tizianocavigliablog

Geek archivio

Come vengono colorate le foto spaziali

Geek   14.08.19  

Tutti abbiamo visto le spettacolari fotografie scattate da sonde e telescopi spaziali che ci hanno mostrato un universo dai colori vividi, ma gran parte di quelle fotografie è stata scattata in bianco e nero, come quelle catturate da Hubble.

Per produrre una foto a colori, il telescopio spaziale Hubble acquisisce l'immagine in bianco e nero usando un filtro a banda larga che cattura una gamma di luce rossa, verde e blu, il modello di colori di tipo additivo meglio conosciuto come RGB, per poi venire combinati per creare una foto a colori reali.
Tuttavia gli astronomi spesso vanno oltre la gamma dinamica percepita dall'occhio umano al fine di mostrarci immagini che non sarebbero altrimenti visibili.
Per questo processo Hubble sfrutta un filtro a banda stretta, ovvero filtra le lunghezze d'onda estremamente strette dello spettro di luce visibile che corrispondono a singoli elementi come ossigeno e idrogeno, calibrando quindi il colore di ciascuna immagine in modo che corrisponda al modello RGB.
I Pilastri della Creazione sono sicuramente una tra le più famose fotografie ottenute con questa tecnica.
Nel caso delle nebulose, se queste venissero colorate prendendo in esame solo lo spettro di luce visibile ai nostri occhi apparirebbero per lo più di colore rosso.

Oltre lo spettro visibile si passa poi nel reame dell'ultravioletto e dell'infrarosso, completamente invisibili per noi, ma facili da fotografare.
A esempio, la foto della Nebulosa Testa di Scimmia è stata ottenuta attraverso la colorazione di un'immagine scattata all'infrarosso.

LEGGI ALTRO...

La fusione tra la Via Lattea e la galassia Gaia-Encelado

Geek   29.07.19  

Un gruppo di astronomi dell'Università di Groningen e di quella dell'Université Grenoble Alpes hanno pubblicato uno studio su Nature sulla collisione, avvenuta circa dieci miliardi di anni fa, fra la nostra galassia e la più piccola Gaia-Enceladus, ora completamente inglobata dalla Via Lattea.
Questa fusione ha prodotto come risultato un ispessimento del disco galattico presente ancora oggi.

La scoperta si basa sull'analisi dei dati raccolti dalla missione Gaia dell'ESA volta a realizzare una precisa mappa tridimensionale delle stelle della regione galattica più vicina al nostro Sole. Gaia ha già rilevato la posizione di oltre 1,7 miliardi di stelle e stabilito velocità e orbita attorno al centro galattico di oltre 1,3 miliardi di astri.
Il nome della galassia inglobata dalla Via Lattea si ispira appunto al nome della sonda e alla mitologia greca; Encelado, figlio di Gaia e Urano, fu sepolto sotto l'Etna e secondo il mito è responsabile dei terremoti siciliani, in modo analogo le stelle della galassia Gaia-Encelado hanno scosso violentemente la Via Lattea trasformandone il suo spesso disco centrale.

LEGGI ALTRO...

Le venti persone dietro il successo delle missioni Apollo

Geek   18.07.19  
Margaret Hamilton
Margaret Hamilton

Come in ogni grande dramma, ci sono ruoli da primi attori e piccole parti. Alcuni, come gli astronauti delle missioni Apollo e i direttori manager come Wernher von Braun, hanno raggiunto una fama eterna, ma la maggior parte ha interpretato ruoli così piccoli o brevi che pochi ricordano ancora oggi i loro nomi.
Senza le tute spaziali di Ellie Foraker, o le rotte di Emil Schiesser, o i calcoli di Lynn Radcliffe per testare i motori dei veicoli spaziali, gli astronauti potrebbero non aver mai raggiunto la Luna.

Questa è la storia di venti persone che hanno permesso il successo delle missioni spaziali del programma Apollo.

LEGGI ALTRO...

Il cervello umano ad alta risoluzione

Geek   13.07.19  

Un team di ricercatori del Laboratory for NeuroImaging of Coma and Consciousness ha eseguito una risonanza magnetica ad altissima risoluzione di un cervello umano.
La scansione ha richiesto 100 ore per essere completata e permettere di distinguere sezioni piccole fino a 0,1 millimetri.

La scansione mostra strutture cerebrali come l'amigdala con un dettaglio mai raggiunto prima.
Queste immagini permetteranno una comprensione più profonda dell'anatomia del cervello e dei cambiamenti microscopici dello stesso aiutando a perfezionare diagnosi e cure e di affinare una tecnica che in futuro potrebbe diventare convenzionale.

LEGGI ALTRO...

La foto di un entanglement quantistico

Geek   12.07.19  
La fotografia di un entanglement quantistico
La fotografia di un entanglement quantistico

I fisici dell'Univeristà di Glasglow sono riusciti a fotografare un entanglement fra due fotoni che interagiscono e che per un istante hanno condiviso lo stesso stato fisico pur essendo separate e distanti.
Un entanglement quantistico è un fenomeno descritto dalla meccanica quantistica che descrive come il valore misurato per una particella di una proprietà definita dell'insieme influenzi istantaneamente il corrispondente valore dell'altra, che risulterà tale da mantenere il valore globale iniziale, senza alcun limite nella distanza tra le due particelle.

