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I post con tag "Berlino" archivio

Nessuno ha intenzione di costruire un muro

Res publica   13.08.11  

Muro di Berlino

Nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961 chilometri di filo spinato vennero dispiegati attorno ai tre settori occidentali di Berlino. La cortina di ferro diventava fisica e reale.
Nel corso dei suoi 28 anni l'antifaschistischer Schutzwall, il muro antifascista come veniva chiamato ufficialmente nella DDR, diventò la più sofisticata trappola per topi mai inventata.
155 km. 3,6 metri di altezza. 1,5 metri di larghezza. Una striscia della morte si estendeva per decine di metri sul versante orientale. 105,5 km di fossato anticarro. 302 torri di guardia difese da cecchini armati della Vopos. 20 bunker. 177 km di strada illuminata per il pattugliamento.

Circa 5.000 persone riuscirono nell'impresa di attraversarlo. Quasi 200 morirono nel tentativo. Giovani, anziani, donne incinte e bambini.

L'obiettivo del muro: evitare che il popolo della Germania socialista potesse scappare nel mondo normale. Il muro fu costantemente perfezionato e rinforzato, trasformato da un normale muro in un sistema insormontabile di ostacoli, trappole, segnali elaborati, bunker, torri di guardia, tetraedri anti carro e armi a sparo automatico che uccidevano i fuggitivi senza bisogno di intervento da parte delle guardie di confine. Ma più lavoro, ingegnosità, denaro e acciaio i comunisti mettevano per migliorare il muro, più chiaro diventava un concetto: gli esseri umani possono essere mantenuti in una società comunista solo con costruzioni impenetrabili, filo spinato, cani e sparandogli alle spalle. Il muro significava che il sistema che i comunisti avevano costruito non attraeva ma repelleva.

La sua costruzione fu rapida quanto la sua caduta.
Bastò una velina confusa sul rilascio di permessi di viaggio e il ministro della propaganda Günter Schabowski preso alla sprovvista dalla domanda del corrispondente ANSA da Berlino Est, Riccardo Ehrman, su quando le nuove misure sarebbero entrate in vigore.

Per accontentare i nostri alleati, è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco.
[...] Se sono stato informato correttamente quest'ordine diventa efficace immediatamente.

Erano le 18:53 del 9 novembre 1989. Nella notte migliaia di berlinesi si affollarono i checkpoint chiedendo di poter entrare a Berlino Ovest.
L'onda della libertà si era messa in moto e non sarebbe più stato possibile fermarla.

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Il sole sopra Berlino

Res publica   29.08.09   di Chiara
Milano

In trasferta. Berlino è la nuova capitale europea delle vacanze.
La concorrenza di Londra, indebolita dalla crisi e dalla sterlina, si è fatta meno incisiva tanto da permettere alla città tedesca di salire sul terzo gradino del podio delle più visitate d'Europa dopo Roma e Parigi.

Non a caso è piena di turisti italiani, sempre alla ricerca della meta più trendy. Perché l'italiano tipo può rinunciare a tutto, ma non al Capodanno e alla vacanza estiva.

L'accoglienza precisa e distaccata, tipica dei paesi nordici, nasconde dietro un velo il dinamismo e una movida vibrante e calda. In una città troppo nuova e moderna per rispettare i canoni estetici classici delle capitali romantiche europee, emerge un lato alla moda che sa mixare l'entusiasmo e le aspettative del turista più giovane al comfort e alla vivibilità.

Nonostante le trasformazioni in atto Berlino è stata e resta il simbolo stesso dell'Europa unita e in pace. La capitale delle ideologie contrapposte. La città memoria di storie drammatiche, avvincenti e immortali.

Il prossimo novembre la capitale tedesca si dedicherà alla celebrazione della caduta del Muro, vent'anni fa.
Un muro che è ben presente nell'immaginario collettivo e sociale dei berlinesi e riemerge, spesso con orgoglio, nei racconti e in quella frase "Siete all'Ovest" con cui venivano accolti i tedeschi in fuga dalla DDR.

Colpiscono i viali e i giardini in cui sdraiarsi la notte per ammirare le stelle, le fontane, i caffé e i ciliegi della parte est. Immancabile la foto alla Porta di Brandeburgo e poi il checkpoint Charlie e lo shopping al KaDeWe, il più lussuoso grande magazzino della città. E ancora la vecchia Berlino Est sempre più alla moda e ricca di eventi e occasioni per socializzare e divertirsi.

E poi bici e taxi e sandali e Canon. Una babele di colori e artisti di strada.

Imperdibili i capolavori architettonici prussiani e la visita a Potsdam. Passeggiare per la Museuminsel e fermarsi alla Philharmonie, casa dei Berliner. Per gli amici i Berliner Philharmonisches Orchester.

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