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I post con tag "Mappe" archivio

Il restauro della mappa babilonese del mondo

Wow   24.08.24  

La mappa mundi babilonese è la più antica mappa del mondo conosciuta. Incisa nell'argilla circa 2.800 anni fa, la mappa è centrata sull'Eufrate che scorre dall'alto verso il basso.
La città di Babilonia è mostrata sulle rive dell'Eufrate, nella metà settentrionale della mappa. Susa, la capitale della civiltà Elam, è mostrata a sud, il regno di Urartu a nord-est, infine Habban, città dei Cassiti, è mostrata a nord-ovest. La Mesopotamia è circondata da una massa di acque amare dalla forma circolare circolare, mentre altre regioni straniere sono raffigurate come sezioni triangolari oltre l'acqua.

Il curatore del British Museum, Irving Finkel, ripercorre la storia di questa tavoletta ricordando come, assieme alla studentessa Edith Horsley, sia riuscito a individuare nel 1995 un pezzo mancante della mappa e a incastrarlo nella giusta posizione. Da qui il racconto di un viaggio attraverso il paesaggio mesopotamico alla ricerca dei luoghi del mito sumerico del diluvio universale e dell'eroe reso immortale Atrahasis, conosciuto come Utnapishtim o Ziusudra nell'epopea di Gilgamesh.

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La più grande mappa medievale del mondo

Wow   09.04.24  

Il mappamondo di Fra Mauro, completato dal monaco e cartografo nel 1459 d.C., è il compendio di tutta la conoscenza geografica dell'epoca ed è la più grande mappa medievale del mondo che sia mai stata realizzata.
Questa straordinaria opera cartografica rappresenta un punto di riferimento fondamentale nella storia della geografia. In un'epoca in cui l'esplorazione e la scoperta dei territori erano ancora in corso, questo planisfero raccoglieva le informazioni disponibili al momento e le organizzava in un'immagine completa e affascinante del mondo conosciuto.

Ospitato all'interno della Biblioteca Nazionale Marciana, il mappamondo si estende su un'enorme superficie, abbracciando continenti, oceani e terre remote. Ogni dettaglio è accuratamente disegnato, dai confini dei regni e degli imperi alle linee costiere e ai fiumi. Le città e i centri abitati sono rappresentati con precisione, e le rotte commerciali che collegavano le diverse parti del mondo sono tratteggiate con cura.
Una delle caratteristiche più sorprendenti della Mappa Mundi di Fra Mauro è la sua prospettiva. Mentre molte mappe medievali erano influenzate da concezioni religiose e mitologiche, Fra Mauro si basa sulla conoscenza scientifica e osservazioni dirette. L'Europa, l'Africa e l'Asia sono rappresentate in modo realistico, evidenziando le loro caratteristiche geografiche distintive.
Il sud è orientato verso l'alto per essere letto come portolano in un'epoca in cui le bussole puntavano a sud. Invertendo i poli indicati nella Geografia di Tolomeo che poneva il nord in alto e ruotata rispetto alla maggior parte delle mappe europee dell'epoca che collocavano l'est al vertice, poiché l'est era la direzione del Giardino dell'Eden.

Lo stesso Fra Mauro si sentì obbligato a spiegare la sua scelta, scrivendola a margine del mappamondo.

Non penso che sia dispregiativo per Tolomeo se non seguo la sua Cosmographia, perché, per aver osservato i suoi meridiani o paralleli o gradi, sarebbe necessario rispetto all'impostazione delle parti conosciute di questa circonferenza, tralasciare molte province non menzionate da Tolomeo. Ma principalmente in latitudine, cioè da sud a nord, ha molta terra incognita, perché a suo tempo era sconosciuta.

In un'altra nota, Fra Mauro giustifica la decisione di non porre Gerusalemme come il centro del mondo.

Gerusalemme è davvero il centro del mondo abitato latitudinalmente, anche se longitudinalmente è un po' a ovest, ma poiché la parte occidentale è più densamente popolata a causa dell'Europa, quindi Gerusalemme è anche il centro longitudinalmente se non consideriamo lo spazio vuoto ma la densità della popolazione.

