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L'altra bandiera dell'Antartide

Wow   29.03.23  

CGP Grey ripercorre la storia delle bandiere dell'Antartide, a partire da quella bianca sventolata nel 1929 dai membri della British Australian and New Zealand Antarctic Research Expedition a bordo della RRS Discovery.
Soltanto nel 1996, durante la realizzazione di un atlante multimediale, il 3D Atlas sviluppato dalla The MultiMedia Corporation, venne chiesto a Graham Bartram, capo vessillologo dell'organizzazione Flag Institute, di progettare una bandiera per il continente antartico. Questo vessillo è diventato la bandiera de facto dell'Antartide sin dal 1997, la mappa stilizzata in bianco su campo azzurro è quella presente anche tra le emoji.

Tuttavia nel 2018 è stata introdotta una nuova bandiera antartica di pubblico dominio.
La bandiera del Polo Sud geografico, a strisce orizzontali blu e bianche che rappresentano i lunghi giorni e notti all'estrema latitudine dell'Antartide con al centro un picco bianco solitario e la sua lunga ombra che proietta la forma inconfondibile della freccia di una bussola rivolta a sud, ha rapidamente guadagnato popolarità ed è già stata adottata da alcuni programmi di ricerca antartici.

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Catturare le tempeste elettriche sul Lago di Maracaibo

Wow   24.03.23  

Il Lago di Maracaibo in Venezuela è conosciuto come la capitale delle tempeste elettriche del mondo. Qui infatti è possibile assistere a temporali notturni con fulmini in media 300 giorni all'anno, come racconta il fotografo Jonas Piontek a Great Big Story che ha immortalato questo spettacolo meteorologico.
Le tempeste elettriche sul Lago di Maracaibo sono così frequenti a causa dall'incontro tra l'aria e l'acqua calda del Mar dei Caraibi e l'aria fredda che scorre giù dalle Ande.
Al suo apice nel mese di settembre, l'area del lago può sperimentare fino a 280 fulmini all'ora per una durata fino a 9 ore. Le tempeste sono così intense da essere in grado di illuminare la navigazione notturna.

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La madre dei mostri

Wow   23.03.23  

In molte mitologie, il termine "madre dei mostri" viene usato frequentemente per descrivere donne come Echidna, Lamia e Angrboda. Tuttavia, nella mitologia mesopotamica, la madre dei mostri è Tiamat, più che una donna è un oceano, nello specifico la fonte di tutte le acque salate.
È una divinità primordiale che rappresenta il caos e le acque primordiali. Viene spesso descritta come un mostro marino, un drago o un serpente. Secondo la leggenda, Tiamat diede alla luce molti dei, ma alla fine si ribellò contro di loro, determinata a distruggere la loro creazione. La battaglia che seguì fu epica. Tiamat radunò un esercito di mostri per combattere contro i suoi figli, mentre i loro alleati erano guidati dal dio Marduk. Alla fine, Marduk riuscì a sconfiggere Tiamat, tagliandola a pezzi e usando il suo corpo per creare il cielo e la terra.
Nonostante la sua sconfitta, Tiamat rimane una figura importante nella mitologia mesopotamica. Rappresenta il potere distruttivo del caos, ma anche la forza creativa che si trova nella natura primordiale dell'universo. Il suo ruolo come madre dei mostri suggerisce inoltre che la fertilità e la creazione non sono sempre gentili o ordinate, ma possono essere selvagge e pericolose come ci racconta Storied.

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La percezione visiva di Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte di Georges Seurat

Wow   20.03.23  

Georges Seurat, uno dei maggiori esponenti del neoimpressionismo, ha rivelato di aver cercato una formula ottica per la pittura sin da quando aveva 17 anni. Questo desiderio lo ha portato a trascorrere gran parte della sua vita adulta studiando la tecnica del divisionismo e analizzando sistematicamente come un colore disposto in una serie di punti, accanto a quelli di un altro colore, crei una tonalità completamente diversa quando colpisce la retina dell'occhio umano.

