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Cosa succede al corpo umano nello spazio

Geek   02.09.24  

Il vuoto dello spazio è un ambiente ostile per il corpo umano, un luogo in cui la sopravvivenza è impossibile senza adeguate protezioni. Questo concetto è solo l'inizio di una riflessione più approfondita presentata in questa lezione di TED-Ed che esplora tutti gli scenari possibili.
Nonostante tute spaziali, astronavi e stazioni orbitali siano costruite in modo tale da garantire una protezione contro la maggior parte della radiazioni e dal vuoto anche con controlli ambientali precisi, gli astronauti devono affrontare effetti indesiderati come la microgravità, accelerazione o assenza di gravità con corpi che si sono evoluti per funzionare in un ambiente molto diverso come quello terrestre.

La lezione di Tejal Gala ci invita a riflettere sull'incredibile adattamento che il corpo umano deve affrontare nello spazio profondo e sulle sfide psicologiche e biologiche che dobbiamo superare per esplorare l'universo.

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Cos'è un fossile

Geek   20.08.24  

Il paleontologo Roger Benson dell'American Museum of Natural History di New York City offre una prospettiva affascinante su come vengono definiti i fossili. Sottolineando in particolare le differenze tra i fossili e gli scheletri ed evidenziando come i fossili non devono necessariamente essere scheletri completi e che non sono sempre associati ai dinosauri. Benson illustra anche come lo scavo dei fossili abbia aiutato i paleontologi a comprendere la storia della vita sul nostro pianeta.

I fossili ci raccontano storie affascinanti di adattamento, estinzione e sopravvivenza e attraverso di essi possiamo viaggiare indietro nel tempo e immergerci nella diversità e nella complessità della vita che ha popolato la Terra.

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Gli orologi pneumatici di Parigi

Geek   16.08.24  

Sul finire del XIX secolo Parigi si trovava a dover risolvere il problema di come poter sincronizzare rapidamente tutti gli orologi pubblici sparsi nell'area metropolitana. Il sistema postale pneumatico della città era entrato in servizio dal 1866 e undici anni dopo il comune di Vienna aveva dimostrato che la stessa tecnologia di base poteva essere usata per far funzionare gli orologi.
Un'infrastruttura provata, affidabile ed economica poteva essere la soluzione giusta.

Primal Space racconta come funzionava questo sistema: un orologio principale al centro di Parigi inviava aria compressa ogni minuto attraverso una rete di tubature per sincronizzare ogni orologio pubblico in giro per la città.
La precisione dell'orologio principale era garantita da un ulteriore orologio che veniva aggiornato quotidianamente utilizzando osservazioni astronomiche presso l'Osservatorio di Parigi. Solo cinque anni dopo la sua prima implementazione nel 1880, questo sistema aveva reso possibile l'installazione di migliaia di orologi Popp, del nome dell'inventore Victor Popp, in alberghi, stazioni ferroviarie, case, scuole e strade pubbliche.
Il sistema Popp di Parigi continuò a essere utilizzato sino al 1927 con una sola interruzione conosciuta durante la grande alluvione del 1910 che fermò il tempo in tutta la città.

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Le lingue nel regno animale

Geek   30.07.24  

Ogni specie animale ha sviluppato adattamenti unici per garantire la propria sopravvivenza e il successo riproduttivo, e le lingue giocano un ruolo fondamentale in questo processo. Attraverso l'evoluzione, le lingue si sono adattate in modo sorprendente per soddisfare le esigenze specifiche di ciascuna creatura, creando una diversità straordinaria di forme e funzioni.

Le lingue degli animali sono strumenti straordinari che svolgono ruoli cruciali nella vita di molte creature. Ad esempio, la lunga e appiccicosa lingua del camaleonte può essere sparata fuori con incredibile rapidità per catturare insetti, mentre la ruvida lingua del gatto è progettata per raschiare la carne dagli ossi con precisione e efficacia. Allo stesso modo, le lingue degli uccelli possono essere adattate per raccogliere nettare dai fiori o catturare piccole prede.

In questa animazione su TED-Ed, scritta da Cella Wright, la narratrice Susan Zimmerman presenta le caratteristiche di alcune delle lingue più interessanti e curiose presenti nel regno animale e su come queste meraviglie anatomiche siano fondamentali per la sopravvivenza e l'adattamento delle specie nel regno animale.

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Come funziona la barriera sul Tamigi che protegge Londra dalle inondazioni

Geek   27.07.24  

Durante gran parte del XX secolo, i londinesi lungo il fiume Tamigi hanno affrontato un alto rischio di inondazioni. Tempeste eccezionali, come quella drammatica del Mare del Nord che nel 1953 causò la morte di centinaia di persone, hanno spinto l'opinione pubblica e le autorità a discutere su come proteggere Londra da futuri disastri.

