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La natura in Liguria: Giardini botanici Hanbury (-16)

Wow   09.12.17  

I Giardini botanici Hanbury sorgono sul promontorio della Mortola, sulla costa ligure, a pochi chilometri dal confine francese. Occupano una superficie di 18 ettari, compresi nel territorio comunale di Ventimiglia, in Provincia di Imperia.

Il terreno è degradante dalla collina al mare, come è tipico della costa ligure. L'aspetto paesaggistico è tipicamente all'inglese, con vialetti irregolari e romantici rustici, pergolati e patii con la pittoresca vista del mare sullo sfondo. Il parco è anche attraversato da un tratto dell'antica strada consolare via Julia Augusta.

I Giardini furono realizzati a partire dal 1867, grazie alla passione dal viaggiatore inglese Sir Thomas Hanbury. Dopo aver fatto fortuna come esportatore di thè a Shangai egli decise di stabilirsi sulla costa ligure, ed acquistò dapprima il palazzo dei marchesi Orengo di Ventimiglia, tuttora esistente, e successivamente i terreni circostanti, su cui volle realizzare uno splendido giardino con specie botaniche raccolte in ogni parte del mondo.

Per sviluppare il progetto egli si fece aiutare dal fratello Daniel, giunto appositamente dall'Inghilterra, da diversi botanici (fra cui, in particolare, i tedeschi Ludwig Winter e Alwin Berger) e da una manovalanza di giardinieri stabilitisi nelle vicinanze. Il giardino divenne ben presto rinomato in tutto il mondo.

Alla morte di Sir Thomas, il figlio Cecil e la nuora Lady Dorothy portarono avanti l'opera fino alla seconda guerra mondiale, quando il sito dovette essere abbandonato.

Nel 1960 lo Stato italiano acquistò dagli eredi il complesso, che, nel 1962, fu affidato all'Istituto Internazionale degli Studi Liguri. Nel 1979 tale istituto rinunciò al gravoso impegno di ricostruzione post-bellica e successivamente, nel 1987, la gestione venne affidata definitivamente all'Università degli studi di Genova.

I giardini ospitano migliaia di specie botaniche (quasi 6000 catalogate nel 1912), di origine prevalentemente tropicale e subtropicale, organizzate a zone per gruppo botanico.

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La natura in Liguria: Parco naturale regionale di Porto Venere (-17)

Wow   08.12.17  

Il Parco naturale regionale di Porto Venere è racchiuso nell'omonimo comune e comprende, oltre al borgo antico, le isole Palmaria, Tino e Tinetto.
In seguito alla sua istituzione, nel 1997, l'area è stata inserita tra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO assieme al territorio delle Cinque Terre.

Il Parco Naturale di Porto Venere racchiude nei suoi 400 ettari luoghi di grande valore ambientale, storico e culturale, testimonianza di una rapporto che si è mantenuto armonioso nei secoli tra uomo e natura.

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La natura in Liguria: Parco naturale regionale di Piana Crixia (-18)

Wow   07.12.17  

Il Parco di Piana Crixia si estende ai confini tra la Liguria e Piemonte presentando imponenti fenomeni geologici e geomorfologici unici per questo tratto di Langhe in territorio ligure.

Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza dei calanchi, particolari fenomeni erosivi con caratteristici solchi stretti e profondi, generalmente poveri di vegetazione, prodotti dalle acque di dilavamento su terreni argillosi.

Nei pressi della frazione Borgo, sovrastante il fiume Bormida, si trova il "Fungo" costituito da un grosso masso ofiolitico che ha protetto i conglomerati sottostanti, più facilmente erodibili, delle acque meteoriche, creando la curiosa e imponente figura.

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La natura in Liguria: Riserva naturale regionale dell'Isola di Gallinara (-19)

Wow   06.12.17  

La Riserva naturale regionale dell'Isola di Gallinara si estende sugli 11 ettari dell'isola posta davanti alla costa di Albenga.
Il terreno calcareo ospita la tipica vegetazione della macchia mediterranea e alcune specie floristiche come la rosa e il fiordaliso della Gallinara.
L'isola è sede di una delle più grandi colonie di nidificazione dei gabbiani reali di tutto il mar Tirreno.

