Il ritorno dell'Italia dei Valori
L'IDV di Di Pietro risorge a San Sepolcro con un nuovo simbolo da cui sparisce il nome del fondatore e leader. Giusto in tempo per Halloween. I costumi da militante dell'IDV andranno a ruba.
L'IDV di Di Pietro risorge a San Sepolcro con un nuovo simbolo da cui sparisce il nome del fondatore e leader. Giusto in tempo per Halloween. I costumi da militante dell'IDV andranno a ruba.
Si è conclusa l'esperienza politica dell'Italia dei Valori in un silenzio assordante.
Il bilancio della formazione personale di Antonio Di Pietro è eufemisticamente deludente.
Antonio Di Pietro l'IdV sempre più isolati. Ultimi difensori di un fortino che non esite più e forse non è mai esistito.
Il crollo dell'IdV alle amministrative a vantaggio del Movimento 5 Stelle raccontato sulla Stampa.
I dati elaborati dall'Istituo Cattaneo sono impietosi: nonostante il grande successo di Leoluca Orlando a Palermo, sono 55 mila i voti in meno da Nord a Sud del Paese, una perdita del 58% a livello nazionale. E, soprattutto, questo calo ha un nome e un cognome: Beppe Grillo.
La via maestra per cambiare il Porcellum di Calderoli era e resta l'accordo in Parlamento perché, com'era logico prevedere, lo strumento referendario è inapplicabile all'impianto di una legge elettorale per evitare un pericoloso vuoto normativo. Con buona pace dei vaneggiamenti di Di Pietro.
Il Partito Democratico si smarca dall'atteggiamento cerchiobottista di Di Pietro e Vendola sul governo Monti, proseguendo sulla strada della serietà e della fermezza intrapresa con il sostegno alla ripresa del paese.
Fino a ieri ho sentito parole ragionevoli in particolare da Vendola ma anche da Di Pietro.
Oggi invece ho sentito parole che non mi sono piaciute. Se quella è la sua posizione, Di Pietro andrà per la sua strada. Noi siamo qui a difendere gli interessi dell'Italia e dei lavoratori italiani. Se uno vuole scantonare e mettere davanti i suoi interessi a quelli del Paese credo che ci saranno dei problemi.
Credo che se Pd e Pdl appoggeranno l'esecutico tecnico, dopo uno-due mesi si accorgeranno che non possono stare insieme. Due maschi in una camera da letto non fanno figli... E allora noi rilanceremo l'esigenza di due coalizioni che si contrappongono e rimetteremo in campo il patto di Vasto.
L'omofoba e miope dichiarazione di un Di Pietro, sempre più smaccatamente uomo di destra travestito alla bisogna da salvatore di una sinistra conservatrice, mi porta a due conclusioni.
La prima di natura squisitamente personale. Non voterò né domani né in futuro una coalizione che al suo interno comprenda una formazione politica che si ispiri a Di Pietro come leader.
La seconda prettamente politica. La decisione dell'IdV di tirarsi fuori, assieme alla Lega e agli elementi più impresentabili del PdL, da un probabile governo tecnico a guida Mario Monti non può che essere un'ottima notizia per il futuro premier, per il nostro paese e per l'Europa.
Cristiano Di Pietro, figlio del più noto Antonio, è stato candidato dall'IdV alle prossime regionali di ottobre in Molise, in una lista dai candidati deboli per favorire la sua elezione.
La famiglia prima di tutto.
Anche nell'IdV, patria e approdo di tutti i puri di questo paese.
Dopo aver avuto un abboccamento con l'anziano leader e aver attaccato Bersani e il PD, oggi Di Pietro si scaglia contro Vendola chiudendo il cerchio della destabilizzazione del centro sinistra uscito vincente dalle recenti prove elettorali e referendarie.
Il leader di plastica tenta di rifarsi una verginità, ora nel momento del declino politico e morale di Berlusconi, dopo che per lustri l'unica strada politica intrapresa è stata quella dell'antiberlusconismo fanatico. Mai vincente per altro.
Caro Antonio, con questi mezzucci ti fai male da solo. Cosa ci guadagni a manipolare un sondaggio?
E' l'accusa del direttore di MicroMega Paolo Flores D'Arcais a Di Pietro.
In ballo un sondaggio sulla questione morale all'interno dell'IdV. Sondaggio che fino a questa mattina era sfavorevole a leader del movimento.Per il campione rappresentato dai "navigatori" più attivi e motivati di MicroMega, Il Fatto, La Repubblica, che non sono purtroppo rappresentativi della popolazione italiana ma certamente lo sono dei potenziali elettori Idv, quasi l'80% considerava più che ragionevole l'allarme sulla questione morale lanciato da De Magistris, Alfano e Cavalli. Solo il 6% condivideva invece l'immediato "stracciarsi le vesti" con cui il vertice Idv aveva risposto loro.
Stamattina alle 11,30 - miracolo! - i voti alla quarta opzione sono al 20% e continuano a salire (quelli alla seconda opzione sono scesi già al 40%). Nel frattempo ho ricevuto in copia da due militanti Idv (uno di Milano e uno di Napoli) l'sms che è stato inviato a tutti gli iscritti e simpatizzanti dal tuo apparato dirigente: "Ciao, vai su micromega e vota (e fai votare) per il presidente. Grazie, risposta n.4 (gira sms a tutti i tuoi contatti)". Circa tremila voti così "coscritti" hanno fin qui manipolato i risultati, e non dubito che nelle prossime ore altri voti lo faranno ulteriormente.
Ma con queste manipolazioni, caro Antonio, cosa ci guadagni?La risposta di Di Pietro, che nega ogni addebito, non si è fatta attendere.
Mi sta bene il sondaggio a condizione, però, che non sia condotto in modo furbastro ed omissivo, come invece ha fatto il direttore Paolo Flores d'Arcais