Great Art Explained analizza il dipinto Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte per ripercorrere la ricerca dell'artista mirata a trovare la combinazione perfetta di colori per creare un'immagine che fosse il più possibile vicina alla realtà visiva; dimostrando come l'arte possa essere un campo di studio altamente scientifico e rigoroso, capace di unire la bellezza e la creatività alla ricerca della conoscenza.
La ricerca di Seurat sulla percezione visiva ha influenzato il modo in cui i pittori immaginano i colori e ha aperto nuovi orizzonti nella pittura moderna.

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Come è stata costruita la Colonna Traiana

Wow   17.03.23  

In questa animazione in stop motion, realizzata da Hans Weise e Fernando Gomez-Baptista per il National Geographic, un turista si ritrova a viaggiare indietro nel tempo di 2000 anni per assistere alla costruzione senza precedenti della Colonna Traiana nell'antica Roma.
Questa imponente colonna coclide, che celebra la conquista della Dacia, è una torre costruita con 18 enormi blocchi di marmo e con scale a spirale scavate al loro interno per raggiungere la sommità, sormontata in origine dalla statua dell'imperatore Traiano e oggi da quella di san Pietro.

I 200 metri del fregio istoriato continuo si arrotolano intorno al fusto per 23 volte, come se fosse un rotolo di papiro o di stoffa, e recano circa 100-150 scene (a seconda di come si intervallano) animate da circa 2.500 figure.

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Gli ultimi produttori di papiro

Wow   16.03.23  

Il papiro ha una lunga storia che risale a circa 5000 anni fa. Oggi la produzione di questo prezioso materiale si sta lentamente esaurendo.
Un solo villaggio in Egitto continua a produrre il papiro.

Insider Business ha intervistato Saied e Atef, tra gli ultimi artigiani a portare avanti questa una tradizione antica nonostante la crisi economica.

Grazie ai manoscritti ritrovati, sappiamo che il papiro era utilizzato dagli antichi egizi per registrare scrupolosamente le informazioni sin dal 3000 a.C. Questa tecnologia antica ci ha dato un importante strumento per comprendere la storia e la cultura di questa civiltà, ma la sua scomparsa rappresenterebbe una perdita significativa.

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Una cipolla davvero dolce

Wow   13.03.23  

Il calçot è una cipolla bianca con un lungo gambo e un sapore dolce che la rende unica.
Ogni anno il Gran Festival della Calçotada celebra questo tubero nell'ultima domenica di gennaio e la città di Valls, in Spagna, si accende con parate, barbecue, competizioni culinarie e gran mangiate.

La leggenda locale narra che nel XIX secolo un agricoltore di nome Xat Benaiges decise di fare le cose in modo diverso. Piantò una coltura di cipolle bianche ordinarie, ma non le fece crescere nel solito modo. Invece, continuò ad aggiungere strati di terra sopra di esse per far crescere steli alti, bianchi e teneri, come viene racontato da Great Big Story.

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Come costruire una chitarra riutilizzando i mobili di IKEA

Wow   11.03.23  

Tchiks guitars ci mostra come sia riuscito a costruire una chitarra utilizzando i mobili di IKEA. L'idea gli è venuta mentre stava cercando di replicare la Red Special di Brian May, chiedendosi come avrebbe fatto a costruirne una utilizzando solo ciò che aveva a disposizione.
L'obiettivo iniziale era quello di emulare una chitarra solid body, ma si è presto reso conto che sarebbe stato difficile realizzare le curve laterali utilizzando solo materiale IKEA. Inoltre, il tonewood disponibile da IKEA era limitato all'acacia utilizzata per i mobili da esterno. Tuttavia, proprio la Red Special di Brian May gli ha aperto gli occhi sul fatto che non ci sono regole fisse per la costruzione di una chitarra e che anche la leggenda stessa aveva utilizzato il pino e il rovere per la sua chitarra.

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Come riuscire a fotografare il momento decisivo

Wow   07.03.23  

Il termine momento decisivo è spesso utilizzato dai fotografi per descrivere un istante perfetto in cui scattare una foto. Tuttavia, catturare effettivamente quel momento non è facile come sembra.
Questo video di The Photographic Eye cerca di scomporre il processo del momento decisivo in elementi semplici per aiutare a comprendere come alcuni tra i maestri della fotografia (in particolar modo Henri Cartier-Bresson) siano riusciti a creare queste immagini perfette attraverso la preparazione della composizione, la velocità di scatto e l'arte della pazienza.

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