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I post con tag "Mafia" archivio

La yakuza raccontata da chi ne ha fatto parte

Res publica   09.08.23  

Yuyama Shinya è un ex membro della yakuza. Afferma di essere stato arrestato 11 volte, sia da minorenne sia da adulto, e di aver scontato otto anni di prigione. Racconta di essersi unito alla mafia giapponese quando aveva 18 anni e di aver ricoperto diverse posizioni prima di lasciarla nel 2012.

In un'intervista con Insider, Yuyama parla dei modi in cui la yakuza guadagna denaro, come l'estorsione e le tangenti per la protezione. Discute delle cerimonie di iniziazione e delle regole di appartenenza, nonché dei legami che la yakuza ha con altri gruppi criminali, come la Triade cinese e il crimine organizzato russo.
Da quando ha lasciato la yakuza, Yuyama ha voltato le spalle a una vita di crimine. Gestisce un canale YouTube e si è candidato per un incarico politico con un programma di riforma carceraria.

La storia di Yuyama Shinya è un esempio affascinante di una persona che ha cercato di riscattarsi dopo aver vissuto nell'ombra della criminalità organizzata. La sua esperienza all'interno della yakuza gli ha fornito una visione unica sul funzionamento di una delle più estese mafie al mondo.
La yakuza è un'organizzazione criminale che ha radici profonde nella società giapponese. Le attività illecite di estorsione e racket della protezione sono solo alcune delle molte fonti di reddito per la yakuza. Questi gruppi sono noti per la loro stretta gerarchia e rigide regole di appartenenza. Le cerimonie di iniziazione, spesso caratterizzate da riti di passaggio e giuramenti di lealtà, creano un senso di appartenenza e di obbligo verso l'organizzazione.
Tuttavia, la decisione di Yuyama di abbandonare la yakuza e dedicarsi a una vita diversa è degna di ammirazione. Ha scelto di utilizzare la sua esperienza per educare gli altri attraverso il suo canale YouTube, condividendo i dettagli e gli aspetti meno noti del mondo criminale. La sua testimonianza può aiutare a sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze negative del coinvolgimento con la criminalità organizzata.
Ancora più significativo è il suo impegno politico per la riforma carceraria. Dopo aver trascorso molti anni dietro le sbarre, Yuyama ha sviluppato una profonda comprensione delle sfide e delle ingiustizie del sistema penitenziario. Utilizzando la sua voce e la sua esperienza personale, cerca di portare cambiamenti positivi e di offrire opportunità di rieducazione per i detenuti.

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Campiglio 1999

Res publica   14.03.16  

Non so come, ma il pelatino non arriva a Milano. Fidati.

La nuova rivelazione sul caso Pantani svela l'ombra della Camorra sul Giro d'Italia 1999 e sull'inizio della spirale autodistruttiva del pirata.

"Sì", ripetuto cinque volte, come risposta alla domanda se è vero che ci fu un complotto della Camorra per far perdere il Giro d'Italia a Marco Pantani nel 1999.

L'affermazione è contenuta alla fine di un'intercettazione, diffusa da Premium Sport: una telefonata di un detenuto vicino alla Camorra e ad ambienti legati alle scommesse clandestine con un parente. L'intercettato sarebbe la persona che, secondo Renato Vallanzasca, gli confidò in prigione quale sarebbe stato l'esito del Giro del '99, ovvero che Pantani non avrebbe finito la corsa. Sul presunto complotto indagano la Procura di Forlì e atti sono stati trasmessi anche alla Dda di Bologna.

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Iperbole grillina

Res publica   29.04.12  

La mafia non ha mai strangolato le proprie vittime, i propri clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un'altra mafia [i provvedimenti per fronteggiare la crisi] che strangola la propria vittima.

Beppe Grillo a Palermo.

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Dell'Utri mediatore tra la Mafia e Berlusconi

Res publica   19.11.10  

Con Mangano a fare da garante per l'incolumità di Silvio Berlusconi.
Il premier che l'Italia si pregia di scegliere sin dal 1994.

Sentiti ringraziamenti.

Il senatore Marcello Dell'Utri avrebbe svolto una attività di «mediazione» e si sarebbe posto quindi come «specifico canale di collegamento» tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d'Appello di Palermo nelle 641 pagine, depositate venerdì e in possesso dell'Ansa, della sentenza con la quale il senatore del Pdl Dell'Utri è stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Il parlamentare era stato condannato per i fatti avvenuti fino al 1992 e assolto per quelli successivi. Il collegio presieduto da Claudio Dall'Acqua, a latere Sergio La Commare e il relatore Salvatore Barresi, gli hanno ridotto la pena dai nove anni subiti in primo grado a sette anni.

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Liguria corrotta

Res publica   28.09.10  

La Liguria ha un evidente problema di malaffare che riguarda le pubbliche amministrazioni. Un malaffare che incide sulla politica in maniera trasversale da destra a sinistra.
Da i casi di Bordighera e Ventimiglia, dove le amministrazioni comunali sono in odore di mafia, al recente terremoto giudiziario che ha colpito le Cinque Terre e il direttore dell'omonimo parco nazionale, Franco Bonanini.

Un vero bubbone di corruzione, truffe e attività mafiose normalmente estraneo, e per questo ancora più sconvolgente, alla vita pubblica ligure.

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Mafia? Quale mafia?

Res publica   24.02.10  

Il senatore del PdL Di Girolamo alla sua festa di compleanno, in compagnia del boss della 'ndrangheta Franco Pugliese

Non ho mai avuto contatti la 'ndrangheta o la camorra.

Il senatore Di Girolamo, PdL, nega di avere mai avuto contatti mafiosi.
Nella foto Di Girolamo, alla sua festa di compleanno, in compagnia del boss della 'Ndrangheta Franco Pugliese.


Il senatore Di Girolamo, alla sua festa di compleanno, in compagnia di Gennaro Mokbel

Se t'è venuta la senatorite è un problema tuo Nico'... A me non me ne frega un c... di quello di quello che dici tu... Puoi diventa' pure presidente della Repubblica, per me sei sempre il portiere mio... Tu sei uno schiavo mio.

Eletto grazie alle cosche. E' quanto emerge dalle intercettazioni telefoniche fra Di Girolamo e Gennaro Mokbel, sopra alla stessa festa di compleanno del senatore.

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