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La natura in Liguria: Oasi del Monte Dente (-20)

Wow   05.12.17  

L'Oasi del Monte Dente, nome completo Oasi provinciale di Protezione della Fauna del Monte Dente è un'area faunistica gestita dal 1997 da Lipu che si estende tra le province di Genova e Savona nell'area del Parco naturale regionale del Beigua ed è compresa tra i comuni di Genova, Tiglieto e Masone.

L'oasi tutela il Monte Dente, un monte di grande importanza per l'avifauna migratoria e non; sono, infatti, segnalate ben 110 specie di uccelli, dei quali 45 nidificanti. Vanno citati il codirossone, la tottavilla, il calandro, il corvo imperiale e la pernice rossa tra i passeriformi, vi sono anche numerosi rapaci. Tra i mammiferi sono presenti il cinghiale, la lepre e in particolar modo il capriolo.

A rappresentanza della flora selvatica vi sono piante del genere Drosera ma anche fiori particolari come il tulipano selvatico e il giglio martagone. Sono presenti anche alberi come il faggio, il rovere e il sorbo.

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La natura in Liguria: Oasi di Arcola (-21)

Wow   04.12.17  

L'Oasi è stata istituita nel 1992 dalla Provincia della Spezia come oasi di protezione della fauna ed affidata fin da subito in gestione alla LIPU nel tentativo, primo in Italia, di realizzare una garzaia artificiale. Lo scopo era quello di indurre alcune coppie selvatiche di Aironi cenerini, Garzette e Nitticore, che regolarmente frequentano la zona, a riprodursi all'interno dell'area su pioppi e salici in prossimità di una grande voliera dove erano stati inseriti esemplari feriti ed irrecuperabili delle stesse specie. Il tentativo, seguendo l'esempio di quanto avvenuto alcuni anni prima in Camargue, consisteva nel convincere gli esemplari selvatici a scegliere l'Oasi per nidificare, attirati ed invogliati dagli individui in cattività.

L'ambiente, caratterizzato dalla presenza di lanche, canneti e folti boschi ripari, è ormai unico in Liguria e rappresenta una preziosa testimonianza dell'antico paesaggio palustre della Val di Magra. Come appare evidente gli Uccelli rappresentano la fauna selvatica più significativa e facile da osservare, un po' in tutte le stagioni. In primavera e all'inizio dell'estate l'Oasi è frequentata dalle specie nidificanti come il Martin pescatore, che si riproduce nelle cavità sulle sponde del fiume mentre il canneto accoglie i nidi di due specie elusive e con abitudini ritirate come il Tarabusino, un piccolo Airone dal piumaggio color crema e nero e il Porciglione, che evidenzia la sua presenza con il tipico richiamo simile a quello di un maialino. Sempre lungo le rive, ma più verso l'interno, si riproduce anche la Gallinella d'acqua e sfruttando i rami dei salici anche il Pendolino, con il caratteristico nido a fiasco. Ed ancora l'Usignolo di fiume e la Cannaiola ed altre specie comuni come la Cinciallegra, il Luì piccolo e la Capinera. Durante le migrazioni e nel corso dell'inverno si possono osservare molte specie di rapaci e uccelli acquatici, attirate sia dal fiume sia dal mare, qui abbastanza vicino. Airone rosso, Sgarza ciuffetto, Falco di palude e Albanella minore, Lodolaio e Falco pescatore, alcune specie di trampolieri come il Combattente, la Pittima reale, il Cavaliere d'Italia e il Piovanello pancianera sono regolarmente presenti dove l'acqua è più bassa e ricca di una miriade di invertebrati acquatici, larve, piccoli pesci che sono il cibo preferito di queste specie. Durante l'inverno una folta popolazione di cormorani, proveniente dal Nord Europa e che si incrementa di anno in anno, frequenta l'Oasi sia per passare la notte negli alberi più alti che durante il giorno a caccia di tinche, carpe e persici.

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La natura in Liguria: Area marina protetta Cinque Terre (-22)

Wow   03.12.17  

L'Area marina protetta Cinque Terre si estende per 4.591 ettari, tra Punta Mesco e il comune di Riomaggiore.
L'Area è suddivisa in tre zone, denominate A, B e C, ognuna con un diverso grado di protezione e tutela.