Come ricorda la BBC, il mappamondo di Fra Mauro è una testimonianza affascinante della storia della cartografia e dell'evoluzione delle conoscenze geografiche. Oltre alla sua importanza storica, la mappa continua a ispirare e affascinare i visitatori che si immergono nella sua dettagliata rappresentazione del mondo antico. Un documento tangibile di quanto sia stato e rimane importante il desiderio umano di conoscere e comprendere il mondo che ci circonda.

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Rivivere la Firenze del tardo Medioevo

Geek   22.02.24  
La mappa di Firenze di Buonsignori 1584
La mappa di Firenze di Buonsignori 1584

Florence As It Was è un progetto digitale della Washington and Lee University che mira a ricostruire la città così come appariva alla fine del XV secolo.
Potrete esplorare, ispezionare, visitare le strade, i palazzi, le chiese, i negozi e gli uffici che costituivano il tessuto di una delle città più vivaci d'Europa.
Troverete immagini, persone, pagamenti, relazioni, riferimenti letterari e descrizioni contemporanee, e talvolta persino musica legata alle singole strutture che hanno plasmato l'esperienza quotidiana dei fiorentini nel 1500.
Vedrete la sede del governo e del potere nel tardo Medioevo. Camminerete per le strade e i palazzi dove Cosimo de' Medici trascorreva gran parte del suo tempo.
Esaminerete il dipinto di culto più importante della città e il tabernacolo che lo incorniciava.

Ingrandite, volate in alto o avvicinatevi a questi luoghi. Cercate nomi, luoghi, date ed eventi e vedrete come i collegamenti e le connessioni possano essere fatti in modi inaspettati.

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La vasta collezione di mappe di David Rumsey

Wow   26.11.23  

Il documentario A Stranger Quest, diretto da Andrea Gatopoulos, offre uno sguardo affascinante sulla strabiliante collezione di mappe di David Rumsey.

Rumsey ha iniziato a raccogliere una collezione di mappe storiche del Nord e del Sud America e alcuni materiali cartografici correlati nel 1980. Col tempo, la collezione si è ampliata includendo mappe storiche di tutto il mondo, dal sedicesimo al ventunesimo secolo.
Oggi è composta da oltre 200.000 mappe e la sua consultazione è disponibile online.

Il documentario esplora anche il processo di collezionismo, che ha richiesto anni di ricerca, acquisizioni e restauro. Gatopoulos ci mostra il dietro le quinte di questa affascinante collezione, svelando il duro lavoro e la dedizione necessari per preservare e catalogare mappe storiche.

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Le mappe di Zork e l'immersività delle avventure testuali

Geek   12.10.23  

Mapster si concede uno sguardo nostalgico al fantastico mondo di Zork, concentrandosi in particolare sulle creative mappe che gli utenti realizzavano per navigare in questo classico gioco di avventura testuale.
Esamina inoltre la storia di Zork, le mappe ufficiali del gioco e l'influenza che questo videogame ha avuto sui videogiochi moderni.

Zork è uno dei primi e più straordinari giochi di avventura mai realizzati per computer.
La sua eredità è legata alla consapevolezza spaziale e all'immersività che fa ancora parte del modo in cui ci approcciamo ai videogiochi ancora oggi.

Sviluppato negli anni '70, Zork è un gioco di avventura testuale che ha introdotto i giocatori in un mondo immaginario attraverso la semplice digitazione di comandi di testo. Senza l'ausilio di grafica avanzata, Zork si affidava alla forza della narrazione e dell'immaginazione del giocatore per creare un'esperienza coinvolgente. Mentre i giocatori esploravano il mondo di Zork, spesso creavano mappe personalizzate per aiutarsi a orientarsi e ricordare i luoghi visitati.
I giocatori realizzavano queste mappe a mano su carta o supporti digitali come ASCII Art. Questa pratica è diventata un modo per i giocatori di esprimere la propria creatività e di condividere le proprie scoperte con la comunità di appassionati di Zork. Le mappe fatte dagli utenti erano spesso dettagliate e ricche di annotazioni, aggiungendo un livello di realismo e di immersione all'esperienza di gioco.
Con il passare del tempo, Zork ha acquisito sempre più popolarità e ha visto la pubblicazione di mappe ufficiali create dagli sviluppatori stessi. Queste mappe fornivano ai giocatori un'immagine più precisa del mondo di Zork e delle sue varie località. Tuttavia, molte persone hanno continuato a preferire le mappe fatte in casa per la loro originalità e perché riflettevano l'esperienza personale dei giocatori.

