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La Nebulosa Tarantola fotografata dal telescopio spaziale James Webb

Geek   06.09.22  
La nebulosa Tarantola fotografata dal JWST
La nebulosa Tarantola fotografata dal JWST

Il telescopio spaziale James Webb ha catturato in questa immagine composita di 122,5 megapixel la regione dello spazio conosciuta come Nebulosa Tarantola.
La nebulosa si estende per 340 anni luce e include decine di migliaia di stelle in formazione mai viste prima d'ora. Situata nella galassia Grande Nube di Magellano è la più grande regione di formazione stellare conosciuta nel Gruppo Locale, l'insieme di galassie di cui fa parte anche la nostra Via Lattea.

Uno dei motivi per cui gli astronomi sono interessati alla Nebulosa Tarantola è che ha un tipo di composizione chimica simile alle gigantesche regioni di formazione stellare che esistevano quando l'universo aveva solo pochi miliardi di anni e la formazione di protostelle era più alta. Grazie al JWST, gli astronomi possono confrontare i dati ottenuti dalla Nebulosa Tarantola con altre osservazioni di galassie lontane attive durante quel periodo di formazione stellare.

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La via per la colonizzazione dello spazio

Geek   03.09.22  

Robert Curbeam, intervistato da Big Think, esamina come la colonizzazione della Luna e di Marte, e nel futuro dello spazio, passi attraverso la capacità di rendere questi avamposti autosufficienti.
Avere l'intenzione di fondare colonie permanenti nel sistema Solare significa imparare a utilizzare al meglio le risorse che troveremo liberandoci il più possibile dal cordone ombelicale che ci lega alla Terra. Una transizione non soltanto tecnologica.

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L'arte realizzata dall'intelligenza artificiale

Geek   02.09.22  

Negli ultimi anni i ricercatori di OpenAI, Google, Facebook e altri hanno sviluppato strumenti di conversione da testo a immagini. Questi software sfruttano le capacità di deep learning delle IA per generare immagini originali da semplici suggerimenti testuali, simulando efficacemente l'immaginazione umana.
Ciò rappresenta un enorme cambiamento culturale capace di eliminare il requisito del lavoro tecnico dal processo di creazione dell'immagine. Sebbene le implicazioni finali siano ancora difficili da prevedere nel loro complesso, questi algoritmi annunciano una nuova forma di espressione che darà inizio a nuovi impulsi nella creazione di immagini creative prodotte da artisti, designer e illustratori umani.

Vox ripercorre la genesi di questa tecnologia e analizza alcune delle sue conseguenze.

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Il satellite che ha cambiato il nostro modo di comunicare

Geek   27.08.22  

Con i suoi 77 chilogrammi e gli 88 centimetri di diametro, Telstar 1 fu lanciato il 10 luglio 1962 dalla Air Force Station di Cape Canaveral, a bordo di un razzo Thor-Delta.
Tredici giorni dopo ebbe luogo la prima trasmissione in diretta di un programma televisivo tra gli Stati Uniti e l'Europa e sebbene il suo trasmettitore inviasse segnali così deboli da dover essere ingranditi 10 miliardi di volte dalle stazioni di terra attraverso antenne paraboliche di 30 metri di diametro prima di essere trasmessi, segnò l'inizio di una nuova era della comunicazione. Questa è la sua storia raccontata da Curious Droid.

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Un panorama della galassia di Andromeda

Geek   22.08.22  
Particolare della galassia di Andromeda
Particolare della galassia di Andromeda

La NASA ha condiviso la più grande immagine composita di una porzione della galassia di Andromeda.
Conosciuta anche come M31 o NGC 224, si trova a circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra. La più grande del Gruppo Locale che comprende oltre 80 galassie tra cui la nostra Via Lattea.

La galassia di Andromeda e il dettaglio del panorama
La galassia di Andromeda e il dettaglio del panorama

L'immagine, ripresa dal telescopio spaziale Hubble, mostra più di 100 milioni di stelle e ha richiesto 7.398 esposizioni acquisite su 411 singoli puntamenti.
Il panorama è il prodotto del programma Panchromatic Hubble Andromeda Treasury (PHAT). Le immagini sono state ottenute osservando la galassia in lunghezze d'onda del vicino ultravioletto, del visibile e del vicino infrarosso utilizzando la Advanced Camera for Surveys e la Wide Field Camera 3 a bordo di Hubble. Questo particolare mostra un sezione della galassia lungo 48.000 anni luce nel suo colore naturale della luce visibile, come fotografato con la Advanced Camera for Surveys di Hubble con filtri rosso e blu.

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Artemis III verso il Polo Sud lunare

Geek   19.08.22  

La NASA ha identificato le regioni candidate per lo sbarco dei prossimi astronauti sulla Luna.
Ogni regione candidata per l'atterraggio della missione di Artemis III ha un'area di circa 15 per 15 chilometri e tutte si trovano entro sei gradi di latitudine dal Polo Sud della Luna.
La scelta di così tanti diti garantisce una completa flessibilità per ogni finestra di lancio durante l'anno I siti di atterraggio specifici sono strettamente legati alla tempistica della finestra di lancio, oltre a garantire aree per un atterraggio sicuro, condizioni di illuminazione, potenzialità scientifiche e capacità di gettare le basi per soggiorni a lungo termine.