Nell'Area marina sono presenti le caratteristiche pareti di roccia a strapiombo sul Mar Ligure, tipiche delle Cinque Terre, mentre i fondali si alternano fra zone rocciose e disseminate di scogli e zone sabbiose. Sui fondali più rocciosi è possibile ammirare distese di praterie di gorgonie, anemoni e coralli, invece in quelli sabbiosi prevale la posidonia oceanica.

Gli amanti delle immersioni si concentrano nei punti di interesse naturalistici più emozionanti:
La Via dell'Amore: ci si immerge sul cappello della secca da circa 15 metri di profondità su di un fondale detritico fino ai 18 metri per poi scendere fino ai 32 metri sul fianco di una parete rocciosa ricca di aragoste e gorgonie.
Il Panettone: si parte da Punta di Montenero con un fondale detritico a 9 metri di profondità per poi scendere fino a un pinnacolo ricco di gorgonie, infine si giunge nella secca, tra i 25 e i 35 metri di profondità, dove vivono aragoste e saraghi in una prateria di gorgonie.
La franata di Corniglia: di fronte al caratteristico paese delle Cinque Terre si scende fino ad una profondità massima di 18 metri dove si possono incontrare murene, gronghi, aragoste, re di triglie, donzelle e pinna nobilis.

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La natura in Liguria: Parco naturale regionale delle Alpi Liguri (-23)

Wow   02.12.17  

Il Parco naturale regionale delle Alpi Liguri, che si estende dalle Alpi al mare, è l'habitat ideale per una grande varietà di fauna selvatica, tra cui l'ermellino, la lepre variabile, la martora, il lupo e l'arvicola delle nevi e il gatto selvatico.
Tra gli uccelli si segnala la presenza del gufo reale, del picchio nero, del gallo forcello che nidifica nei boschi e l'aquila che vive tra i dirupi alpini.

Il Parco è diviso in quattro zone non contigue e si estende tra i comuni di Cosio di Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pigna, Rezzo, Rocchetta Nervina e Triora.

Zona di Pian Cavallo.
Inserita nelle valli del Tanarello e del Negrone al confine con il Piemonte tra il Passo della Colletta (1.623 m), le sorgenti del Negrone e la formazione del Tanaro, nel comune di Cosio di Arroscia e in quello di Mendatica.

Foresta Demaniale di Testa d'Alpe
La caratteritica di questa zona tra l'alta valle dello Sgorea nel comune di Rocchetta Nervina, il monte Alto (1.269 m) e il monte Morgi (819 m) è quella di ospitare un bosco tipicamente alpino a meno di 15 km in linea d'aria dal mare.

Dorsale Monte del monte Saccarello - monte Frontè - monte Monega.
Al suo interno sono protette le pendici dei monti Saccarello e Frontè (2.133 m) nelle valli Argentina, Arroscia e Tanarello, fino ad arrivare al confine con la Francia sul monte Saccarello (2.203 m) nei comuni di Triora, Mendatica, Montegrosso Pian Latte e Rezzo.

Comprensorio del monte Gerbonte - monte Toraggio e Pietravecchia.
Comprende l'alta val Nervia e l'alta valle Argentina nei comuni di Pigna e Triora con il Monte Grai (2.014 m), il monte Pietravecchia (2.038 m), il monte Toraggio (1.971 m), il monte Gerbonte (1.728 m) e la Cima di Marta (2.138 m).

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La natura in Liguria: Riserva naturale regionale di Rio Torsero (-24)

Wow   01.12.17  

Nel comune di Ceriale si estende per circa 4 ettari la Riserva naturale regionale di Rio Torsero.
Il territorio si presenta roccioso e calcareo, coperto a tratti da macchia mediterrane; è un deposito fossilifero risalente al Pliocene inferiore che preserva resti di antichi molluschi.

Una collezione di pregevoli fossili provenienti dalla Riserva è visitabile nel Museo paleontologico Silvio Lai di Peagna, caratteristica frazione di Ceriale.

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Mirror, gli oggetti dalle forme simili

Wow   23.11.17  

Cosa unisce un biscotto e un tombino, una tavoletta di cioccolata e una porta o una giraffa e un palo della luce.
Mirror esplora la forma degli oggetti e le inaspettate similutudini tra di loro.

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