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I post con tag "Terrorismo" archivio

È una guerra tra civiltà

Res publica   15.02.15  

C'è una civiltà guidata dalla ragione che, al netto delle sue storture, ambisce agli ideali di democrazia e libertà, che vive nell'universalità dei diritti civili.
Esiste poi un'altra civiltà che dal terrore trae la sua ispirazione. La paura di se stessi e del prossimo radicalizza un estremismo sordo al progresso sociale e cieco alle aspirazioni dell'individuo.

Queste civiltà non si differenziano per il colore della pelle, non si riconoscono dal simbolo stampato sul passaporto e non si distinguono dal credo religioso. Queste civiltà ci circondano e si mischiano. Siamo noi. Noi decidiamo da che parte stare. È una questione di libero arbitrio.

Da Madrid a Londra, da Parigi a Copenaghen. Da nord a sud. Da Bruxelles al Mediterraneo. Attentati e ideologie. Qualunquismo e benaltrismo.
La civiltà del terrore prova a spingerci verso la paura. Verso un nazionalismo che ci riporta a frontiere sigillate e menti chiuse. È una via facile, un dualismo schietto che non richiede nessuno sforzo intellettivo da parte nostra. Credente contro infedele. Contribuente contro clandestino.
Al contrario la via scelta dalla civiltà della ragione è ardua, richiede enormi sacrifici. A volte sembra contraddittoria. Rinnega la guerra, ma si affida ad essa. Cede a compromessi. Spesso appare inefficace, debole. Inciampa e impara a rialzarsi e ad avanzare. Trae forza dalla diversità. Sa adattarsi. Non è mai lineare, ma è l'unica via che ci permette di crescere perseguendola. Di evolverci verso qualcosa di più alto. Insieme.

Voi da che parte state?

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Il Giappone e la perdita dell'innocenza

Res publica   02.02.15  

La recente decapitazione da parte dello Stato Islamico di due ostaggi giapponesi, tra cui il giornalista Kenji Goto, sta mutando il sentimento della sfera istituzionale e dell'opinione pubblica riguardo la politica pacifista che ha guidato il Giappone negli ultimi 70 anni.
Una linea di condotta, figlia del dramma della Seconda Guerra Mondiale, che si rivela impotente contro la follia del fondamentalismo islamico. Un pacifismo oggi ritenuto incapace e inadeguato nel rispondere all'esigenza di proteggere il paese e i suoi interessi.

"This is 9/11 for Japan," said Kunihiko Miyake, a former high-ranking Japanese diplomat who has advised Mr. Abe on foreign affairs. "It is time for Japan to stop daydreaming that its good will and noble intentions would be enough to shield it from the dangerous world out there. Americans have faced this harsh reality, the French have faced it, and now we are, too."

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Il muro d'Arabia

Res publica   17.01.15  

Il muro d'Arabia

L'Arabia Saudita sta costruendo una barriera difensiva di quasi 1.000 km che correrà lungo tutta la frontiera con l'Iraq, tra la Giordania e il Kuwait, per difendersi da possibili incursioni dello Stato Islamico.
La barriera sarà formata da 78 torri di controllo, otto centri di comando, 10 mezzi di sorveglianza mobile, 32 centri di intervento rapido, oltre a reparti di truppe speciali.

Per l'Arabia Saudita sarà la seconda barriera difensiva.
La prima, realizzata nel 2013, è un muro di cemento di 1.800 km che separa a sud il paese dallo Yemen. Anche in questo caso lo scopo difensivo è rivolto verso l'integralismo islamico, in particolare per contenere la minaccia di Al-Qaeda nella penisola arabica.

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E io pago (era: non con i miei soldi)

Res publica   16.01.15  

Ammesso e non concesso che siano stati pagati 12 milioni di dollari per la liberazione di Greta e Vanessa, farebbero al cambio appena 17 centesimi di euro a testa. Per salvare due vite.

A chi sostiene che con i proventi del riscatto si finanzieranno nuovi attentati in Europa, andrebbe ricordato che Coulibaly (uno degli attentatori di Parigi) per acquistare armi e munizioni era stato costretto ad accendere un mutuo. Da Cofidis. In Francia.

Non esisterà mai riscatto in denaro capace di liberarci dall'ignoranza.

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La bandiera a mezz'asta dell'UNESCO

Res publica   07.01.15  

Le bandiere a mezz'asta dell'UNESCO

La bandiera delle Nazioni Unite sventola a mezz'asta nella sede dell'UNESCO in place de Fontenoy, a Parigi, per solidarietà alle vittime dell'attentato a Charlie Hebdo.

Poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che si debbono innalzare le difese della pace.

Poiché la dignità dell'uomo esige la diffusione della cultura e l'educazione di tutti per la giustizia, la libertà e la pace, tutte le nazioni hanno doveri sacri da adempiere in uno spirito di mutua assistenza... Una pace fondata sui soli accordi economici e politici dei Governi non può determinare l'adesione unanime, durevole e sincera dei popoli; per conseguenza, questa pace deve essere costruita sul fondamento della solidarietà intellettuale e morale dell'umanità...

Il Preambolo dell'Atto Costitutivo dell'UNESCO è la somma di tutto ciò che più terrorizza un terrorista fondamentalista.
L'emancipazione di un individuo che passa attraverso la cultura, l'istruzione, la libertà di pensiero è un'arma capace di annientare qualunque fondamentalismo alla radice.

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