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I post con tag "Siria" archivio

La questione siriana in nove domande

Res publica   30.08.13  

Max Fisher sul Washington Post prova a spiegare in parole semplici il pantano in Siria. Una lettura utile anche agli innumerevoli esperti nostrani di questioni siriane.

2. Why are people in Syria killing each other?

The killing started in April 2011, when peaceful protests inspired by earlier revolutions in Egypt and Tunisia rose up to challenge the dictatorship running the country. The government responded, there is no getting around this, like monsters. First security forces quietly killed activists. Then they started kidnapping, raping, torturing and killing activists and their family members, including a lot of children, dumping their mutilated bodies by the sides of roads. Then military troops began simply opening fire on protests. Eventually, civilians started shooting back.

Fighting escalated from there until it was a civil war. Armed civilians organized into rebel groups. The army deployed across the country, shelling and bombing whole neighborhoods and towns, trying to terrorize people into submission. They've also allegedly used chemical weapons, which is a big deal for reasons I’ll address below. Volunteers from other countries joined the rebels, either because they wanted freedom and democracy for Syria or, more likely, because they are jihadists who hate Syria's secular government. The rebels were gaining ground for a while and now it looks like Assad is coming back. There is no end in sight.

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Abbiamo di nuovo un ministro degli esteri

Res publica   30.08.13  

L'intervista rilasciata in inglese alla CNN dal ministro Emma Bonino sulla posizione dell'Italia riguardo al rifiuto di intervenire nel conflitto siriano senza l'egida dell'ONU riappacifica con la figura del ministro degli esteri dopo le parentesi di Franco Frattini e Giuliomaria Terzi di Sant'Agata.

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La solitudine di Obama

Multimedia   29.08.13  

La copertina di Time su Obama e il conflitto in Siria

La copertina di Time sull'intervento in nuce degli Stati Uniti nel conflitto siriano esprime più delle parole la situazione di estremo isolamento interno ed estero del presidente Obama di fronte a quella opzione interventista sempre osteggiata in campagna elettorale.

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Cameron sulla via di Damasco

Res publica   29.08.13  

I Commons hanno respinto la mozione della maggioranza conservatrice sull'intervento militare britannico in Siria con 285 voti a 272.
Un colpo inatteso che fa vacillare la leadership di Cameron e che allontana la partecipazione del Regno Unito dall'ancora incerto intervento contro il regime di Damasco.

Una vittoria del Labour e del suo leader Ed Miliband, ma soprattuto una sconfitta per il premier David Cameron impallinato dagli alleati liberal democratici e dai falchi conservatori. Una leadership sotto scacco che mostra tutta la debolezza di un'alleanza basata su di un mero calcolo elettorale in quello che secondo Steve Richards, columnist dell'Independent, è stato uno dei voti più significativi della House of Commons negli ultimi anni.

Gli storici britannici al momento stanno discutendo sulla data dell'ultima volta in cui un premier del Regno Unito è uscito sconfitto su un voto in materia di guerra e pace. Era il 1782 o il 1855. Molto, molto tempo fa.

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L'incidente di Goutha

Res publica   28.08.13  

Le intercettazioni di telefonate tra reparti dell'esercito siriano che secondo l'intelligence americana proverebbero il coinvolgimento del regime di Damasco nell'uso di armi chimiche contro la popolazione civile siriana di Goutha.

Last Wednesday, in the hours after a horrific chemical attack east of Damascus, an official at the Syrian Ministry of Defense exchanged panicked phone calls with a leader of a chemical weapons unit, demanding answers for a nerve agent strike that killed more than 1,000 people. Those conversations were overheard by U.S. intelligence services, The Cable has learned. And that is the major reason why American officials now say they're certain that the attacks were the work of the Bashar al-Assad regime -- and why the U.S. military is likely to attack that regime in a matter of days.

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La Siria ha superato la linea rossa

Res publica   14.06.13  

L'amministrazione Obama ha in mano le prove che il regime siriano ha usato gas Sarin e armi chimiche in molteplici occasioni nell'arco del 2012 per sedare la ribellione, provocando tra le 100 e le 150 vittime.

Gli Stati Uniti in attesa delle prossime decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti hanno già iniziato ad accerchiare la Siria.
Caccia F-16 e batterie anti-missile Patriot sono già schierati in Giordania e ci resteranno anche dopo la fine di giugno, quando si concluderà l'esercitazione militare congiunta con l'esercito di Amman.
Il presidente Obama sarebbe inoltre intenzionato a dispiegare un'unità di marines su navi anfibie come deterrente in attesa di un aiuto diretto ai ribelli.

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