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Come abbiamo salvato l'ozonosfera

Geek   27.11.21  

L'ozonosfera, situata tra i 15 e i 35 km di altitudine, è lo strato dell'atmosfera in cui si concentra la maggior parte dell'ozono, un gas serra capace di assorbire e trattenere le radiazioni UV solari nocive per la vita.

Nei primi anni '80 gli scienziati scoprirono un consistente assottigliamento dello strato di ozono sopra all'Antartide. Senza interventi, le proiezioni stimavano un collasso globale entro il 2050. Una situazione insostenibile che avrebbe minacciato la vita sul pianeta aumentando l'incidenza dei tumori della pelle, alterando in modo significativo la catena alimentare marina e creando irreparabili danni ai raccolti.
Uno scenario apocalittico che tuttavia abbiamo scongiurato grazie alla ricerca scientifica.

La dottoressa Susan Solomon, una tra gli altri scienziati che hanno contribuito alla scoperta di cosa stava impoverendo lo strato di ozono e consigliato soluzioni su come salvarlo, ci riporta alla sua spedizione in Antartide per spiegare come siamo riusciti ad affrontare e risolvere questa enorme sfida ambientale e come questo successo possa essere replicato per scongiurare le nuove minacce poste dal cambiamento climatico.

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L'immensa quantità di ossigeno sepolta sulla Luna

Geek   11.11.21  

Trovare risorse accessibili è il primo passo per garantire il successo di una colonizzazione spaziale efficiente e duratura. Avere accesso ad aria pulita e respirabile sulla Luna potrebbe richiedere meno sforzi del previsto grazie all'ossigeno contenuto nella regolite.

Se ignoriamo l'ossigeno legato agli strati rocciosi più profondi della Luna - e consideriamo solo la regolite che è facilmente accessibile in superficie - possiamo fare alcune stime.

Ogni metro cubo di regolite lunare contiene in media 1,4 tonnellate di minerali, inclusi circa 630 chilogrammi di ossigeno. La NASA afferma che gli esseri umani hanno bisogno di respirare circa 800 grammi di ossigeno al giorno per sopravvivere. Quindi 630 kg di ossigeno manterrebbero in vita una persona per circa due anni (o poco più).

Ora supponiamo che la profondità media della regolite sulla Luna sia di circa dieci metri e che possiamo estrarre tutto l'ossigeno da questa. Ciò significa che i primi dieci metri della superficie lunare fornirebbero abbastanza ossigeno per supportare tutti gli otto miliardi di persone sulla Terra per circa 100.000 anni.

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Il Premio Nobel per la fisica ad Albert Einstein

Geek   07.11.21  

Sebbene l'immaginario collettivo colleghi il nome di Albert Einstein alla teoria della relatività, forse non tutti sono a conoscenza del fatto che il premio Nobel per la fisica, ricevuto un secolo fa nel 1921, gli fu assegnato per la sua scoperta della legge dell'effetto fotoelettrico, avvenuta durante le sue ricerche pubblicate nel 1905, in quello che verrà poi ricordato come l'annus mirabilis e qui citato dall'Università di Zurigo.

L'effetto fotoelettrico, scoperto da Hertz, consiste nell'emissione di particelle cariche da una superficie di un materiale, solitamente metallico, quando viene colpita da una radiazione elettromagnetica, costituita da pacchetti di energia (i quanti, in seguito denominati fotoni). Gli elettroni emessi in questo modo vengono chiamati fotoelettroni. Il fenomeno viene studiato nella fisica della materia condensata, nella chimica dello stato solido e nella fisica quantistica per trarre inferenze sulle proprietà di atomi, molecole e solidi.
La teoria di Einstein sull'effetto fotoelettrico afferma che non si ha emissione fotoelettrica sotto la frequenza di soglia perché il fotone non cede sufficiente energia per lasciare il metallo. L'emissione è immediata in quanto un singolo fotone trasferisce l'energia concentrata in un punto. La corrente di elettroni è proporzionale all'intensità luminosa poiché ogni fotone emette un elettrone. L'energia cinetica massima aumenta linearmente con la frequenza oltre il valore di soglia, mentre l'energia residua può essere ceduta sotto forma di energia cinetica dell'elettrone.

Se avete mai avuto a che fare con una cellula fotelettrica, come quelle presenti nei cancelli automatici, sapete di cosa stiamo parlando.

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La Terra e il Sole visti dal Polo Sud della Luna

Geek   03.11.21  

Questa animazione della NASA comprime in 2 minuti poco più di 3 giorni lunari, equivalenti a circa tre mesi terrestri, il transito della Terra e del Sole sull'orizzonte del nostro satellite naturale, ripresi dal bordo del cratere Shackleton situato al Polo Sud.
La Terra da quest'angolo è vista sottosopra rispetto alla sua normale rappresentazione e ruota al contrario, la montagna sull'orizzonte della superficie lunare è conosciuta come Malapert.
A queste latitudini il Sole, perennemente basso sull'orizzonte, produce ombre estremamente lunghe. Durante il secondo mese dell'animazione, la Terra passa davanti al Sole, creando un'eclissi di Sole.

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Quello che la missione Juno ha scoperto su Giove

Geek   02.11.21  

A partire dal 2016 la sonda Juno della NASA ha effettuato 37 sorvoli ravvicinati di Giove e ogni volta i suoi strumenti di bordo ne hanno analizzato sia la superficie sia gli strati più profondi della sua atmosfera.

Grazie al radiometro a microonde (MWR), gli scienziati sono stati in grado di guardare al disotto delle nuvole del gigante gassoso, ottenendo nuove informazioni sulle tempeste cicloniche del pianeta, inclusa l'anticiclone che forma la Grande Macchia Rossa.
I risultati indicano che le tempeste sono molto più alte di quanto previsto in precedenza. Alcune di esse che si estendono per ben 100 km sotto gli strati più alti, mentre la Grande Macchia Rossa raggiunge profondità di oltre 350 km.

Factnomenal ripercorre le affascianti scoperte della missione Juno su Giove e i motivi che hanno spinto la NASA a prolungarne la durata fino al 2025.

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Una versione web di Photoshop

Geek   26.10.21  
Screenshot della versione web di Photoshop
Screenshot della versione web di Photoshop

Negli ultimi tre anni, Chrome ha lavorato per potenziare le applicazioni web che vogliono spingere i confini di ciò che è possibile fare attraverso un browser. Una di queste applicazioni web è stata Photoshop.
L'idea di eseguire un software complesso come Adobe Photoshop o Visual Studio Code direttamente nel browser sarebbe stato difficile da immaginare solo pochi anni fa.
Tuttavia, come nel caso dell'editor più diffuso tra gli sviluppatori, anche Adobe ha ora reso disponibile una versione beta pubblica del suo software di editing di immagini digitali (e di Illustrator, seppure al momento in beta privata).

Un'ulteriore dimostrazione di quanto Chrome sia sempre più una piattaforma per web app, capace di estendere in modo impressionante la sua funzione primaria di semplice browser.

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Il suono dell'ambiente marziano

Geek   20.10.21  

Il rover Perseverance della NASA trasporta due microfoni, di cui uno sul drone elicottero Ingenuity, che registrano i suoni ambientali di Marte.
Justin Maki, del Jet Propulsion Laboratory della NASA e Nina Lanza, del Los Alamos National Laboratory, spiegano come sono state effettuate le registrazioni e come la differenza tra le atmosfere di Marte e della Terra influenzano il modo in cui si sente il suono.

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