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Aspettando il Calendario ligure dell'Avvento 2023

Wow   30.11.23  

I megaprogetti dimenticati dell'Antica Roma

Wow   29.11.23  

Il tunnel più lungo della storia antica. Un enorme ponte ad arco su un fiume impetuoso. Un porto segreto per la marina militare romana.
Questi, come racconta Told in stone sono tre dei progetti di ingegneria dell'antica Roma più impressionanti di cui probabilmente non avete mai sentito parlare.

Roma è stata una delle civiltà antiche più avanzate dal punto di vista ingegneristico, con la capacità di realizzare grandi opere che ancora oggi suscitano meraviglia e ammirazione. Nonostante la loro grandiosità, alcuni di questi progetti sono rimasti sconosciuti al grande pubblico.
Iniziamo con il tunnel più lungo dell'antichità: il tunnel di Eupalino sull'isola di Samo, in Grecia. Costruito nel VI secolo a.C., questo tunnel era un capolavoro di ingegneria idraulica. Aveva una lunghezza di oltre un chilometro e serviva per fornire acqua alla città di Pythagoreion. Ciò che rende questo acquedotto ancora più sorprendente è il fatto che è stato scavato da entrambe le estremità e le due squadre di lavoro si sono incontrate esattamente al centro con un margine di errore di soli pochi centimetri. Questa straordinaria precisione testimonia l'abilità tecnica degli ingegneri romani.
La seconda opera è il Ponte di Alcántara. Costruito nel I secolo d.C., questo ponte attraversa il fiume Tago ed è un esempio stupefacente di ingegneria strutturale romana. Le sue arcate in pietra si ergono maestose sopra l'acqua, creando un'opera d'arte unica. Il ponte di Alcántara dimostra l'abilità dei romani nel costruire opere di grande portata anche in luoghi difficili e sfidanti dal punto di vista topografico.
Infine, scopriamo il porto di Classe, situato vicino all'odierna Ravenna. Costruito nel IV secolo d.C., questo porto era il principale punto di ancoraggio per la flotta romana dell'Adriatico. Caratterizzato da moli imponenti e da un complesso sistema di canali che proteggevano le navi dalle tempeste, il porto di Classe era un importante centro logistico e strategico per la marina romana, ma è rimasto in gran parte sconosciuto fino a tempi recenti.

Questi tre progetti rappresentano solo una piccola parte delle incredibili realizzazioni dell'ingegneria romana. La loro grandiosità e la loro abilità tecnica testimoniano la straordinaria avanzatezza della civiltà romana. Sono esempi di come i romani abbiano saputo sfruttare le risorse naturali e applicare conoscenze scientifiche per creare opere che hanno resistito alla prova del tempo e, nonostante il passare dei secoli, questi progetti di ingegneria continuano a ispirare e a stupire.

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L'architettura e il design urbano dell'antica Atene

Wow   28.11.23  

Manuel Bravo ci accompagna per le strade, ricreate in 3D, dell'antica Atene per scoprire l'architettura e il design urbano della città che ha gettato le basi della civiltà occidentale.

Atene, la città eternamente affascinante, è stata una delle principali influenze culturali e intellettuali dell'antichità e ha lasciato un'impronta indelebile nel corso della storia e ha prosperato come centro politico, intellettuale e artistico della Grecia antica.
L'architettura ateniese è rinomata per la sua bellezza e grandezza, con numerosi monumenti che ancora oggi testimoniano il genio creativo dei suoi abitanti. Uno dei simboli più riconoscibili di Atene è l'Acropoli, una collina rocciosa che domina la città e che ospita alcuni dei più importanti edifici dell'antichità.
Il Partenone, un tempio dedicato alla dea Atena, è un capolavoro dell'architettura dorica e rappresenta l'apice dell'arte classica greca. Con le sue colonne imponenti e la ricchezza di dettagli scultorei, il Partenone incarna l'equilibrio e l'armonia che caratterizzano l'estetica classica.
Ma l'architettura ateniese non si limita all'Acropoli. La città era costellata di teatri, come l'Odeon di Erode Attico e il Teatro di Dioniso, dove si tenevano spettacoli teatrali e musicali di grande importanza. Questi teatri erano situati all'interno delle aree urbane, integrandosi armoniosamente con la vita quotidiana della città.

Oltre ai monumenti, il design urbano della città ellenica è stato altrettanto influente. Atene era organizzata attorno all'Agorà, una piazza centrale che fungeva da cuore politico, commerciale e sociale della città. L'Agorà era il luogo in cui si svolgevano le assemblee democratiche, dove i cittadini si riunivano per discutere di politica e dove si trovavano mercanti e artigiani. Questo spazio pubblico era il centro pulsante della vita ateniese, un luogo di incontro e scambio di idee.
Lo sviluppo urbano di Atene rifletteva anche i valori fondamentali della civiltà greca. L'importanza data alla connessione tra gli spazi pubblici e privati, la cura per l'armonia estetica e il coinvolgimento dei cittadini nella vita politica erano tutti elementi centrali nella concezione della città. Atene era una città che valorizzava la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e si distingueva per la sua democrazia diretta, un sistema politico all'avanguardia per il suo tempo.

