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La mappa delle rotte commerciali medievali

Res publica   19.02.19  
La mappa delle rotte commerciali medievali
La mappa delle rotte commerciali medievali

Martin Jan Månsson ha realizzato un'accurata e dettagliata mappa navigabile delle rotte commerciali che attraversavano l'Europa, l'Asia e l'Africa tra l'undicesimo e il dodicesimo secolo.

Anche prima dei tempi moderni il mondo afro-euroasiatico era già ben collegato. Questa mappa descrive le principali arterie commerciali dell'alto medioevo, subito dopo il declino dei Vichinghi e prima dell'ascesa dei Mongoli, l'Hansa e ben prima che il Portogallo doppiasse il Capo di Buona Speranza.

La mappa mostra anche la topografia generale, i fiumi, i passi di montagna e le i nomi delle rotte. Tutto ciò ha contribuito a spiegare perché le città sono diventate, e lo sono ancora, fino ai tempi moderni.

Il medioevo era un tempo in cui le stelle si allineavano in termini di commercio per molte aree del mondo. Nell'Europa centrale molte città tedesche e francesi avevano aperto fiere annuali, alcune delle quali sono ancora attive oggi, soprattutto a Francoforte. Gli europei hanno rielaborato la domanda di beni orientali a seguito delle crociate in Iberia e nel Levante. Gli stati delle città italiane e alcune città iberiche del nord est avevano spedito i crociati avanti e indietro nel Mediterraneo, costruendo enormi flotte e creando reti di scambi commerciali in tutto il Mediterraneo. Gli italiani frequentavano porti come Alessandria, che avevano porti commerciali separati per navi musulmane e cristiane.

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L'accordo di libero scambio tra le sponde dell'Atlantico

Res publica   14.02.13  

Il discorso sullo Stato dell'Unione ha evidenziato la volontà anche dell'amministrazione Obama di creare una zona di libero scambio tra Stati Uniti e Unione Europea.
Il nuovo mercato transatlantico interesserebbe 800 milioni di cittadini, potrebbe valere almeno 275 miliardi di euro l'anno e contribuirebbe alla creazione di due milioni di posti di lavoro.
I negoziati potrebbero durare due anni. I nodi più intricati sarebbero quelli relativi alla normativa europea sull'alimentazione e sui prodotti farmaceutici.

Accordi analoghi sono già operativi o lo saranno a breve tra la UE, Singapore e Canada. Bruxelles inizierà inoltre i negoziati con il Giappone ad aprile.
Questi accordi bilaterali sono il frutto del fallimento dei negoziati del Doha Round. Una sorta di globalizzazione a due velocità.

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