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Le città perdute dell'Amazzonia

Geek   25.07.22  

Quando i primi esploratori europei arrivarono in Amazzonia nel XVI secolo, restarono affascinati dalle voci su una città d'oro nascosta da qualche parte nella foresta pluviale. La loro ricerca di El Dorado è durata oltre un secolo, ma ha portato solo a rovina e morte.
Per molto tempo gli esperti hanno pensato che l'Amazzonia fosse incapace di ospitare una civilità evoluta, ma a partire dalla fine del XX secolo gli archeologi hanno iniziato a studiare più da vicino il suolo della foresta. Scaando e mappando lunghi fossati e tumuli hanno potuto accertare che questi erano i segni di grandi insediamenti.
Da allora le scoperte di mura, fossati, piazze e strade che si collegavano ad altri insediamenti si sono succedute in tutta l'Amazzonia.

Questa è la storia delle città perdute dell'Amazzonia, raccontata da Vox.

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L'universo visto dal James Webb Space Telescope

Geek   12.07.22  

Le prime osservazioni, effettuate dal James Webb, sono state selezionate da un gruppo di rappresentanti della NASA, dell'ESA, della CSA e dello Space Telescope Science Institute per mostrare le potenzialità di tutti e quattro gli strumenti scientifici all'avanguardia presenti a bordo del telescopio spaziale.

SMACS 0723: Webb ha fornito l'immagine a infrarossi più profonda e nitida dell'universo lontano finora - e in sole 12,5 ore di esposizione. Per una persona in piedi sulla Terra che guarda in alto, il campo visivo di questa nuova immagine, un composto a colori di esposizioni multiple della durata di circa due ore ciascuna, è approssimativamente delle dimensioni di un granello di sabbia tenuto a distanza di un braccio. Questo campo profondo utilizza un ammasso di galassie lensing per trovare alcune delle galassie più lontane mai rilevate. Questa immagine graffia solo la superficie delle capacità di Webb nello studio dei campi profondi e nel tracciare le galassie fino all'inizio del tempo cosmico.

WASP-96b (spettro): l'osservazione dettagliata di Webb di questo pianeta caldo al di fuori del nostro sistema solare rivela la chiara firma dell'acqua, insieme a prove di foschia e nuvole che studi precedenti su questo pianeta non hanno rilevato. Con il primo rilevamento di acqua nell'atmosfera di un esopianeta da parte di Webb, ora si propone di studiare centinaia di altri sistemi per capire di cosa sono fatte le altre atmosfere planetarie.

Nebulosa Anello del sud: questa nebulosa planetaria, una nuvola di gas in espansione che circonda una stella morente, si trova a circa 2.000 anni luce di distanza. Qui, i potenti occhi a infrarossi di Webb portano per la prima volta in piena vista una seconda stella morente. Dalla nascita alla morte come nebulosa planetaria, Webb può esplorare i gusci di espulsione di polvere e gas di stelle che invecchiano che un giorno potrebbero diventare una nuova stella o pianeta.

Quintetto di Stephan: la visione di Webb di questo gruppo compatto di galassie, situato nella costellazione del Pegaso, ha scrutato attraverso il velo di polvere che circonda il centro di una galassia, per rivelare la velocità e la composizione del gas vicino al suo buco nero supermassiccio. Ora, gli scienziati possono dare uno raro sguardo, con dettagli senza precedenti, a come le galassie interagenti stanno innescando la formazione di stelle l'una nell'altra e come il gas in queste galassie viene disturbato.

Nebulosa della Carena: lo sguardo di Webb sulle "scogliere cosmiche" nella nebulosa della Carena svela le prime e rapide fasi della formazione stellare che in precedenza erano nascoste. Osservando questa regione di formazione stellare nella costellazione meridionale della Carena, così come in altre simili, Webb può vedere le stelle di nuova formazione e studiare il gas e la polvere che le hanno prodotte.

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Il primo sguardo del James Webb Space Telescope a galassie distanti 4,6 miliardi di anni luce da noi

Geek   12.07.22  
L'ammasso di galassie SMACS 0723 fotografato dal JWST
L'ammasso di galassie SMACS 0723 fotografato dal JWST

In un evento tenuto in anteprima alla Casa Bianca, il presidente Joe Biden ha presentato una delle prime immagini catturate dal telescopio spaziale James Webb.
Questa foto composita, che inquadra l'ammasso di galassie SMACS 0723 a 4,6 miliardi di anni luce dal sistema Solare, è l'immagine a infrarossi più nitida e a maggiore distanza mai scattata sino a oggi.
I suoi dettagli sono stupefacenti. Migliaia di galassie, inclusi oggetti deformati dalla lente gravitazionale, mai osservate prima. Tra le curiosità, sulla destra si può ammirare una perfetta galassia a spirale simile alla nostra Via Lattea.
Questa porzione di universo copre appena una sezione di cielo grande all'incirca come un granello di sabbia tenuto a distanza di un braccio.

La NASA, in collaborazione con l'ESA e l'Agenzia Spaziale Canadese, rilascerà la serie completa delle prime immagini a colori e dei dati spettroscopici del James Webb Space Telescope durante una trasmissione in diretta dal Goddard Space Flight Center a partire dalle 14:30 UTC di oggi.

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