Nella metà degli anni '70, gli ingegneri hanno trovato una soluzione: costruire una ciclopica diga mobile per proteggere la foce del fiume dagli effetti mareali. La Barriera del Tamigi.
Vox racconta questa struttura impressionante composta da porte metalliche mobili in grado di interrompere il flusso d'acqua durante eventi di potenziale alluvione, tra le più grandi in Europa assiema al MOSE di Venezia e al Maeslantkering del Piano Delta a Hoek van Holland.
La Barriera del Tamigi da allora ha protetto Londra, tuttavia il clima in evoluzione e l'innalzamento del livello del mare stanno mettendo sotto pressione l'integrità delle barriere. Dal 1980 al 1990, la barriera è stata chiusa solo quattro volte; dal 2010 al 2020, invece, è stata chiusa 50 volte e non era stata progettata per un uso così frequente.

Il governo del Regno Unito ha creato il Piano Thames Estuary 2100, in risposta ai cambiamenti nei modelli meteorologici, che monitora e adatta le barriere in base ai dati sulle maree. Il piano prevede possibili miglioramenti alla barriera esistente e la costruzione di ulteriori difese antiallagamento.
Thames Estuary 2100 mira a rendere Londra una città con i piedi all'asciutto anche nel futuro superendo la prova del tempo e i cambiamenti climatici che hanno rimodelleto il mondo.

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Storia dell'atomo: dall'atomismo all'era atomica

Geek   07.07.24  

La teoria atomica ci ha portato dalla speculazione filosofica dell'antichità all'era atomica in cui ci troviamo oggi. Attraverso secoli di scoperte scientifiche e sperimentazioni, siamo giunti a comprendere la struttura e il funzionamento degli atomi, imparando infine a padroneggiarne il potere.

Chemistorian ne ripercorre le tappe a partire dalle prime idee sull'atomismo risalenti all'antica Grecia, con filosofi come Democrito e Leucippo che ipotizzavano l'esistenza di particelle indivisibili chiamate atomi.
È stato con l'avvento del metodo scientifico e l'inizio dell'era della chimica moderna che la teoria atomica ha iniziato a essere supportata da prove sperimentali. Scienziati come John Dalton nel XVIII secolo hanno sviluppato un modello atomico basato su esperimenti chimici che dimostravano la combinazione di elementi in proporzioni fisse.
Successivamente, con la scoperta delle particelle subatomiche, come gli elettroni, da parte di scienziati come J.J. Thomson e la scoperta del nucleo atomico da parte di Ernest Rutherford, la teoria atomica si è arricchita di nuove conoscenze e ha iniziato a delineare la struttura interna dell'atomo.

Nel XX secolo la scoperta della fissione nucleare e la successiva creazione delle prime armi atomiche hanno portato l'umanità nell'era atomica. L'utilizzo distruttivo dell'energia atomica durante la Seconda Guerra Mondiale ha sottolineato sia i benefici che i rischi associati all'atomica. Da allora, la scienza e la tecnologia hanno continuato ad avanzare nel campo dell'energia nucleare, portando allo sviluppo di centrali nucleari per la generazione di elettricità e all'utilizzo dell'energia atomica in ambiti come la medicina e la ricerca scientifica.

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Progettare il finto rumore delle auto elettriche

Geek   05.07.24  

La sicurezza stradale è una questione complessa. Con l'aumento delle auto elettriche, si è reso necessario affrontare il problema dell'assenza di rumore che può rendere difficile per persone e animali accorgersi della presenza di un veicolo in avvicinamento.
Al contrario le auto con motori a combustione emettono forti rumori, a cui ci siamo tristemente abituati, ma che ci avvertono della loro presenza.

Per affrontare questa problematica, le case automobilistiche stanno lavorando per sviluppare suoni specifici per le auto elettriche che siano in grado di avvisare gli altri utenti della strada senza essere fastidiosi e creare il minimo inquinamento acustico possibile.
Vox spiega come gli ingegneri stiano studiando i suoni più efficaci e riconoscibili, ma allo stesso tempo gradevoli all'orecchio umano e non invasivi per gli animali.

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Cinque secoli di progressi scientifici, tecnologici e sociali in un'infografica

Geek   28.06.24  
Screenshot di Calculating Empires
Screenshot di Calculating Empires

La storia della scienza e della tecnologia è anche una storia di visualizzazioni. Dal diagramma di Venn alla rete neurale, le illustrazioni visive hanno plasmato gli orizzonti concettuali dell'immaginario scientifico. Le tecnologie di oggi sono le ultime manifestazioni di una lunga serie di sistemi intrecciati di conoscenza e controllo.
Calculating Empires, di Kate Crawford e Vladan Joler, vuole mostrare la complessa interazione di sistemi di potere, informazione e circostanze attraverso lo spazio e il tempo a partire dall'anno 1500.

