La macchina fotografica al tempo dei social network
Un concept molto interessante di una bridge touchscreen, con funzionalità social e di editing e connessione wireless.
Un concept molto interessante di una bridge touchscreen, con funzionalità social e di editing e connessione wireless.
Dietro ad ogni iPod, iMac, MacBook, iPhone, iPad, a quelle forme, a quei materiali e a quei colori c'è lui. Jonathan Ive, designer e senior vice president in quel di Cupertino.
Il Daily Mail lo racconta così.
Few Westerners have ever seen the forging of a Japanese samurai sword. It's considered a sacred practice in Japan; one of the few traditional arts that has yet to be bettered by modern science. Japanese smiths work through the night (better to judge the heat of metal by eye) hammering, melting and forging by hand to produce the finest blades in the world.
The steel is folded and refolded thousands of times to create a hard outer layer and a softer inner core resulting in a singular blade: terrifyingly sharp but far less prone to breaking than any sword forged in the West.
Once the blade is complete it is polished to a mirror finish, an elaborate procedure that itself can take weeks. The long and laborious process pushes metal to its absolute limit – which is precisely why Jonathan Ive wanted to see it first hand.
Ive endlessly seeks crucial knowledge that can help him to make the thinnest computing devices in the world, so it surprised no one at Apple that their obsessive design genius would take a 14-hour flight for a meeting with one of Japan’s leading makers of katana.
A primavera Milano respira l'aria della grande capitale europea grazie al Salone del Mobile e si anima attorno agli spazi del Fuori Salone.
Pensare che tutto è cominciato per il gusto dei designer di ritrovarsi e di bere una birra insieme.
Progettisti e artisti stranieri in cerca di sponsor e produttori davano vita a interminabili happening sotto le stelle.
Una tradizione che negli anni si è sviluppata ed è cresciuta sino a diventare un appuntamento fisso. Forse il più atteso.
Oggi il Fuori Salone è una realtà affermata che non solo sa intrattenere la Milano bene, ma ravviva le periferie, portando un interrotto flusso di persone, divertimento, arte e appeal.
E' il caso di Zona Tortona, che da area dismessa è diventata cuore delle sperimentazioni; oggi un format esportato e venduto in tutto il mondo.
E ancora i pop up store, gli stand "volanti" disseminati nelle strade e nelle piazze della città vanno affiancandosi ai luoghi più tradizionali come il Planetario, la Triennale e Brera.
Quasi una sagra.
Un evento popolar-mondano unico nel suo genere, in grado di agitare lo spirito di una città che fatica a trovare la sua dimensione di metropoli cosmopolita e alla moda.
Non è un caso se Lina Sotis agli inizi degli anni '80 scriveva, "il mobile si vende meglio se profuma di tartufo".
L'idea di creare una ruota che rappresenti il flusso di colori, basato su foto scattate durante un intero anno, è geniale.
Logorama è il corto di animazione, vincitore di un premio Oscar, realizzato con duemilacinquecento loghi dal collettivo francese di grafica e animazione H5.
Mike Deal è un designer newyorkese che ha realizzato alcune mappe che ricostruiscono graficamente la produzione artistica dei Beatles.
I disegni sono realizzati basandosi su statistiche di vendita, biografie, autocitazioni, appunti, registrazioni delle prove.
L'opera non è ancora terminata, ma è già disponibile sul suo account Flickr.