Fujifilm GFX 50R, esperienza fotografica
Kevin Mullins, Jonas Dyhr Rask, Eric Bouvet, Christoph Busse, Knut Koivisto e Keizo Motoba raccontano l'esperienza di fotografare con la GFX 50R, la compatta medio formato in stile rangefinder di Fujifilm.
Kevin Mullins, Jonas Dyhr Rask, Eric Bouvet, Christoph Busse, Knut Koivisto e Keizo Motoba raccontano l'esperienza di fotografare con la GFX 50R, la compatta medio formato in stile rangefinder di Fujifilm.
The Encyclopedia of Arda rappresenta uno degli archivi più completi ed esaustivi sull'universo fantastico creato da J.R.R. Tolkien.
Nessun argomento è troppo oscuro e nessun dettaglio è troppo insignificante per l'enciclopdia realizzata da Mark Fisher.
Una fonte irrinunciabile per ogni appassionato delle opere tolkeniane per districarsi tra personaggi, luoghi, creature e culture della Terra di Mezzo, di Arda e di Eä.
La scoperta di molecole di colesterolo in un fossile di Dickinsonia farebbe di questo misterioso organismo diffuso nel periodo Ediacarano, circa 570 milioni di anni fa, uno dei primi animali presenti sulla Terra.
Sino a oggi non c'era certezza che questo organismo dalle forme aliene fosse un animale, alcuni ipotizzavano che la Dickinsonia potesse essere imparentata con licheni o amebe giganti, che fosse un esperimento fallito d'evoluzione o addirittura potesse essere un rappresentante di un regno ormai estinto.
I primi grandi organismi complessi della Terra appaiono nei reperti fossili databili intorno a 600 milioni di anni.
Essi prendono il nome di fauna di Ediacara, un complesso di forme di vita pluricellulare risalenti al Proterozoico superiore i cui resti sono stati rinvenuti in varie parti del mondo, poco prima dell'esplosione cambriana della moderna vita animale.
All'interno dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, tra i più grandi e importanti laboratori di ricerca sotterranei al mondo e gli unici ad avere un accesso autostradale diretto attraverso il traforo del Gran Sasso sotto a circa 1.400 metri di roccia, i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare testano il prototipo di SABRE, l'esperimento che dovrà rilevare particelle di materia oscura ovvero l'ipotetica componente di materia che non emettendo radiazione elettromagnetica non è direttamente osservabile se non attraverso gli effetti gravitazionali.
Secondo l'attuale modello standard della cosmologia e le leggi della gravitazione, la materia oscura dovrebbe costituire quasi l'86% della massa presente nell'universo.
L'esperimento SABRE (Sodium Iodide with Active Background Rejection) è progettato per la rivelazione diretta delle particelle di materia oscura attraverso l'interazione di queste ultime con i nuclei di un materiale che serve da bersaglio e rivelatore allo stesso tempo. Una caratteristica, indipendente dai modelli, dei segnali dovuti all'interazione di particelle di materia oscura in un rivelatore terrestre è quella di presentare una modulazione annuale del numero di interazioni che si osservano nel tempo. Questa modulazione sarebbe dovuta al fatto che la velocità stessa della Terra rispetto al sistema di riferimento della nostra Galassia (col quale le particelle di materia oscura sarebbero solidali) varia durante l'anno. Il numero di interazioni è quindi massimo intorno al 2 Giugno. Lo scopo di SABRE è di rivelare tale modulazione annuale utilizzando una serie di cristalli di ioduro di sodio drogato al tallio ad elevata radiopurezza immersi in uno scintillatore liquido che funge da veto attivo. La radiopurezza dei cristalli è una delle caratteristiche principali di SABRE. Prima della costruzione dell'esperimento vero e proprio è quindi necessario caratterizzare i primi cristalli da circa 5 kg prodotti dalla collaborazione. Il programma scientifico di SABRE prevede inoltre l'installazione di due rivelatori gemelli: uno nell'emisfero nord, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, in Italia, e uno nell'emisfero sud, presso lo Stawell Underground Physics Laboratory in Australia. L'utilizzo di due rivelatori permette di isolare qualsiasi effetto dovuto ai muoni di origine cosmica, la cui modulazione ha una fase opposta nei due emisferi.
Con i dati raccolti dai telescopi dello European Southern Observatory in 26 anni, è stato realizzato questo video che ci porta attraverso circa 7,6 kpc sino al centro della nostra galassia per osservare gli effetti gravitazionali che il buco nero supermassiccio della Via Lattea produce sulle stelle che gli orbitano intorno.
I ricercatori della University of Minnesota e della Ohio State University hanno cartografato come mai prima d'ora l'Antartide, creando una completa mappa del continente gelato grazie alle immagini scattate dai satelliti della costellazione DigitalGlobe.
REMA, acronimo di Reference Elevation Model of Antarctica, ha una risoluzione media di otto metri al suolo, rendendo l'Antartide il continente mappato a più alta risoluzione tra le terre emerse.
