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I post con tag "Yemen" archivio

Effetto domino

Res publica   17.02.11  

Manifestanti yemeniti a San'a

Manifestanti yemeniti a San'a

Carri armati presidiano le strade di Manama

Donne protestano contro il regime del Bahrein

Dottori a Manama protestano contro le violenze

Manifestanti libici contro Gheddafi

Gheddafi ha usato il pugno di ferro c'era da aspettarselo. L'amico fraterno del premier italiano ha represso nel sangue le manifestazioni contro il regime.
Sarebbero 15 i morti a Al Baida, centinaia i feriti e gli arresti in tutta la Libia.
La Giornata della collera si è trasformata nel giorno del massacro.
Un silenzio assordante giunge dal ministro Frattini e dal governo Berlusconi.

Una giornata di sangue iniziata con quattro morti a Pearl Square. La rotonda più famosa della penisola arabica è stata presa d'assalto dalla polizia disperdendo i contestatori. Le strade di Manama continua ad essere pattugliate da mezzi corazzati, mentre anche i medici protestano contro le violenze.

Si intensifica la protesta nello Yemen. San'a e Aden si sono nuovamente svegliate sotto fitte sassaiole e un nuovo carico di morti.

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Da Teheran al Bahrein

Res publica   15.02.11  

Ieri altre manifestazioni popolari hanno sconvolto il mondo arabo.

Due i morti a Manama, capitale del Bahrein. Da anni la maggioranza sciita del piccolo arcipelago nel Golfo Persico mal sopporto la dinastia sunnita al potere.

A Teheran le opposizioni tornano a scendere compatte in piazza Enghelab dopo le imponenti manifestazioni del 2009.
La protesta, non autorizzata dal regime iraniano e ispirata ancora dai leader Mousavi e Karroubi, si è scontrata con la determinazione della polizia.
Le strade della capitale, ma non solo, si sono trasformate in un ennesimo teatro di battaglia. Alla fine della giornata si registrava un morto e 250 persone arrestate.
Oggi dai banchi parlamentari la maggioranza conservatrice ha invocato la forca per i responsabili degli scontri.

Intanto nello Yemen, il paese più povero della penisola arabica, cresce il malcontento verso il regime di Saleh e si prosegue a manifestare da San'a ad Aden.

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La rivoluzione non è finita

Res publica   12.02.11  

Manifestanti yemeniti mostrano le mani con la scritta 'go out' rivolta al governo'></p>
<p>Centinaia di arresti ad Algeri durante un'imponente manifestazione per chiedere <a href=democrazia e la fine del regime di Bouteflika, che gioca la carta della repressione.
Lì dove tutto è iniziato come una protesta per il carovita, trasformatosi rapidamente in movimenti per maggiori diritti civili, riprende vigore la protesta di un popolo stremato da decenni di corruzione, terrorismo e repressione.

Intanto in Giordania re Abdullah deve ancora nominare un governo dopo aver sciolto l'esecutivo a inizio gennaio ai primi sentori dei moti di protesta.

In Yemen le manifestazioni nella capitale San'a e nell'importante porto commerciale di Aden non accennano a diminuire. Nonostante la promessa del presidente Ali Abdullah Saleh di non ricandidarsi non si fanno accenni a riforme strutturali e civili in grado di risollevare un paese allo sbando.

In Siria si da respiro a internet. Cessano i blocchi su Twitter, YouTube, Facebook e Myspace, mentre il presidente Bashar al-Assad firma l'approvazione di sussidi per il riscaldamento.

In Iraq il premier Nouri al-Maliki conferma di non volersi ricandidare per un terzo mandato e ordina tre mega-generatori da installare a Baghdad per supplire alla carenza cronica di elettricità nella capitale.

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L'anno della rivoluzione del mondo arabo

Res publica   07.02.11  

L'interessante speciale di El Pais sulla voglia di riscatto e di democrazia dei popoli arabi dal nord Africa allo Yemen.

El polvorín tenía que estallar tarde o temprano. Lo está haciendo en 2011 y en un sentido más próximo a lo que ocurrió en los años ochenta en la Europa del Este que a cualquier otra cosa. Hastiadas del falso dilema entre autocracia y teocracia en el que quieren encerrarlas tantos sus gobernantes como el cinismo de la realpolitik occidental, esas juventudes quieren democracia.

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Non dimenticatevi dello Yemen

Res publica   31.01.11  

Mentre gli occhi del mondo sono concentrati sulla crisi egiziana nello Yemen va avanti una protesta contro l'attuale regime di Ali Abdallah Saleh che andrebbe tenuta d'occhio con maggiore attenzione.
L'instabilità e la corruzione cronica del governo minaccia da anni di trasformare il paese in una base operativa di Al Qaeda.

Over 3,000 opposition supporters gathered in the town of Maweya in Taiz province, in southern Yemen, condemning alleged oppression by the ruling party of President Ali Abdullah Saleh, according to eyewitnesses. And in Dhammar province , in central Al-Hada district, the opposition was able to gather more than 1,500 followers, in a district considered a stronghold for the ruling party. Monday's protests are much smaller than demonstrations that drew thousands to the streets of San'a, the capital, and other urban centers late last week. Opposition leaders said they were now targeting rural areas, where loyalties to tribal and local authorities often outweigh any allegiance to Mr. Saleh's central government. They have promised country-wide demonstrations on Thursday.

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