L'influenza di Zork sui videogiochi moderni è innegabile. Il gioco ha introdotto concetti come l'esplorazione di mondi virtuali, la risoluzione di enigmi e la costruzione di mappe personalizzate, che sono diventati pilastri dei giochi di avventura successivi. Gli sviluppatori di videogiochi hanno imparato dall'approccio di Zork e hanno integrato la consapevolezza spaziale e l'immersione nelle loro creazioni, cercando di offrire ai giocatori esperienze coinvolgenti e suggestive.

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Mappe fantastiche e la creazione di mondi immaginari

Wow   01.10.23  

Questo essay di Worlds Unreal esplora gli interrogativi riguardanti la creazione dello spazio, la soggettività delle mappe e il ruolo che esse hanno nei media moderni e nella costruzione di mondi fantastici.

Le mappe sono strumenti potenti che ci permettono di visualizzare e comprendere meglio il mondo che ci circonda.
Tuttavia, non sono solo strumenti oggettivi per rappresentare la realtà, ma possono anche riflettere le concezioni politiche e geografiche dei loro creatori. Questo è particolarmente evidente nelle mappe dei luoghi immaginari, che sono create per opere di finzione come libri, film o videogiochi.

Quando esploriamo una mappa di un luogo inventato, ci imbattiamo in un'interessante combinazione di politica e geografia.
La politica si manifesta nella scelta di quali luoghi includere nella mappa e come rappresentarli. Ad esempio, una mappa di un regno immaginario potrebbe mostrare una chiara gerarchia di potere, con la capitale al centro e le regioni periferiche disposte attorno ad essa. Questa rappresentazione riflette una visione politica centralizzata e gerarchica.
La geografia, d'altra parte, è influenzata dalle decisioni dei creatori sulla posizione e le caratteristiche dei luoghi immaginari. La forma del territorio, la presenza di montagne, fiumi o deserti, tutto questo contribuisce a creare un senso di ambiente e luogo.
Le mappe dei luoghi fantastici possono anche riflettere le idee geografiche del loro tempo. Ad esempio, una mappa di un mondo fantasy potrebbe mostrare un'isola fluttuante o un continente sconosciuto, riflettendo la curiosità e l'immaginazione geografica dell'epoca in cui è stata creata.
Tuttavia, è importante ricordare che le mappe dei luoghi immaginari sono intrinsecamente soggettive. Ogni autore o creatore ha la propria visione di come dovrebbe apparire il mondo che ha immaginato. Pertanto, le mappe di questi luoghi spesso differiscono tra loro. Queste differenze possono riflettere non solo le visioni individuali, ma anche le influenze culturali e storiche dell'autore.

Un altro aspetto interessante è il ruolo delle mappe nei media moderni e nella costruzione di mondi fantastici. Le mappe possono essere strumenti utilizzati per coinvolgere i lettori o gli spettatori, fornendo loro un punto di riferimento visivo e un senso di immersione.
Possono anche svolgere un ruolo nella narrazione stessa, guidando i personaggi attraverso luoghi sconosciuti o rivelando segreti nascosti.
Non delle semplici rappresentazioni grafiche, ma vere e proprie guide per una maggiore comprensione dell'immaginario dei loro autori.

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Viaggiare attraverso la mappa della Terra di Mezzo

Multimedia   24.09.23  

Il mondo immaginario di J.R.R. Tolkien ha affascinato milioni di lettori in tutto il mondo. Uno degli aspetti più affascinanti di questa creazione letteraria è la mappa che accompagna il romanzo Il Signore degli Anelli.

