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Il ruolo della Galassia del Sagittario nel processo di evoluzione della Via Lattea

Geek   10.06.20  

I ricercatori dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie hanno presentato uno studio, pubblicato su Nature Astronomy che svela il ruolo cruciale avuto dalla Galassia Nana Ellittica del Sagittario nel processo di accrescimento ed evoluzione della Via Lattea nel corso degli ultimi 7 miliardi di anni.
La ricerca, basata sui dati raccolti dalla sonda Gaia dell'ESA, che sta compilando un catalogo astrometrico di circa un miliardo di stelle fino alla magnitudine 20, indica come gli eventi di formazione stellare associati alle numeose interazioni tra la galassia del Sagittario e la nostra galassia potrebbero aver dato origine anche al Sole e al nostro sistema planetario.

La Galassia Nana Ellittica del Sagittario è una galassia satellite della nostra Via Lattea all'interno del Gruppo Locale, il gruppo di circa 70 galassie legate insieme gravitazionalmente i cui componenti maggiori sono la Via Lattea, la Galassia di Andromeda e la Galassia del Triangolo. La Galassia del Sagittario ha un diametro di circa 10.000 anni luce e si trova a 70.000 anni luce di distanza dalla Terra, in un'orbita polare rispetto alla Via Lattea.

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Come può nascere un pianeta

Geek   29.05.20  
AB Aurigae fotografato dal VLT dell'ESO
AB Aurigae fotografato dal VLT dell'ESO

Questa fotografia potrebbe essere una delle prime prove dirette della nascita di un pianeta.
L'immagine ottenuta dal Very Large Telescope dell'ESO raffigura il sistema stellare in formazione AB Aurigae, che si trova a circa 520 anni luce di distanza dalla Terra.

I dati ottenuti confermano la presenza del disco protoplanetario, la struttura discoidale di gas e polveri in orbita attorno a una protostella che rappresenta uno degli indizi per la possibile formazione di un nuovo pianeta.

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La mappa geologica della Luna

Geek   25.05.20  
Mappa geologica della Luna a cura dell'USGS Astrogeology Science Center
Mappa geologica della Luna a cura dell'USGS Astrogeology Science Center

L'USGS Astrogeology Science Center ha pubblicato la più accurata mappa geologica del nostro satellite naturale.
I dati sono stati raccolti a partire dalle sei mappe utilizzate durante il programma Apollo e aggiornati con le più recenti osservazioni satellitari per disegnare questa carta in scala 1: 5.000.000.

I colori dividono la mappa in unità stratigrafiche, così da rappresentare l'intera scala dei tempi geologici lunari, quindi ogni colore rappresenta il tipo di roccia e la sua epoca. Ad esempio, il giallo sulla mappa rappresenta il periodo copernicano.

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Atraccare alla Stazione Spaziale Internazionale col simulatore della Crew Dragon di SpaceX

Geek   15.05.20  
Il simulatore della Crew Dragon di SpaceX
Il simulatore della Crew Dragon di SpaceX

Il 27 maggio la Crew Dragon di SpaceX decollerà alla volta della ISS con a bordo gli astronauti della NASA Bob Behnken e Doug Hurley, inaugurando l'era del trasporto spaziale privato.

La Crew Dragon è stata progettata per attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale in modalità automatica, tuttavia a bordo sono presenti comandi manuali in caso di necessità.
Il simulatore di SpaceX propone proprio questa situazione, mettendo alla prova gli aspiranti astronauti con un attracco manuale alla ISS attraverso la riproduzione dell'interfaccia della navicella.

Mi raccomando, leggeri coi comandi e delicati nei movimenti.

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Il buco nero più vicino alla Terra

Geek   13.05.20  

Gli astronomi dell'European Southern Observatory (ESO) hanno rilevato quello che probabilmente è il buco nero più vicino al nostro sistema Solare.
Il piccolo buco nero si trova a circa 1.000 anni luce dalla Terra nel sistema stellare triplo HR 6819.

Questo sistema stellare aveva attirato per anni l'attenzione dei ricercatori per via dello strano comportamento orbitale delle due stelle e della loro differente velocità nello spazio. Ora il mistero è stato spiegato aggiungendo all'equazione la massa gravitazionale del buco nero, come si può vedere nella simulazione che rappresenta il moto dei tre corpi celesti.

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Costruire un drone coi mattoncini LEGO

Geek   08.05.20  

Realizzare un drone passo passo, di errore in errore sino al volo finale.
Brick Experiment Channel mostra la costruzione di un drone di mattoncini LEGO perfettamente funzionante e riproducibile, con una spesa che non supera i 450 euro. Geniale.

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La escape room online a tema Harry Potter

Geek   04.05.20  

Sydney Krawiec, bibliotecario dei servizi per i giovani presso la biblioteca pubblica di Peters Township a McMurray in Pennsylvania, ha creato una escape room testuale, realizzata su Documenti Google.
Il giocatore di Hogwarts Digital Escape Room analizzando indizi e rispondendo a domande dovrà cercare di fuggire dalla stanza che si trova all'interno del castello che ospita la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, frequentata da Harry Potter.

È possibile completare questa escape room in gruppo o da soli. Puoi competere contro amici e giocarci più volte. Assicurati solo di divertirti! Se accedi tramite un'app di social media, ti consiglio di aprire questa escape room in un browser separato in modo da non perdere i progressi avanzando attraverso il gioco.

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Chewbacca, vita e opere

Geek   24.04.20  

Perché la sua arma è così diversa da quella di tutti gli altri personaggi della saga? Perché parla con quel linguaggio gutturale quando chiaramente comprende lingue diverse? Chewbacca è il suo vero nome?

Looper scava nel passato dell'iconico Wookiee di Star Wars per raccontare la sua vita e gli aspetti culturali della sua razza così come sono stati descritti negli ultimi 40 e passa anni nell'universo, canonico e non, ambientato in quella galassia lontana, lontana.

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I misteri di Mercurio che dovrà scoprire la missione BepiColombo dell'ESA

Geek   23.04.20  
Mercurio in falsi colori fotografato dalla sonda MESSENGER
Mercurio in falsi colori fotografato dalla sonda MESSENGER

La missione dell'ESA BepiColombo dovrà rispondere nei prossimi anni a cinque domande sul pianeta Mercurio: come si formato, se c'è davvero acqua sul pianeta, se Mercurio è geologicamente attivo, perché la sua superficie è così scura e come mai ha un campo magnetico.

Per scoprirlo la missione, che porta il nome del matematico e astronomo Giuseppe Colombo, esplorerà il pianeta grazie in una serie di sorvoli, a partire da ottobre 2021 e poi entrando in orbita nel dicembre 2025, attraverso gli strumenti destinati allo studio della superficie, dell'esosfera e della composizione interna del pianeta montati sul Mercury Planetary Orbiter (MPO) e al Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO) che studierà la magnetosfera del pianeta.

Prima di raggiungere Mercurio, BepiColombo sorvolerà per due volte Venere, nell'ottobre di quest'anno e nell'agosto del 2021, per sfruttarne l'effetto fionda dato dalla spinta gravitazionale del pianeta.

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