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I post con tag "D'alema" archivio

Una vittoriosa sconfitta

Res publica   18.10.11  

Da un anno e mezzo si ripete come un mantra il desiderata dell'imminente fine di Berlusconi e del suo Governo.
La notizia del crollo dell'impero però non deve essere ancora giunta all'attenzione dei molisani che hanno rifilato l'ennesima sconfitta al centro sinistra unito, premiando l'impresentabile Iorio.

La santa alleanza che va da Di Pietro a Vendola, passando per il sempre più debole Bersani, non riesce a fare breccia nei cuori disillusi dell'elettorato.
L'UDC resta l'ago della bilancia, mentre i grillini continuano a creare rumore disperdendo il voto utile.
La notizia è che D'Alema tutto sommato sembra essere soddisfatto di aver perso una volta di più. La dirigenza PD vola sempre più basso.

Il voto è andato bene. Il centrodestra è notevolmente indietro e il centrosinistra notevolmente in avanti, purtroppo non abbastanza, ma si conferma la tendenza nazionale che evidenziano anche i sondaggi: il centrosinistra supera largamente lo schieramento di governo, senza l’Udc, e questa è una novità assoluta in Molise, dove non era mai accaduto in dieci anni. Poi c'è anche un voto di protesta e un voto a Grillo che come in Piemonte aiuta la destra a rimanere in sella. C'erano 4 liste, la flessione del Pd sarebbe rispetto a cosa, alle politiche? Ma allora il Pdl passa dal 38% al 15%. I confronti fatti così però non hanno senso, chi sa leggere i dati sa che le elezioni amministrative hanno una lettura diversa. Se uno vuole chiacchierare per strumentalizzare può dire quello che vuole ma le analisi si fanno diversamente. Certe dichiarazioni sono legate al dibattito interno al Pd e non hanno a che fare con queste elezioni, io che presiedo una fondazione culturale mi occupo di analisi elettorali e non mi interessa cosa dicono Fioroni, Verini e Tonini.

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La battaglia sulle intercettazioni

Res publica   24.05.10  

Si accendono gli animi attorno al tema delle intercettazioni e la blogosfera fa la sua parte. 
Inizia Gilioli con un accusatorio post contro il blog Left Wing e D'Alema.

Il sito ultrà dalemiano ci dice anche che l'opinione pubblica italiana non aveva il diritto di conoscere la telefonata in cui due imprenditori ridevano per il terremoto perché «non sono ancora ancora previsti nel nostro codice i reati di cattiveria, cinismo e avidità».

Ai dalemiani l'idea che conoscere quella telefonata abbia aperto squarci di verità impressionante su un rapporto malato tra politica e business proprio non interessa: per loro era prioritaria – rispetto al nostro diritto di essere informati su quel che accadeva dietro le quinte degli appalti – la privacy dei due imprenditori mascalzoni.

Ecco, a volte c'è una sinistra che è come la peggiore delle destre.

E in verità questo grumo di pornopoliticismo esasperato, a chiamarlo sinistra, beh, ci vuole un bel coraggio.

Cundari risponde a stretto giro.

3. Se ragionassi come fai tu, dovrei fare un post con una tua foto vicino a Carlo De Benedetti e sostenere che questa è la tua reazione alle critiche che mi sono permesso di fare al tuo editore in quello stesso sito, e via discettando di quel "grumo" del giornalismo di sinistra, che pure "a chiamarlo sinistra ci vuole un bel coraggio", eccetera. Ma io non ragiono come te, per fortuna, e non ho nessuna difficoltà a riconoscerti la piena titolarità delle fregnacce che scrivi, senza bisogno di dipingerci attorno chissà quali oscure manovre.

Resta il discusso provvedimento fortemente voluto dal Governo, scritto male e interpretato peggio.
Trasformato in bandiera da brandire per entrambi gli schieramenti, è diventato un puro terreno di scontro frontale e per questo impossibile da commentare razionalmente senza scatenare conseguenti polemiche.

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