italiano all'arte contemporanea.
Sotheby's Institute of Art ci mostra cinque opere appartenute alla collezione d'arte di David Bowie e ci racconta come queste abbiano influenzato la sua produzione artistica.

LEGGI ALTRO...
‹ Post più recenti     Post più vecchi ›     e molto di più nell'archivio...