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La vasta collezione di mappe di David Rumsey

Wow   26.11.23  

Il documentario A Stranger Quest, diretto da Andrea Gatopoulos, offre uno sguardo affascinante sulla strabiliante collezione di mappe di David Rumsey.

Rumsey ha iniziato a raccogliere una collezione di mappe storiche del Nord e del Sud America e alcuni materiali cartografici correlati nel 1980. Col tempo, la collezione si è ampliata includendo mappe storiche di tutto il mondo, dal sedicesimo al ventunesimo secolo.
Oggi è composta da oltre 200.000 mappe e la sua consultazione è disponibile online.

Il documentario esplora anche il processo di collezionismo, che ha richiesto anni di ricerca, acquisizioni e restauro. Gatopoulos ci mostra il dietro le quinte di questa affascinante collezione, svelando il duro lavoro e la dedizione necessari per preservare e catalogare mappe storiche.

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L'ultimo capolavoro di un artista

Wow   20.11.23  

Il MoMA segue il maestro stampatore Jacob Samuel mentre realizza la sua ultima stampa prima di ritirarsi. Mentre inchiosta, pulisce a mano e fa scorrere la sua ultima stampa attraverso la pressa, riflette sulla sua filosofia: lasciare che il lavoro dell'artista parli da solo.

C'è un elemento di fiducia che emerge dalle parole di Samuel. Per essere completamente spontaneo, per permettere all'arte di fluire liberamente attraverso di lui, deve affidarsi ai materiali che utilizza. Questa fiducia nella qualità e nell'integrità dei materiali è fondamentale per la sua pratica artistica. Gli permette di essere in sintonia con il processo creativo, di essere un mezzo attraverso il quale l'opera prende forma.
La filosofia di Samuel può essere applicata anche nella vita quotidiana. Nel perseguire la perfezione e l'espressione artistica, ciò che conta è l'opera stessa.
Come un artista che lascia il segno solo attraverso i suoi capolavori, Samuel cerca di lasciare un'impronta duratura senza lasciare tracce di sé.

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Il processo di creazione di una Daruma

Wow   10.11.23  

Le bambole Daruma sono un simbolo giapponese di buona fortuna realizzato con cartoni delle uova e carta riciclata. Questa fabbrica, che le produce da oltre 150 anni, è un vero e proprio tesoro nazionale. Le bambole Daruma sono modellate secondo l'immagine di Bodhidharma, un monaco accreditato come fondatore del Buddismo Zen tra il V e il VI secolo.

La produzione delle bambole Daruma è un processo artigianale che richiede abilità e pazienza. Gli artigiani iniziano tagliando i cartoni delle uova in piccole strisce, che vengono poi intrecciate per creare la forma del corpo della bambola. Questo passaggio richiede una grande maestria, poiché le strisce devono essere intrecciate in modo preciso per ottenere la forma desiderata.
Come spiega Process X, una volta creata la forma del corpo, viene applicato uno strato di carta sulla superficie per renderla più resistente. La carta utilizzata è spesso decorata con motivi tradizionali giapponesi, come fiori di ciliegio o onde. La decorazione richiede una grande attenzione ai dettagli e viene eseguito con maestria dagli artigiani più esperti.
Dopo la decorazione vengono dipinti a mano i volti delle bambole. Questo è uno dei momenti più importanti della produzione, poiché il volto della Daruma rappresenta l'essenza stessa della bambola. Gli artigiani utilizzano colori vivaci, come il rosso e il nero, per rendere il volto espressivo e carismatico. Ogni volto è unico e ha un significato simbolico, che rappresenta la determinazione e la perseveranza.
Infine, le bambole vengono riempite di sabbia o riso per renderle stabili e bilanciate. Questo permette alla bambola di tornare sempre in posizione eretta quando viene inclinata o spinta. Questo aspetto simboleggia la resilienza e la capacità di superare gli ostacoli nella vita.

Le bambole Daruma sono considerate amuleti di buona fortuna in Giappone. Si dice che portino fortuna e successo a coloro che le possiedono.
Quando si desidera raggiungere un obiettivo si disegnerà un solo occhio con inchiostro nero e solo quando verrà realizzato si completerà la bambola col secondo occhio, ma se in un anno il risultato non è stato raggiunto allora il Daruma dovrà essere bruciato.
Queste bambole rappresentano la forza interiore e la determinazione nel perseguire i propri obiettivi.

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Breve storia dei licantropi

Wow   31.10.23  

Abbiamo racconti di esseri umani che si trasformano in lupi mannari che risalgono a 4.000 anni fa.
Originariamente, tutto era colpa di una donna, perché la semplice presenza di una donna può trasformare un uomo in una bestia. Nel corso del tempo, queste storie si sono arricchite di dettagli fantasiosi e la leggenda del licantropo si è associata al cannibalismo e alle scorrerie omicide come un modo per dare un senso ai crimini orribili, che siano stati commessi da un uomo o da un lupo vero e proprio.

