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I post con tag "Fini" archivio

La congiura dei tacchi alti

Res publica   28.01.11  

La lenta e dolorosa caduta di Berlusconi che tutto e tutti travolge come l'abbiamo sempre immaginata.

Il sistema istituzionale è al collasso. Il sistema politico è allo sfascio. Berlusconi è la causa di questa progressiva disgregazione democratica, che culminerà addirittura in una manifestazione organizzata dal Pdl per il prossimo 13 febbraio alla quale parteciperà il premier in persona. Un capo del governo che scende in piazza per protestare contro un altro potere dello Stato. Una cosa mai vista.
Per questo, prima che lo faccia il presidente della Camera, è molto più urgente che si dimetta il presidente del Consiglio. Poi accada quel che deve. Compreso il voto anticipato, se non c'è altra soluzione. Al punto in cui siamo, forse, le elezioni non sono più una minaccia, ma una necessità.

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Libero e l'attentato a Fini

Multimedia   27.12.10  

Belpietro e la fantascienza ucronica.
Dal suo editoriale di oggi su Libero.

Girano strane voci a proposito di Fini. Non so se abbiano fondamento, se si tratti di invenzioni oppure, peggio, di trappole per trarci in inganno. Se mi limito a riferirle è perché alcune persone di cui ho accertato identità e professione si sono rivolte a me assicurandomi la veridicità di quanto raccontato e, in alcuni casi, dicendosi addirittura pronte a testimoniare di fronte alle autorità competenti. Toccherà quindi ad altri accertare i fatti. La prima storia è ambientata in Puglia, anzi, per la precisione ad Andria, un grosso comune da poco diventato capoluogo della neonata provincia di Bat, Barletta, Andria e Trani. Qui qualcuno avrebbe progettato un brutto scherzo contro il presidente della Camera. Non so se sia giusto parlare di attentato, sta di fatto che c’è chi vorrebbe colpirlo in una delle sue prossime visite e per questo si sarebbe rivolto a un manovale della criminalità locale, promettendogli 200 mila euro. Secondo la persona che mi ha fatto la soffiata, nel prezzo sarebbe compreso il silenzio sui mandanti, ma anche l’impegno di attribuire l'organizzazione dell'agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio. Per quel che ne ho capito, l’operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimità delle elezioni, così da condizionarne l'esito.

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Quelli dell'opposizione seria e responsabile

Res publica   16.12.10  

Il terzo polo si candida ad essere l'ago della bilancia. Battitori liberi permettendo.

Ci confronteremo con il governo per tutte le iniziative da assumere e per contrastare quelle che con condividiamo. E' un'iniziativa che è nella direzione della chiarezza, del coraggio e dell'unità: che più di 100 parlamentari aderiscano a questo coordinamento è un elemento molto positivo. Per gli italiani che possono fare le vacanze di Natale questo sarà un elemento di serenità, perchè c'è bisogno di abbassare il tasso di litigiosità, di pacificare l'Italia e riunificare il Paese.

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Un giorno di respiro per un Berlusconi impiccato

Res publica   14.12.10  

Silvio Berlusconi si salva per una manciata di voti. Si salva per ventiquattro ore, da domani ricomincerà la giostra della crisi politica di un Governo in crisi d'ossigeno.
I problemi sono ancora tutti sul tavolo.
Abbiamo solo perso altro tempo. Tempo che non avevamo e non abbiamo.

Moralmente è una sconfitta disastrosa per le opposizioni che da sei mesi si erano incatenate mani e piedi al suicidio politico di Fini, senza ragionare su alternative autonome e programmatiche. Ora è tutto un po' più difficile; anche in vista di possibili elezioni anticipate.
Un sonoro e paterno calcione del Cavaliere, l'ennesimo, a chi nella sinistra ha pensato che fosse più facile far fare ad altri il lavoro sporco, mentre al contempo andava in scena l'irresponsabile sport del farsi le scarpe a vicenda. Dalle primarie alla leadership.

Per chi era certo che il voto di oggi sarebbe bastato non solo a fare cadere Berlusconi, ma a spazzare via il berlusconismo. Beh. Non avete capito un cazzo.
Ed è un leitmotiv che va avanti da 16 anni.

Auguri. All'Italia.

P.S.: e per la cronaca i radicali hanno votato la sfiducia. Compatti. Al contrario dell'IdV di Di Pietro, i cui due transfughi hanno fornito i voti necessari alla tenuta dell'esecutivo.

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Scherzi futuristi

Res publica   28.11.10  

On. Presidente,
Generazione Italia considera conclusa negativamente l'esperienza di questo Governo che, come fosse un suo feudo personale, ha presieduto.

La dichiarazione di fuoco comparsa sul sito di Generazione Italia non era altro che la missiva con cui Umberto Bossi, il 21 dicembre 1994, annunciava la sfiducia al Governo Berlusconi.

I futuristi finiani hanno così commentato la loro nota polemica all'indirizzo del premier Berlusconi.

Abbiamo utilizzato il discorso dell'allora onorevole Bossi anche per replicare alle accuse di tradimento che ci piovono addosso dal Pdl e dalla Lega Nord. Chi ha replicato al nostro "scherzo" con parole al vetriolo, farebbe bene a pensare prima di ragliare.

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Di campagne acquisti e cerini

Res publica   19.11.10  

Circolano due ipotesi riguardo l'euforia delle ultime ore del premier Berlusconi per aver trovato, a parole, i voti necessari per superare lo scoglio del voto di sfiducia del 14 dicembre.

La prima è la più accreditata dalla stampa. Fini non sarebbe i grado di controllare il nuovo gruppo di Futuro e Libertà, mentre la campagna acquisti del Cavaliere starebbe mietendo strage fra i banchi dell'opposizione, senza considerare poi il da molti annunciato mercimonio dei sei deputati radicali pronti a votare la fiducia a Berlusconi pur di conquistare visibilità.

La seconda ipotesi è la chiave di lettura del Secolo d'Italia.
Il raffreddamento delle posizioni di Fini e Casini sarebbe un bluff volto a rosolare il Governo sino alle ultime ore dal voto di sfiducia alla Camera. Le defezioni e la mancata presentazione di una propria mozione altro non sarebbe se non una strategia pianificata.

Nell'incertezza della situazione il Partito Democratico, da cui oggi non si leva una voce, si presta una volta ancora a rimanere con il cerino in mano.

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