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Il mimetismo del calamaro di vetro

Geek   30.06.23  

Il Monterey Bay Aquarium Research Institute racconta come il calamaro di vetro, che vive a grandi profondità, utilizzi un mantello invisibile che cambia colore per nascondersi alla vista dei possibili predatori. Come altri cefalopodi, il calamaro di vetro possiede dei cromatofori che gli permettono di mimetizzarsi nell'oscurità della zona crepuscolare dell'oceano.
Ma questa non è la sua unica difesa; quando la sua copertura salta e il pericolo è imminente, il calamaro di vetro può emettere un getto d'inchiostro nell'acqua che gli consentirà di guadagnare ulteriore tempo per fuggire.

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La curiosa storia della toponomastica marziana

Geek   26.06.23  

Le mappe marziane sono piene di nomi che riconducono a luoghi sulla Terra, esploratori e persino personaggi dei cartoni animati.
Il rover Perseverance della NASA sta attualmente investigando affioramenti rocciosi lungo il bordo della Belva Crater di Marte. A circa 3.700 chilometri di distanza, l'altro rover della NASA, Curiosity, ha recentemente prelevato un campione in una località chiamata "Ubajara". Il cratere ha un nome ufficiale, mentre la posizione della perforazione è identificata da un soprannome, quindi indicato tra virgolette.
Entrambi i nomi fanno parte delle migliaia applicati dalle missioni NASA non solo a crateri e colline, ma anche ad ogni masso, ciottolo e superficie rocciosa che viene studiato per aiutare i team a tenere traccia di ciò che scoprono ogni giorno.

Ma come vengono scelti questi nomi dagli scienziati?
La NASA spiega come la differenza tra un nome ufficiale su Marte e uno non ufficiale è apparentemente semplice: i nomi ufficiali sono stati approvati dall'Unione Astronomica Internazionale (IAU). L'IAU stabilisce gli standard per la denominazione delle caratteristiche planetarie e registra i nomi nel Gazetteer of Planetary Nomenclature.
Ad esempio, i crateri più grandi di 60 chilometri vengono denominati in onore di famosi scienziati o autori di fantascienza; i crateri più piccoli prendono il nome da città con una popolazione inferiore a 100.000 persone. La Jezero Crater, che Perseverance sta esplorando, condivide il nome con una città bosniaca; Belva, un cratere da impatto all'interno di Jezero, prende il nome da una città della Virginia Occidentale che a sua volta prende il nome da Belva Lockwood, la suffragista candidata alla presidenza nel 1884 e nel 1888.

Più di 2.000 luoghi su Marte hanno nomi ufficiali, ma ancora più soprannomi non ufficiali puntellano la mappa marziana.
Le prime missioni su Marte a volte utilizzavano soprannomi curiosi, come per esempio i nomi di personaggi dei cartoni animati. "Yogi Rock", "Casper" e "Scooby-Doo" erano tra i nomi non ufficiali applicati dal team che seguiva il primo rover della NASA, il Sojourner, alla fine degli anni '90.
La filosofia è cambiata con i rover Spirit e Opportunity, i cui team hanno iniziato a utilizzare nomi più razionali. Ad esempio, il team Opportunity ha soprannominato un cratere "Endurance" in onore della nave che portò l'infelice spedizione dell'esploratore Ernest Shackleton in Antartide. I nomi dei luoghi in cui sono atterrati Curiosity e Perseverance onorano rispettivamente i narratori di fantascienza Ray Bradbury e Octavia E. Butler. Il team InSight ha chiamato una roccia che era stata scossa dai retrorazzi del lander durante l'atterraggio "Rolling Stones Rock", in onore della band. E il team di Curiosity ha chiamato una collina marziana in onore del loro collega Rafael Navarro-González, morto per complicazioni da COVID-19.
Tuttavia, le missioni Curiosity e Perseverance si attengono ai soprannomi basati su luoghi terrestri. Prima che Curiosity atterrasse nel 2012, il team del rover creò una mappa geologica dell'area di atterraggio. Iniziarono disegnando una griglia, creando quadranti equivalenti a circa 1,2 chilometri su ciascun lato, ognuno con un nome riferito a un sito di rilevanza geologica sulla Terra.
Una volta scelto un tema, vengono compilati centinaia di nomi che si adattano a quel tema. Ne sono necessari molti perché i nomi disponibili possono scarseggiare rapidamente, considerando che Curiosity potrebbe rimanere in un quadrante per diversi mesi.
Per Perseverance, gli scienziati hanno scelto di optare per i temi dei parchi nazionali. Il rover sta ora esplorando il quadrante delle Montagne Rocciose e ha recentemente perforato le rocce in una posizione che porta il soprannome di "Powell Peak" del Rocky Mountain National Park.

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La sconvolgente potenza dei quasar

Geek   16.06.23  

Kurzgesagt esplora i quasar, contrazione di QUASi-stellAR radio source (radiosorgente quasi stellare), ovvero potenti sorgenti radio emesse da nuclei galattici attivi che osserviamo come estremamente luminosi, probabilmente a causa dall'attrito causato da gas e polveri che vengono attratti da un buco nero supermassiccio.
Gli astronomi suppongono che l'origine dei quasar sia riconducibile a collisioni tra galassie.

Sono stati rilevati oltre un milione di quasar, il più vicino a noi conosciuto si trova a circa 600 milioni di anni luce dalla Terra.