Come viene raccontato da Craig Thomson a TED-Ed, nel corso del XX secolo il concetto di licantropo nella cultura popolare ha gradualmente aggiunto nuovi dettagli, ognuno dei quali può essere associato a qualche preoccupazione della vita reale nel suo periodo storico. Sappiamo tutto sui lupi mannari perché abbiamo visto i film, ma quando si scava più a fondo nella mitologia, i passi lungo il cammino ci rivelano cose sorprendenti sull'evoluzione della società in generale.

La presenza di storie di licantropi che risalgono a 4.000 anni fa ci ricorda che l'umanità da tempo si è interrogata sulle forze oscure e selvagge che risiedono dentro di noi. Col passare del tempo, la leggenda del lupo mannaro si è evoluta e questo può essere interpretato come un tentativo di comprendere e dare un senso a crimini terribili che sfidavano la comprensione razionale.
La figura del licantropo ha fornito un modo per conciliare l'irrazionale con il razionale, attribuendo tali atti a una forza soprannaturale e mostruosa.

Le storie dei licantropi ci offrono una finestra sulla psicologia umana, sulla nostra paura dell'oscurità interiore e sulle nostre lotte per comprendere e controllare le nostre pulsioni primitive.

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Le leggende sull'Uomo Nero in giro per il mondo

Wow   31.10.23  
L'Uomo Nero in giro per il mondo
L'Uomo Nero in giro per il mondo

TheToyZone ha raccolta in un'infografica le creature mostruose che vengono invocate per spaventare i bambini in tutto il mondo.
Dal Babau ai Krampus, dal Dybbuk al Diavolo del Jersey, dal Namahage al Kelpie. Queste figure spaventose si trovano in tutto il mondo, pronte a far rispettare la disciplina in un attimo. Fortunatamente, la semplice menzione del nome dell'Uomo Nero locale è sicuramente in grado di far obbedire un bambino disobbediente prima che venga portato via in un sacco o che venga divorato fisicamente o spiritualmente.

L'Uomo Nero in giro per l'Europa
L'Uomo Nero in giro per l'Europa

Sebbene spaventare a morte i bambini non sia certamente un modo educativo valido, la creazione di miti può essere un modo divertente e coinvolgente per smorzare una possibile esplosione emotiva. Secondo gli psicologi tali figure allegoriche, una volta spiegate, aiutano un bambino a elaborare le proprie emozioni e a capire concetti come la drammatizzazione.

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La voce di Super Mario

Wow   26.10.23  

Great Big Story ha incontrato Charles Martinet, la voce di Mario.
Charles Martinet è un attore di doppiaggio che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dei videogiochi. La sua voce è diventata un'icona nel settore, grazie alla sua interpretazione vivace e alle sue esclamazioni memorabili. Si scopre che Martinet non ha solo doppiato Mario, ma ha anche doppiato le voci di Wario, Luigi e persino Donkey Kong!

Martinet non ha sempre lavorato nel mondo dei videogiochi. Prima di diventare la voce di Mario, ha intrapreso una serie di lavori diversi, tra cui insegnante di improvvisazione teatrale e agente immobiliare.
Nel 1990 ha avuto l'opportunità di partecipare a un'audizione per un nuovo personaggio di un videogioco chiamato Mario. Nonostante non avesse mai fatto doppiaggio prima, Martinet ha deciso di provare la sua fortuna e ha improvvisato un'entusiastica voce per il famoso idraulico italiano.
La sua performance durante l'audizione ha catturato l'attenzione di Shigeru Miyamoto, il creatore di Mario, che ha scelto Martinet come la voce ufficiale del personaggio. Da quel momento in poi, Martinet ha dato vita a Mario con il suo entusiasmo contagioso e le sue esclamazioni caratteristiche.
La sua interpretazione ha reso il personaggio ancora più amato e ha contribuito a definire l'immagine del super idraulico nel corso degli anni.

L'impegno e la dedizione di Martinet nel dare vita a questi personaggi non sono passati inosservati.
Nel corso degli anni, ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il premio Best Voice Actor e l'inclusione nel Guinness World Records Gamer's Edition come la voce di un singolo personaggio di videogiochi interpretata più a lungo.
La sua influenza nell'industria dei videogiochi è stata davvero significativa.

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La straordinaria storia degli automi

Wow   22.10.23  

Il documentario di Timeline, presentato dal professor Simon Schaffer, racconta la straordinaria e poco conosciuta storia degli automi, straordinarie macchine a orologeria progettate centinaia di anni fa per imitare e ricreare la vita, mostrandoci come e perché queste opere d'arte siano state realizzate.

Viaggiando per l'Europa, Schaffer scopre la storia di queste macchine e ci mostra alcuni degli esempi più spettacolari, da un'intera città di automi funzionante a un piccolo ragazzo che può essere programmato per scrivere, fino a un dispositivo in grado di giocare a scacchi. Tutti gli automi incontrati mostrano un livello di sofisticazione tecnica e ambizione che ancora oggi lascia stupefatti.

Gli automi, con le loro intricatissime parti in movimento, rappresentano una fusione unica tra arte e tecnologia. Testimonianze straordinarie dell'ingegno umano e della ricerca di riprodurre la vita stessa attraverso l'ingegneria meccanica.

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