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I post con tag "Intercettazioni" archivio

Cosa emerge dalla legge bavaglio

Res publica   10.06.10  

Il ddl sulle intercettazioni fortemente voluto dal Presidente del Consiglio Berlusconi incassa il via libera del Senato, ma qual è il vero dato politico dell'intera vicenda?

Non certo la debolezza del PD o gli schiamazzi dell'IdV. Non è la paura per la tenuta dei processi e delle inchieste e neanche il temuto colpo alla democrazia e alla libertà di stampa.

Ciò che emerge è che nello scontro tra Fini e Berlusconi l'unico a uscirne vincitore è sempre e solo il premier.
Le istanze critiche di parte del PdL si sono dovute piegare ad accettare lo strumento della fiducia.
Se le tensioni all'interno del maggiore partito del paese non sono di certo archiviate, resta evidente che arrivati alla conta Fini non ha i numeri per muovere una foglia e non ha la forza di tentare uno strappo.
Dettare la linea politica poi resta un miraggio.

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La battaglia sulle intercettazioni

Res publica   24.05.10  

Si accendono gli animi attorno al tema delle intercettazioni e la blogosfera fa la sua parte. 
Inizia Gilioli con un accusatorio post contro il blog Left Wing e D'Alema.

Il sito ultrà dalemiano ci dice anche che l'opinione pubblica italiana non aveva il diritto di conoscere la telefonata in cui due imprenditori ridevano per il terremoto perché «non sono ancora ancora previsti nel nostro codice i reati di cattiveria, cinismo e avidità».

Ai dalemiani l'idea che conoscere quella telefonata abbia aperto squarci di verità impressionante su un rapporto malato tra politica e business proprio non interessa: per loro era prioritaria – rispetto al nostro diritto di essere informati su quel che accadeva dietro le quinte degli appalti – la privacy dei due imprenditori mascalzoni.

Ecco, a volte c'è una sinistra che è come la peggiore delle destre.

E in verità questo grumo di pornopoliticismo esasperato, a chiamarlo sinistra, beh, ci vuole un bel coraggio.

Cundari risponde a stretto giro.

3. Se ragionassi come fai tu, dovrei fare un post con una tua foto vicino a Carlo De Benedetti e sostenere che questa è la tua reazione alle critiche che mi sono permesso di fare al tuo editore in quello stesso sito, e via discettando di quel "grumo" del giornalismo di sinistra, che pure "a chiamarlo sinistra ci vuole un bel coraggio", eccetera. Ma io non ragiono come te, per fortuna, e non ho nessuna difficoltà a riconoscerti la piena titolarità delle fregnacce che scrivi, senza bisogno di dipingerci attorno chissà quali oscure manovre.

Resta il discusso provvedimento fortemente voluto dal Governo, scritto male e interpretato peggio.
Trasformato in bandiera da brandire per entrambi gli schieramenti, è diventato un puro terreno di scontro frontale e per questo impossibile da commentare razionalmente senza scatenare conseguenti polemiche.

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Grati per l'eternità

Res publica   24.03.10  

Storiacce a contorno del caso Unipol.

"Signor presidente, ora le faccio sentire un’intercettazione...". Silvio Berlusconi, la mattina del 24 dicembre del 2005, è seduto sulla poltrona del salotto principale di Arcore. Un albero di Natale bianco addobbato per le feste illumina la stanza. Il premier appare particolarmente provato, o almeno così lo descrive, mettendo a verbale la ricostruzione dei fatti, una delle persone che ha organizzato l'incontro. Sono le sette e mezzo del mattino. Il premier, con gli occhi semichiusi, avverte i suoi interlocutori: "Abbiamo mezz'ora, poi ho un appuntamento con don Verzè (il fondatore dell'ospedale San Raffaele, ndr)". A Roberto Raffaelli, l'ex amministratore dell'azienda di intercettazioni telefoniche "Rcs-Research control system", basta poco per spiegare il motivo della sua visita. Con l'aiuto di un computer, Raffaelli fa ascoltare l’intercettazione telefonica captata nel luglio precedente tra l’allora leader Ds, Piero Fassino e il numero uno Unipol, Giovanni Consorte. "Allora, abbiamo una banca?", chiede Fassino al manager della compagnia assicurativa, poche ore prima dell'ufficializzazione dell'Opa sulla Bnl da parte di Unipol. La conversazione è captata proprio da Rcs per conto della procura di Milano che sulle scalate sta conducendo in gran segreto un'inchiesta.
Dopo aver ascoltato con le sue orecchie la conversazione intercettata, Berlusconi sembra ridestarsi dall’iniziale torpore. "La famiglia ve ne sarà grata per l'eternità", il commento del premier, secondo il racconto di uno dei soggetti coinvolti.

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Intercettato

Geek   09.07.08  

Quelli che credono che la droga si scarichi dal web, le intercettazioni e il caso Bianchi.

La Polizia postale ha confermato a Leonardo Bianchi l'oscuramento del sito. Leonardo è stato persino convocato al commissariato di Roma dove andrà domani.
Invito i pochi giornalisti rimasti a diffondere la notizia, soprattutto all'estero.

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