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Il Don Chisciotte di Terry Gilliam

Multimedia   08.04.18  

Con l'uscita del trailer di The Man Who Killed Don Quixote, Terry Gilliam potrebbe aver messo la parola fine a uno dei più estremi esempi di development hell della storia del cinema.
Il progetto per portare sul grande schermo una storia ispirata liberamente al Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes iniziò nel 1998 a cui seguirono ben otto tentativi di Gilliam per portarlo a termine.

La pre-produzione del film venne avviata con Jean Rochefort, nella parte di Don Chisciotte e Johnny Depp in quella del co-protagonista Toby Grisoni/Sancho Panza. Nel 2000 le riprese iniziarono in Spagna, ma vennero funestate da continui contrattempi, da problemi finanziari, dalla distruzione di alcuni set in seguito a un'alluvione e all'abbandono di Rochefort per problemi di salute.
Il materiale girato per il film venne utilizzato per la realizzare di Lost in La Mancha, il documentario uscito nel 2002 sulla travagliata produzione della pellicola cancellata in fase di riprese.
Il fallimento del progetto costò a Gilliam i diritti sulla sceneggiatura, che riuscì a recuperare solo nel corso del 2006. Tra il 2006 e il 2016, la pre-produzione ricominciò a più riprese, con continui cambiamenti nel cast e nella stesura finale della sceneggiatura. Nel ruolo di Don Chisciotte si succedettero Robert Duvall, Michael Palin e John Hurt, mentre in quello di Grisoni/Sancho Panza Johnny Depp, Ewan McGregor, Jack O'Connell e Adam Driver. Tutti i tentativi di Gilliam si rivelarono comunque fallimentari a causa di difficoltà finanziare e di selezione del cast.
Solo nel 2017 il film è riuscito a entrare e a completare la fase di produzione, con Jonathan Pryce nel ruolo di Chisciotte e Driver che ha ripreso la parte di Grisoni.

Da notare che durante la prima pre-produzione del film, nel 1998, Adam Driver aveva appena 15 anni e non aveva neppure ancora iniziato la sua carriera di attore.

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Wes Anderson classificato

Multimedia   21.03.18  

Vulture ha provato a stilare una classifica di tutti i film diretti da uno dei miei registi preferiti, Wes Anderson.

Ranking the films of Wes Anderson feels like a fool’s game, because he's an auteur's auteur, with a sensibility so rigorously defined and articulated that you're either inclined to embrace it fully or reject it completely. He doesn't do failed experiments or gun-for-hire studio projects or one-offs in a minor key. And though his commercial fortunes have waxed and waned, there's no evidence that he's ever cared to fit into the marketplace — or even would know how to do so if he could.

His debut feature, Bottle Rocket, could be called a blueprint of things to come, but beyond that, every moment in his films has been completely thought through and fussed over, which explains why the frame-by-frame arduousness of stop-motion animation was such a good fit for Fantastic Mr. Fox and his superb new comedy, Isle of Dogs. Missteps are rare to nonexistent. Every film is exactly as Anderson intended it to be, without the hit-or-miss or ebb-and-flow nature of most directorial careers.

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Gli appartamenti delle serie televisive

Multimedia   19.03.18  

John Shaffner è lo scenografo responsabile della creazione dei set di Friends, come l'iconico appartamento di Monica Geller, con le sue pareti violi e la grande terrazza con accesso dalla finestra, e il più spartano trilocale di Chandler e Joey.
Come scenografo, Shaffner ha lavorato su 68 pilot e 44 serie diverse, tra cui Dharma e Greg, Due uomini e mezzo, The Drew Carey Show e The Big Bang Theory.

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Le riot grrrl

Multimedia   09.03.18  

Polyphonic celebra il riot grrrl, il movimento punk femminista nato negli anni '90 che voleva rinnovare il genere creando un ambiente dove le ragazze potessero esprimersi senza doversi conformare agli standard maschili, caratterizzato dalle forti posizioni di attivismo politico e sociale.

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Daicon III, Daicon IV e la nascita dello studio di animazione Gainax

Multimedia   01.03.18  

Nel 1981 Hideaki Anno, Yoshiyuki Sadamoto, Takami Akai, e Shinji Higuchi, allora studenti, realizzarono un corto di animazione per il 20th Annual Japan National SF Convention di Osaka.
Il corto, dal titolo Daicon III Opening Animation, narra l'avventura di una ragazzina dai capelli rossi che difende eroicamente un bicchiere d'acqua da ogni sorta di mostri, robot e astronavi provenienti da più famosi universi fantascientifici televisivi degli anni cinquanta, sessanta e settanta, da Ultraman a Star Wars, passando per Godzilla, la Corazzata Spaziale Yamato e Star Trek. Giunta in un deserto la ragazzina versa il contenuto del bicchiere su di una rapa daikon che immediatamente si trasforma in un'enorme nave spaziale che la accoglie a bordo con il suo raggio traente trasformandola nel suo capitano.

Due anni dopo al 22nd Annual Japan National SF Convention, il corto Daicon IV Opening Animation avrebbe abbandonato la grafica incerta e l'animazione di scarsa qualità dando dato inizio a una nuova stella dell'animazione, la Daicon Film. Il futuro studio Gainax.
Il corto si apre con un riassunto della storia precedente, ridisegnata interamente, per introdurre la ragazzina dai capelli rossi, ormai cresciuta e con lei i suoi poteri, che indossa il costume di una coniglietta di Playboy.
Daicon Bunny combatte contro decine di nemici provenienti da altrettante serie tv, film, fumetti e romanzi fantasy e di fantascienza.
Surfando sulla Stormbringer, la spada senziente brandita da Elric di Melniboné, sulle note di Twilight degli ELO, Daicon Bunny affronterà a duello Darth Vader, la stazza di Dyna Robo e un Alien che brandisce la Discovery One di 2001: Odissea nello Spazio, scontrandosi con ogni genere di astronavi tra cui la SDF-1 Macross, uno Sparviero klingon, la Arcadia, un VF-1 Valkyrie e personaggi che vanno dai supereroi Marvel e DC Comics al leone Aslan, dal drago di Pern ai Thunderbirds, da Conan il barbaro a una carrellata di decine di altri protagonisti fantastici superando il tempo e lo spazio per permettere all'astronave Daicon di ridare nuova vita e speranza alla Terra.

Il cortometraggio, che fece conoscere il talento del nuovo studio di animazione, a causa degli evidenti problemi di copyright fu rilasciato su laserdisc in un numero limitatissimo di copie con l'aggiunta dello storyboard come contenuto speciale con la colonna sonora di Hold on Tight ancora della Electric Light Orchestra.
Oggi una copia originale può arrivare a valere all'asta oltre un migliaio di euro.

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Il pessimismo di Stanley Kubrick

Multimedia   22.02.18  

Un video essay di ScreenPrism analizza la produzione cinematografica di Stanley Kubrick notando che una caratteristica delle sue pellicole è l'accettare che esiste un significato negli eventi, ma spesso non siamo preparati ad affrontare le conseguenze di trovarci di fronte a una risposta che non ci aspettavamo.
La verità può essere strana, oscura e difficile da accettare e la speranza per un'esistenza migliore va cercata affrontando una realtà che può essere terrorizzante, senza tuttavia avere la certezza di trovarla alla fine del viaggio.

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