[...] Le ricerche sui quasar hanno dimostrato che la loro attività era più comune nel lontano passato; l'epoca di picco risale a circa 10 miliardi di anni fa. Le concentrazioni di quasar multipli attratti gravitazionalmente sono conosciute col nome di ammassi di quasar e costituiscono alcune tra le più grandi strutture conosciute nell'universo, note come filamenti galattici.

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La storia del tempo rappresentata in un modello in scala

Geek   03.06.23  

Alex Gorosh e Wylie Overstreet, di To Scale, hanno affrontato la sfida di creare un modello in scala che illustra la storia del tempo del nostro universo nel corso degli ultimi 13,8 miliardi di anni.

Ogni persona di cui hai mai sentito parlare è raccolta nell'ultimo centimetro di spazio del modello. E, in questa scala, l'intera esistenza di una persona è inferiore alla larghezza di un capello. Questa è la tua vita rispetto alla storia dell'universo... Questo è tutto ciò che abbiamo. Siamo vivi per un breve momento. Ma quel tempo è un dono dell'universo.

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L'evoluzione del sangue

Geek   23.05.23  

Il sangue è una delle caratteristiche più rivoluzionarie della nostra storia evolutiva. Nel corso di centinaia di milioni di anni, il modo in cui il sangue svolge il suo lavoro è cambiato più volte. Questo ha portato alla creazione di una vasta gamma di colori del sangue tra gli animali, che includono il rosso, il blu, il viola, il verde e persino il bianco.

Come descrive PBS Eons, questo è il risultato di adattamenti evolutivi che hanno permesso agli animali di sopravvivere in ambienti diversi. Ad esempio, il sangue rosso che è comune nei mammiferi contiene l'emoglobina, una proteina che trasporta l'ossigeno ai tessuti del corpo. Il sangue blu degli insetti, d'altra parte, contiene un pigmento chiamato emolinfa che svolge una funzione analoga.
Il sangue verde che si trova in alcune specie di lombrichi, invece, contiene una forma di emoglobina che utilizza il rame al posto del ferro per trasportare l'ossigeno. Il sangue viola degli uccelli marini, invece, contiene elevati livelli di emoglobina e di emocianina, un pigmento che aiuta gli uccelli a immagazzinare l'ossigeno durante le immersioni in acqua.
Il sangue bianco, infine, è presente in alcune specie di insetti e crostacei. Questo tipo di sangue non contiene pigmenti e il suo compito principale è quello di trasportare i nutrienti e i rifiuti attraverso il corpo dell'animale.

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Le dimensioni dei buchi neri supermassicci

Geek   21.05.23  

In questa animazione la NASA mostra le dimensioni di alcuni dei buchi neri supermassicci che si trovano al centro delle galassie.
I 10 buchi neri, compreso Sagittarius A* al centro della Via Lattea, vengono presentati in scala e confrontati tra loro a partire dal diametro del nostro sistema Solare.

Il video si conclude con il quasar TON 618, distante 10,8 miliardi di anni luce dalla Terra, il cui buco nero supermassiccio ha una massa pari a 66 miliardi di masse solari, fattore che lo rende uno dei più grandi buchi neri conosciuti e uno tra gli oggetti più luminosi dell'universo esplorato.

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Cinque infografiche che hanno cambiato il mondo

Geek   22.04.23  

Oggi la visualizzazione dei dati è onnipresente e aiuta a dare un senso a un mondo sempre più complesso e accuratamente misurato.
Questa animazione della Royal Society ci guida attraverso due secoli di visualizzazione dei dati. Dalla mappa a punti del dottor John Snow sulla colera di Londra del 1854, a un preoccupante esempio di disinformazione eugenetica, fino alle warming stripes di Ed Hawkins che tracciano la crisi climatica odierna mostrando in modo efficace l'aumento delle temperature medie globali negli ultimi anni; questo video evidenzia cinque infografiche che hanno rivoluzionato la presentazione di dati complessi e cambiato il mondo.

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Come vengono colorate le immagini dello spazio profondo scattate dal telescopio spaziale Hubble

Geek   18.04.23  

Da quando la NASA ha lanciato Hubble nel 1990, in orbita bassa terrestre, il telescopio spaziale ha catturato alcune delle immagini più famose e impressionanti del cosmo mai scattate; tuttavia potrebbe sorprendere sapere che Hubble cattura immagini solo in tonalità di grigio. Quindi da dove vengono quei colori straordinari che tutti abbia ammirato in questi decenni?
Come spiega questo video di Aeon, l'aggiunta di colori durante i procedimenti di elaborazione delle immagini al NASA Goddard Space Flight Center possono durare settimane. Analizzando questo lavoro si riesce a comprendere come i filtri usati e i processi impiegati offrano più di un semplice spettacolo visivo intergalattico.

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Il basso costo dell'energia solare

Geek   17.04.23  

L'energia solare rappresenta un grande passo avanti nella lotta contro il cambiamento climatico, poiché è una fonte di energia rinnovabile e pulita. Dal 2009 il prezzo per produrla è diminuito del 90%.
Il progresso tecnologico, la volontà politica e la coscienza globale hanno contribuito a far calare il suo costo per watt da più di 100 dollari nel 1976 a meno di mezzo dollaro oggi.

Vox analizza le lezioni che si possono trarre da questo successo, tra cui la capacità di attori statali come l'Unione Europea, gli Stati Uniti e il Giappone di rendere attrattiva e competitiva questa tecnologia attraverso investimenti privati e sovvenzioni pubbliche.
Una dimostrazione che la transizione verso un futuro a basse o zero emissioni di carbonio non solo è possibile, ma è a portata di mano.

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