Nel Regno Unito le elezioni generali sono state vinte da chi ha saputo rilanciare l'economia pur tenendo ferma la barra dell'austerity. Ha perso il populismo e chi nel XXI secolo ha insistito nell'inseguire sindacati e posizioni novecentesche presentandosi con un leader azzoppato. Pazzesco, eh.
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Il dibattito per il Numero 10 di Downing Street in un grafico
Il giudizio sul premier Cameron e il leader dei Labour, Ed Miliband, durante il primo dibattito televisivo, condotto da Jeremy Paxman in vista delle elezioni generali nel Regno Unito, raccontato attraverso il sentiment dei social media.
Magnifico isolazionismo
C'è chi pensa nel Regno Unito che l'Unione Europea sia accettabile come mercato unico, ma diventi un peso quando assurge a casa comune di mezzo miliardo di europei.
Si accettano i benefici e si respingono gli oneri. Molto facile in tempi di crisi come questi.
Altresì molto poco lungimirante, come la destra targata Cameron sa essere.
L'onda dei dipendenti pubblici britannici
In tutto il Regno Unito il 30 giugno sarà ricordato come il giorno in cui centinaia di migliaia di dipendenti pubblici si mobiliteranno nelle piazze contro le riforme previdenziali proposte dal sempre più deludente governo Cameron.
Uno sciopero di tale prevista portata non si ricordava dagli anni ottanta su questo lato della Manica.
Alleanze impopolari
Nick Clegg, leader dei LibDem britannici, ha confermato che non esistono prospettive per un'alleanza a lungo termine con i conservatori.
EurHope
Il sistema elettorale attuale funziona bene
Gli elettori britannici voltano le spalle ai LibDem bocciando il referendum sulla riforma elettorale del voto alternativo, fortemente voluta dal vice premier Nick Clegg durante la campagna elettorale.
La riforma prevedeva di trasformare l'attuale sistema uninominale maggioritario secco, in un semi proporzionale facilitando l'ingresso in parlamento dei partiti minori.
Una consultazione affossata da un voto di protesta proprio contro i liberaldemocratici, giudicati troppi appiattiti sulle posizioni del premier Cameron e poco incisivi nell'azione di Governo, e dagli stessi Tory che hanno condotto una campagna elettorale per il no.
I laburisti avevano invece lasciato libertà di scelta agli elettori, essendo divisi al loro interno tra possibilisti e contrari.
Mal di pancia e fratture che ora andranno ricucite alla svelta tra Clegg e Cameron prima di compromettere ancora di più la popolarità - in caduta libera - dei due partiti di maggioranza.
L'avete voluto Cameron? (2)
Quattrocentomila persone sono scese in piazza a Londra contro i tagli voluti dal governo Cameron.
Oh my! WTF?
Ma tu guarda. Disordini sociali. Londra messa a ferro e fuoco. Aumento delle tasse universitarie e tagli drammatici con un conservatore al governo di Sua Maestà.
Chi l'avrebbe mai immaginato.