Il nostro rapporto con il porno nel 2015
Un anno di porno nella dettagliatissima analisi di PornHub. Per gli amanti delle infografiche.
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Doveva succedere, era nell'aria. MiKandi, un'azienda che produce app con contenuti per adulti, ha girato un video a metà strada tra il divertissement e la sperimentazione che riprende in POV, grazie agli occhiali di Google per la realtà aumentata, le performance dei pornodivi James Deen e Andy San Dimas. La versione non censurata del video sarà presto disponibile sul sito di MiKandi.
Il Parlamento Europeo ha approvato il testo della risoluzione sull'abbattimento degli stereotipi sessuali, ma bocciando la norma che prevedeva il bando di tutte le forme di pornografia sui media, internet inclusa.
Memes I'd Like to F**k rilegge i meme di YouTube in chiave porno. Nyan Cat avrebbe delle potenzialità.
ICM Registry ha iniziato a registrare i domini .xxx, dedicati a siti con contenuti per adulti.
Per i primi 50 giorni la vendita sarà concessa solo alle aziende più note per evitare fenomeni di cyber-squatter. I successivi 17 giorni consentiranno la registrazione ai principali brand dell'industria del porno. Alla fine del sunrise period la registrazione per i domini tripla x sarà disponibile a chiunque a patto che il dominio creato non contenga nomi di politici o personaggi famosi.
L'ICANN ha approvato il nuovo nome a dominio .xxx, specificamente dedicato ai siti pornografici. Le vendite dei domini dovrebbe iniziare nel secondo trimestre di quest'anno.
La scusa dell'ex sindaco di Bari Simeone Di Cagno Abbrescia, ora parlamentare PdL, beccato a guardare foto piccanti durante la seduta sulla sfiducia al ministro Bondi è la più stupida mai ascoltata.
L'onorevole si è giustificato affermando di essere un neofita del mezzo (l'iPad, n.d.r.).
Colpa della facilità con cui facendo ricerche compaiono dei siti, chiamiamoli così, porno.
In fondo l'ha ricevuto in regalo da poco e non sa ancora bene dove mettere le mani sullo schermo multitouch. Infine ha aggiunto:
In certi momenti bisogna stare in aula anche se il dibattito non è avvincente di solito uso l'iPad per informarmi, leggere le agenzie. Ma può capitare di soffermarsi su una di quelle immagini diciamo porno che ogni tanto compaiono. Ora tutti fanno i casti, ma ce n'è di gente che le escort le frequenta, non le guarda su internet. E le vicende del Rubygate hanno incuriosito tutti, è inutile negarlo.
La mia era solo curiosità, non ho mai cercato la compagnia di professioniste. Del resto ho sempre avuto donne giovani.
La difesa del senatore della Florida Mike Bennett, beccato giovedì ad aprire immagini sconvenienti durante il dibattito sulla proposta di legge sul controverso tema degli aborti, si riduce a puntare il dito contro la mail di spam.
Il senatore Bennett ha poi votato contro.
La sacralità della donna innanzi a tutti.