Se a prima vista può assomigliare a una delle più eccezionali fotocamere mai prodotte, la X-T2, la nuova Fujfilm X-T3 è la mirrorless sotto steroidi che segna un nuovo passo in avanti per la fotografia inaugurando la prossima generazione di MILC.
Le recensioni di chi ha potuto testarne le potenzialità in anteprima.
In conclusione: "Notevole… DAVVERO notevole."
Tutti i classici filtri di simulazione della pellicola di Fujifilm sono qui - così come la fenomenale qualità fotografica dei jpeg out-of-camera. La X-T3 aggiunge anche un nuovo "effetto color chrome" che aumenta la saturazione e il dettaglio nelle ombre. Questa funzione era già disponibile nella fotocamere medio formato GFX 50s di Fujifilm, ma ora arriva anche sulla X-Series. Ora è disponibile un'opzione per regolare, secondo le proprie preferenze, i toni caldi e freddi scattando in bianco e nero con le simulazioni Monochrome e Acros.
Se lo sport e l'azione sono il tuo campo, o se realizzi video, la X-T3 merita sicuramente di essere presa in considerazione.
Dan Bailey's Adventure Photography Blog.
Fujifilm afferma che la X-T3 ha le "massime prestazioni nella storia della X-Series". In modalità di scatto continuo è in grado di catturare 11 fps con AF continuo utilizzando l'otturatore meccanico fino a 36 fotogrammi o 20 fps utilizzando l'otturatore elettronico fino a 34 fotogrammi senza la necessità del battery grip.
Alcune delle caratteristiche della Fujifilm X-T3 rivaleggiano davvero con le cineprese professionali. L'effetto rolling shutter è davvero minimo. Il codec è estremamente potente e mette in ridicolo la Canon C200. Ora c'è una riduzione del rumore tra fotogrammi come avviene sulla Sony FS5 e la possibilità di filmare in 4K 60p a 10bit è UNICA - almeno fino a quando uscirà la Sony A7S III. Tuttavia, la pagherete il doppio, quindi la X-T3 è una vera alternativa insieme alla Panasonic GH5.
La messa a fuoco automatica. Accidenti è incredibile. Ho montato per la prima volta il mio classico XF35mm F1.4 sulla X-T3. Ragazzi, questa fotocamera ha fatto una magia e ora questo obiettivo è più veloce di prima. Wow. L'AF sulla X-T3 è sicuramente il top anche con usando vecchie lenti.
La sensazione della fotocamera è praticamente la stessa. Tuttavia, ho notato che l'impugnatura sulla destra della fotocamera è più ergonomica e si adatta meglio alla mano, particolarmente utile quando si montano obiettivi grandi [...]
Saraya Cortaville Photography.
Nel complesso, il nuovo processore fa volare questa fotocamera sotto tutti gli aspetti.
Come per ogni fotocamera professionale che si rispetti è necessario avere un doppio slot di memoria e la X-T3 non fa eccezione grazie al Dual UHS-II SD. Una sorpresa per me è stata vedere sulla X-T3 l'aggiunta di una porta USB-C che supporta anche la funzionalità di ricarica.
Va fatto notare che questa non è solo una X-T2 migliore, al suo interno è una macchina fotografica completamente nuova e la prima arrivata di una nuova generazione.
[...] la mia prima impressione è che la X-T3 sia la migliore X-Series mai protdotta e non vedo l'ora che questa fotocamera finisca nella mia borsa nel prossimo futuro.
Per me la X-T3 rappresenta un upgrade gigantesco rispetto alla X-T2.
A 10 metri di profondità al largo dell'antico borgo ligure di Noli, il basilico cresce all'interno delle biosfere del Nemo's Garden.
Questo orto sottomarino idroponico e sostenibile è stato progettato da Sergio Gamberini di Ocean Reef.
Il fotografo Ryo Minemizu è riuscita a catturare delle splendide foto di plancton luminescente nelle acque notturno al largo di Osezaki, nella Prefettura di Nagasaki.
Queste immagini fanno parte della serie Phenomenons, incentrata sulla vita microscopica degli oceani.
Why are the shapes and colors of plankton as tiny as a few millimeters so awe-inspiring? It's because the life is in its perfect status – drifting to the flow of the water in the natural environment. I typically spend about 8 hours a day – night and day – underwater, drifting and pressing the shutter button of my camera all the time. My basic shooting method, especially during the night, is to shoot with a fast shutter speed controlling the Depth of Field at fractions of millimeters, always paying attention to the movement of the water around the tiny shooting objects.
Con le immagini tridimensionali rilevate dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter, lo Scientific Visual Studio del Goddard Space Flight Center ha realizzato un'animazione di alba e tramonto sulla superficie della Luna sulle note di Clair de Lune di Debussy, eseguita dalla National Symphony Orchestra al John F. Kennedy Center durante le celebrazioni per il 60º anniversario della NASA.