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Agosto 2011 archivio

La visione di Windows 8

Geek   31.08.11  

Il futuro sistema operativo di Microsoft ripensa integralmente se stesso puntando sulla nuova interfaccia Metro senza tralasciare le apprezzate caratteristiche di Windows 7.
L'idea è quella di adattare il sistema operativo all'utente e non viceversa.

Windows 8 brings together all the power and flexibility you have in your PC today with the ability to immerse yourself in a Metro style experience. You don’t have to compromise! You carry one device that does everything you want and need. You can connect that device to peripherals you want to use. You can use devices designed to dock to large screen displays and other peripherals. You can use convertible devices that can be both immersive tablets and flexible laptops.

Which brings us back to the improvements we’re making to the desktop experience: we believe in the Windows desktop. It powers the experiences today that make a Windows 7 PC the most popular device in the world. So, even if we believe that over time many scenarios will be well-served by Metro style apps, for the foreseeable future, the desktop is going to continue to play a key role in many people’s lives. So we are going to improve it. We’re having a good dialog about what folks might think about our design choices but also wanted to put these choices in a broader context of the unmatched utility of the desktop.

Our design goal was clear: no compromises. If you want to, you can seamlessly switch between Metro style apps and the improved Windows desktop. Existing apps, devices, and tools all remain and are improved in Windows 8. On the other hand, if you prefer to immerse yourself in only Metro style apps (and platform) and the new user experience, you can do that as well! Developers can target the APIs that make sense for the software they wish to deliver. People can debate how much they need or don't need different aspects of the product, but that has always been the case. All of this is made possible by the flexibility of Windows.

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I 5 miliardi mancanti

Res publica   31.08.11  

Siete pronti per la manovra-ter del Governo-che-non-metteva-le-mani-nelle-tasche-degli-italiani?

Silvio Berlusconi starebbe seriamente pensando di rispolverare l'aumento dell'IVA per sopperire all'evidente deficit del ministro Tremonti nel calcolo aritmetico.
Una mossa che avrebbe un unico riscontro positivo quello di spazzare via questo centro destra una volta per tutte.

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I ricordi dell'11 Settembre

Geek   31.08.11  

New York Times e YouTube, uniti per commemorare il decimo anniversario dell'11 Settembre, hanno aperto un canale dove invitano a pubblicare ricordi e storie di quella drammatica giornata di fine estate.

Through telling and sharing stories, we can all hope to make sense of an event that, for many of us, was one of the defining moments of our lives. Thank you for sharing yours.

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La manovra degli incapaci

Res publica   29.08.11  

Per non scontentare la disastrata maggioranza il Governo rimette mano alla manovra finanziaria dopo un'estenuante vertice all'Arkham Asylum.

Spariscono i tagli agli enti locali. Salvi i comuni. Le province verranno abolite tutte per via costituzionale, stessa procedura per il dimezzamento dei parlamentari. Tradotto significa attendere le calende greche. Liberi tutti.

Evapora il contributo di solidarietà e il possibile aumento dell'IVA.

Maggiori responsabilità nel contrasto all'evasione fiscale saranno delegate agli enti territoriali. Con quali fondi e con che personale non è dato sapere.

Resta la Robin Tax, il che equivale a meno investimenti e un maggiore impatto sui consumatori.

Vengono penalizzate le società cooperative. Evidentemente al Governo sono arrivate notizie delle sole Coop rosse.

Si mette mano alle pensioni. Niente di drammatico, ma è l'unico vero taglio significativo e a pagarlo sono i cittadini. Compresi quelli delle fasce meno abbienti.

Sviluppo continua ad essere una parola sconosciuta. Crescita non compare neppure nel vocabolario. La riduzione del deficit è un miraggio. Le misure strutturali restano tabù.
Una manovra iniqua e insufficiente partorita da un centro destra tanto incapace quanto convinto che cittadini e mercati siano una massa di idioti da manipolare con una manciata di slogan.

Se ne accorgeranno. Ce ne accorgeremo. Nel modo più duro.

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