In un episodio della serie Great Maps Explained, Victor di Mapster ha offerto un affascinante tour visivo della Terra di Mezzo, spiegando come essa sia un elemento intrinseco della storia.
Le avventure di Bilbo, Frodo, elfi e nani, la lotta epica tra gli uomini e le forze dell'oscurità, tutto si svolge in un mondo che è simile, ma non del tutto uguale al nostro. È un mondo che abbonda di dettagli così ricchi che da quando è entrato a far parte della nostra cultura sembra non aver mai smesso di crescere.

Attraverso questa mappa, i lettori sono invitati a immergersi completamente nella Terra di Mezzo. Ogni montagna, fiume e foresta è accuratamente tracciato, creando un senso tangibile di geografia e profondità. Ma la mappa va oltre la semplice rappresentazione del terreno. Essa racconta storie. Ogni segno e simbolo è un indizio sulla ricca storia e sulle avventure che si svolgono in ogni angolo di Arda, il mondo immaginato da Tolkien.
Esplorando la mappa, ci si ritrova a seguire le orme dei protagonisti, attraversando terre selvagge e antiche rovine, incontrando creature fantastiche e scoprendo luoghi tanto familiari quanto misteriosi. La mappa diventa una guida affidabile e affascinante, consentendo ai lettori di tracciare i viaggi dei personaggi o di sognare di avventurarsi in nuove terre inesplorate.
Essa incarna l'immenso lavoro creativo di Tolkien e la sua dedizione nel costruire un mondo vivido e complesso. È un'opera d'arte in sé, con dettagli incantevoli che catturano l'immaginazione e invitano alla contemplazione.

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Le origini della cartografia

Wow   24.05.22  

Jeremy Shuback esamina le antiche mappe del mondo conosciuto, riflettendo su come fossero così accurate nonostante le scarse risorse disponibili agli albori della cartografia e l'impossibilità di raggiungere gran parte dei luoghi raffigurati per compiere misurazioni accurate.
Dalla mappa Anassimandro al portolano più importante del medioevo, l'Atlante catalano.
Proseguendo per l'ecumene di Marino di Tiro sino a Tolomeo che rappresentò nel suo planisfero il mondo dall'Europa sino all'Asia.

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La più antica mappa del cielo conosciuta

Geek   22.02.22  
Disco di Nebra
Disco di Nebra

Oggetto di culto e proto osservatorio astronomico risalente all'età del bronzo tra il 1700 a.C. e il 2100 a.C., il Disco di Nebra continua a suscitare interesse e curiosità.
Rinvenuto nel 1999 da alcuni tombaroli sul monte Mittelberg, vicino alla città di Nebra, in Germania, il disco mostra una rappresentazione della volta celeste, la più antica ritrovata.
Nei suoi 2 kg e 32 centimetri di diametro presenta una luna piena, le Pleiadi, una luna crescente, la barca solare, due archi che rappresentano aurora e tramonto e altre decorazioni.

Le interpretazioni di questo oggetto non sono univoche; il disco infatti potrebbe fungere sia da calendario per l'anno solare, dato che una volta posizionato sul Mittelberg si allinea perfettamente ai solstizi, alle fasi lunari e all'immaginario percorso notturno del Sole, tutte utili informazioni per stabilire i periodi più adatti ai lavori agricoli, sia a un manufatto intrinsecamente religioso che rappresenta un pantheon di simboli dal profondo valore spirituale.

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La carta archeologica dell'Antica Roma

Geek   17.02.22  
La mappa archeologica dell'Antica Roma
La mappa archeologica dell'Antica Roma

Rodolfo Lanciani, professore di topografia e segretario della Commissione Archeologica, è stato un pioniere nello studio sistematico e moderno della città di Roma.
La carta archeologica dell'Antica Roma, Forma Urbis Romae, rappresenta la pianta di ogni elemento architettonico della città antica, dai grandi monumenti pubblici ai piccoli negozi, stanze e persino scale. Il documento originale è alto quasi quanto un edificio a due piani e una parte della collezione è stata digitalizzata e resa disponibile al pubblico a partire dal 2017.

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