L'esperimento è un'elegante dimostrazione di una proprietà fondamentale in natura che non ha eguali nella fisica classica e che permetterà di far avanzare far avanzare la ricerca nel campo dei computer quantistici e del quantum imaging.

LEGGI ALTRO...

I mulini a vento millenari

Geek   10.07.19  

Da un millennio i mulini a vento ad asse verticale di Nashtifan macinano la farina.
Dall'antica Persia ai giorni nostri, tra le aride pianure battute dal vento dell'Iran nordorientale, questi straordinari mulini di argilla, paglia e legno non hanno mai smesso di girare e sono oggi ritenuti tra i primi mulini a vento del mondo e i più antichi ancora funzionanti.

A differenza di quelli europei, questi mulini a vento si alimentano grazie alla resistenza anziché dal sollevamento. Dal momento che le pale sono disposte su un asse verticale, l'energia viene traslata lungo l'albero fino alla mola senza la necessità di ingranaggi intermedi presenti nei mulini a vento ad asse orizzontale.

LEGGI ALTRO...

Il linguaggio degli alberi

Geek   03.07.19  

Camille Defrenne e Suzanne Simard raccontano come il vasto sistema di radici e i micorrize, i funghi che vivono in simbiosi attraverso l'apparato radicale, permetta agli alberi un complesso sistema di comunicazione attraverso il trasferimento di risorse.

LEGGI ALTRO...

I colori iridescenti del polpo Tremoctopus

Geek   24.06.19  

Un affascinante video girato nelle acque al largo dell'isola Romblon, nelle Filippine, ha catturato le ipnotiche iridescenze dei Tremoctopus.
Questa specie di polpi è unica per la sua particolarità di presentare un grado estremo di dimorfismo sessuale. Il maschio del Tremoctopus infatti ha una dimensone di poco più di due centimetri a fronte dei quasi due metri della femmina, risultando dunque 100 volte più piccolo e quasi 4.000 volte più leggero.
Questa caratteristica è associata al fatto che la piccola dimensione consente al maschio di raggiungere più velocemente la maturità sessuale.

Un'altra paticolarità di questa specie è rappresentata da insoliti quanto ingegnosi sistemi di difesa: essendo immuni dal veleno della caravella portoghese, le femmine le strappano i tentacoli per utilizzarli successivamente a scopi difensivi.
I Tremoctopus, oltre al classico inchiostro, sono in grado di allontanare potenziali predatori sfruttando anche una grande membrana a forma di rete che srotolano e gonfiano, facendola ondeggiare come un mantello per aumentare la loro dimensione apparente. Da questo curioso meccanismo di difesa deriva il loro nome in inglese, blanket octopus, polpo coperta.

LEGGI ALTRO...

La rete mondiale della pesca marittima

Geek   21.06.19  
La rete mondiale della pesca marittima
La rete mondiale della pesca marittima

L'intera pesca marittima mondiale è interconnessa in una rete che attraversa ogni mare e oceano del pianeta. È quanto emerge da una recente ricerca pubblicata su Science che mostra in una mappa come le correnti oceaniche influenzino la migrazione dei pesci e come tutte le attività di pesca siano interconnesse in un'unica grande rete senza confini.

[...] lo studio ha utilizzato una simulazione computerizzata per il rilevamento delle particelle per mappare il flusso delle larve di pesce oltre i confini nazionali. È la prima ricerca in grado di stimare l'entità del trasporto larvale a livello globale, ponendo la gestione della pesca in una nuova prospettiva e identificando gli hotspot dell'interdipendenza regionale in cui la gestione cooperativa è più necessaria.

[...] La stragrande maggioranza, circa il 90%, dei pesci marini pescati vengono catturati entro 200 miglia dalla costa, all'interno delle giurisdizioni nazionali. Tuttavia, anche questi pesci possono essere trasportati lontano dai loro campi di deposizione dalle correnti nella loro fase larvale, prima che siano in grado di nuotare. Ciò significa che mentre i paesi hanno stabilito dei confini marittimi nazionali, l'oceano è costituito da reti altamente interconnesse in cui la maggior parte dei paesi dipende dai propri vicini per gestire adeguatamente le proprie attività di pesca. Comprendere la natura di questa rete è un passo importante verso una gestione più efficace della pesca ed è essenziale per i paesi le cui economie e sicurezza alimentare dipendono da pesci nati altrove.

LEGGI ALTRO...

Fujifilm GFX 100, la genesi

Geek   08.06.19  

Cinema5D esplora la visione di Fujifilm per il medio formato, una fotocamera senza compromessi che sappia coniugare lo stile X con una tecnologia che non dia spazio ai compromessi per offrire ai fotografi uno strumento di precisione e design unico.

Un viaggio affascinante nei laboratori Fujifilm che regala uno sguardo d'eccezione sullo sviluppo creativo della nuova ammiraglia della famiglia GFX: la GFX 100 nel racconto del team che l'ha progettata.

LEGGI ALTRO...
‹ Post più recenti     Post più vecchi ›     e molto di più nell'archivio...