In quell'anno le reti globali, sia culturali sia commerciali, iniziarono a prendere forma. Nuove rotte mercantili significarono l'espansione degli imperi europei. Progressi nelle navi e negli strumenti di navigazione permisero l'annessione di terre, la scoperta di popoli indigeni e l'introduzione di nuovi virus, droghe e armi. La stampa a caratteri mobili di Gutenberg riorganizzò il potere dell'informazione e posero le basi per una trasformazione politica e culturale. Furono sviluppati nuovi strumenti scientifici e sistemi di calcolo. La catalogazione meticolosa e la privatizzazione di terre, animali, piante e spazi avviarono un programma a strati di colonizzazione che continuò ad espandersi per secoli. Queste pratiche dei passati imperi trovano oggi un'eco nelle industrie tecnologiche e militari altamente concentrate del 21° secolo.

Questo progetto si propone di esplorare il modo in cui le strutture tecniche e sociali si sono sviluppate in parallelo nel corso di cinque secoli. L'obiettivo è quello di osservare il periodo contemporaneo all'interno di una traiettoria più ampia di idee, dispositivi, infrastrutture e sistemi di potere.
Un'infografica che ci aiuta a comprendere il contesto storico in cui operiamo e che ci offre uno sguardo approfondito sulla nostra realtà, aprendo nuove prospettive per una migliore comprensione del nostro mondo.

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Il libero arbitrio tra determinismo e comportamento emergente

Geek   24.06.24  

Kurzgesagt approfondisce il concetto filosofico e teologico di libero arbitrio affrontandolo dal punto di vista della fisica, mettendo a confronto determinismo e comportamento emergente.

La prospettiva deterministica, immaginata nell'esempio, assume che subito dopo il Big Bang un supercomputer abbia analizzato ogni singola particella dell'universo e ne abbia registrato tutte le proprietà. Applicando semplicemente le leggi deterministiche della fisica, dovrebbe essere in grado di predire cosa faranno tutte le particelle esistenti fino alla fine dei tempi.
Quindi, dato che noi siamo fatti di particelle, sarebbe tecnicamente possibile sapere in ogni momento tutto ciò che faremo. Il nostro passato, presente e futuro erano già predeterminati e decisi al momento del Big Bang. Questo implica l'esistenza di una sorta di destino e noi non abbiamo nessuna possibilità di deviare dal binario prestabilito.

D'altro canto esiste un argomento rilevante a favore della volontà individuale di decidere gli scopi del nostro agire e pensare.
Sappiamo che possiamo ridurre tutto ciò che esiste nelle sue particelle elementari guidate dalle leggi della fisica che le regolano. Tuttavia c'è un intoppo: non possiamo spiegare l'universo osservando solo delle particelle, ma la complessità porta necessariamente al comportamento emergente che per sua natura è impredicibile e dunque legato al libero arbitrio quando lo associamo a esseri viventi.

Nella teoria della complessità il comportamento emergente è la situazione nella quale un sistema complesso esibisce proprietà macroscopiche ben definibili, difficilmente predicibili sulla base delle leggi che governano le sue componenti prese singolarmente, scaturendo dunque dalle interazioni lineari e non-lineari tra le componenti stesse: quantunque sia più facilmente riscontrabile in sistemi di organismi viventi o di individui sociali oppure ancora in sistemi economici, l'emergenza si manifesta anche in contesti molto più elementari, come ad esempio la fisica delle particelle e la fisica atomica.

L'emergenza può essere definita anche come il processo di formazione di schemi complessi a partire da regole più semplici, e una esemplificazione può ottenersi osservando il gioco della vita di John Conway, nel quale poche semplici regole fissate per pochi individui di base possono condurre a evoluzioni assai complesse.

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La nuova corsa alla Luna

Geek   11.06.24  

Fin dai tempi antichi, l'umanità ha osservato la Luna con ammirazione, meraviglia e un crescente interesse scientifico. Con il passare dei secoli, i nostri studi e le nostre conoscenze sono progredite, e abbiamo iniziato a comprendere sempre di più il ruolo fondamentale che la Luna ha nella nostra comprensione dell'universo.
La Luna è stata una pietra angolare per le teorie scientifiche e le scoperte astronomiche. Le osservazioni del nostro satellite naturale hanno contribuito alla comprensione del sistema Solare e all'elaborazione delle leggi che governano i movimenti celesti.

La Luna ha rappresentato un obiettivo concreto per l'esplorazione umana oltre il pianeta Terra. Fin dall'inizio dell'era spaziale, l'idea di raggiungerla è stata una sfida per gli scienziati, gli astronauti e l'intera umanità. Le missioni Apollo della NASA sono state l'evento epocale che ha aperto la strada alla possibilità di trasformarci in una specie multiplanetaria.

All'alba della colonizzazione della Luna, attraverso le imminenti missioni Artemis, il Financial Times racconta la nuova corsa allo spazio. Questa volta con l'obiettivo di stabilire una presenza umana permanente.

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